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In quanto servizio pubblico, la Rai tiene molto al progetto: si tratta di un mezzo attraverso cui l’azienda si propone di combattere il digital divide. Prodotto dalla Lux Vide, si compone di una serie di “lezioni” che il capitano impartisce a Cecchini: la conferenza si apre con la prima puntata, che mostra le classiche gag della serie madre. all’appello c’è anche Pippo, il personaggio interpretato da Francesco Scali.
A supporto della spiegazioni, immagini e infografiche. L’intento era quello di raccontare la tecnologia come fosse una favola, spiega il regista. Così, ad esempio, lo smartphone viene spiegato paragonandolo a un coltellino svizzero, mentre l’email con l’accostamento a un piccione viaggiatore.
Parla di alfabetizzazione digitale Tinni Andreatta, riferendosi al maestro Manzi: l’obiettivo è avvicinare alla digitalizzazione i più grandi, e stimolare a loro volta i giovani ad aiutarli. Un prodotto rivolto alla famiglia: “abbiamo utilizzato un linguaggio tipico di Don Matteo come elemento per aiutare la divulgazione. L’unica controindicazione è che queste pillole creano dipendenza”.
Matilde Bernabei della Lux Vide spiega che “abbiamo pensato che il maresciallo Cecchini potesse instaurare una sorta di complicità con gli italiani, perché se ce la fa lui, allora può riuscirci chiunque. Al di là della difficoltà, lo spettatore deve pensare che può migliorare la qualità della sua vita”.
In Italia ci sono ben 22milioni di cittadini che non hanno accesso al digitale: questo è il dato da cui parte la Rai. Si tratta perciò di una sfida culturale: il tema è anche la sfida del mettersi in gioco davanti alla paura di non riuscire. La collocazione in palinsesto è “la più prestigiosa possibile”, motivo per cui il responsabile dei contenuti digitali ringrazia il direttore di rete Andrea Fabiano, che pure sottolinea l’importanza del progetto.
Gli sketch sono stati scritti da Nino Frassica: “Non ha fatto fatica a fingere di non capire. Potermi divertire in un carosello è stata una bella occasione: in Don Matteo non lo posso fare perché indosso la divisa, ho un altro ruolo. Questa è una sitcom, e si può tentare il surreale: perciò non vedo l’ora di girarne altre puntate”.
A sottolineare ulteriormente quanto l’azienda tenga al prodotto, arriva il dg Campo Dall’Orto per un brevissimo saluto.
Interviene Simone Montedoro: “Bisogna far capire che magari, pagare una bolletta on line, può semplificare la vita. Per i giovani invece, bisognerà lavorare in senso opposto: la prima volta che una ragazza mi ha chiesto un selfie, mi sono spaventato”. Francesco Scalia fa parte di quei 22milioni di cittadini: “Ho comprato un computer perché mi hanno detto che ci potevo vedere un sacco di luglio”.
In fase di scrittura, si è giocato sulla favola: questo è uno spin off a tutti gli effetti di Don Matteo, utilizzandone i personaggi per un’altra storia. Sono state usate delle metafore per spiegare la rete, in modo da rendere più concreta una dimensione che appare come astratta.
La conferenza stampa si conclude qui, l’appuntamento è per lunedì 11 luglio.