A darne il lieto annuncio i suoi tre papà, i ragazzi delle superiori che hanno dato il loro contributo per la sua realizzazione, e alcuni ospiti d’eccezione, che hanno regalato a Smemoranda i loro testi: I Boiler, trio comico di Zelig, e il vincitore di Sanremo giovani 2016 Francesco Gabbani.
Ma Gino e Michele non sono solo i papà di Smemoranda, naturalmente. Loro sono anche i genitori di Zelig, il programma comico per eccellenza, che quest’anno spegne ben 20 candeline e che Canale 5 festeggerà con quattro puntate speciali condotte da Michelle Hunziker e Christian De Sica. Lo ha annunciato Piersilvio Berlusconi alla presentazione dei palinsesti Mediaset.
Gino, oltre a Smemoranda, quando vi rivedremo in tv?
Ormai non è più un segreto, lo ha confermato Pier Silvio Berlusconi: saremo su Canale 5 con quattro puntate speciali per festeggiare i vent’anni di Zelig.
Si certo, ma oltre a questo? Avete già in cantiere qualche progetto?
Ci piacerebbe in effetti fare qualcosa di nuovo, proprio come lo è stato Zelig vent’anni fa. Abbiamo bisogno di novità, di ricostruire gli ambienti, gli stimoli di allora.
Ora in tv si vede davvero di tutto…
In effetti di proposte originali non se ne vedono proprio in giro.
Ma secondo lei, c’è ancora spazio per qualcosa di davvero nuovo e originale in tv?
Di possibilità ce ne sarebbero “ennemila”, anche perché credo che tutti quelli che lavorano in tv non smettano di pensare la tv.
Oggi la tv ha ancora bisogno del suo passato, della sua storia, delle sue radici. E la riprova è un Pippo Baudo cui viene affidata la direzione artistica e la conduzione della prossima edizione di Domenica In e una striscia ai Fatti Vostri in cui parla della storia della tv.
La tv è fatta di ieri, oggi e domani. Sarebbe un delitto rinunciare anche a solo una di queste componenti. Baudo, Arbore, anche Michele ed io siamo testimonial della storia della televisione.
Quindi voi sentite la necessità di guardare al passato per fare poi qualcosa di nuovo?
Più che altro in questa fase a me interessa pensare di ringiovanire la tv facendo quello che guarda avanti.
Ha già qualche idea?
Ci sto pensando…
Per chi fosse digiuno di “Gino”, ecco cosa si legge di lui sul sito suo e del compare Michele. Mezzosangue milanese (l’altro mezzo è romagnolo come Fellini e Zaccheroni), consegue la maturità al liceo scientifico Albert Einstein nel 1968 e nello stesso anno si iscrive all’Università Bocconi dove milita nel Movimento Studentesco. Impiegatosi come controller in una multinazionale viene smascherato qualche anno dopo dalla direzione del personale e si dichiara ragioniere politico. Affidato a una comunità di comici, lì incontra altri giovani disadattati come Michele Mozzati, Paolo Rossi, Silvio Orlando, Claudio Bisio, Gabriele Salvatores. Insieme allestiscono spettacolini e saggi di fine corso che li aiutano a allontanarsi dal passato. Uscito dalla comunità, Gino inizia il suo sodalizio con Michele che li porta – così tanto per ridere – a partecipare alla fondazione di Smemoranda, Zelig e Kowalski Editore.