Analizziamo una per una le vicende di cui il programma a cura di Goffredo de Pascale si occupa questa sera. {module Pubblicità dentro articolo 2}
In apertura di puntata torna alla ribalta l’assurda storia di Gloria Rosboch. La professoressa 55enne torinese uccisa dal suo ex allievo Gabriele Defilippi, un ragazzo scaltro e senza scrupoli che l’aveva circuita per rubarle la somma di 187.000 euro. La docente è stata uccisa e il colpevole è attualmente in prigione. Lo spazio dedicato a questa storia ha per titolo “Gloria Rosboch: l’inganno“, a raccontarla è l’inviato Giuseppe Pizzo che ha seguito fin dall’inizio il caso e ne offre questa sera anche gli ultimi aggiornamenti.
Il secondo spazio ha per titolo “Irene Focardi: il fidanzato della porta accanto“. Il servizio è firmato da Ercole Rocchetti e ricostruisce la storia della scomparsa e poi del ritrovamento del corpo della 42enne di Firenze sparita da casa dopo una cena con il suo ex. Dopo 15 giorni il corpo della donna viene ritrovato in un sacco a poca distanza dall’abitazione dell’uomo con cui era uscita l’ultima volta. Naturalmente l’uomo è finito in carcere con l’accusa di omicidio.
La vicenda successiva è dedicata ad una mamma. Si tratta di una storia molto struggente dal titolo “Francesca Carli: dove sei Khamil“. La vicenda è incentrata sull’ affetto profondo di una madre italiana Simona per il suo bambino di origine somala di nome proprio Khamil, avuto in affido a soli a 10 mesi. Il bambino poi le è stato strappato all’età di sei anni, perché la famiglia lo ha richiesto. Oggi Khamil ha 24 anni ma non ha mai dimenticato il grande amore che la mamma italiana Simona ha avuto per lui ed ha tanta voglia di riabbracciarla. Vedremo come si evolverà la vicenda nel corso della puntata. {module Pubblicità dentro articolo 2}
“Fortuna Loffredo: i bambini senza infanzia di Caivano” è il titolo del reportage che conclude la puntata di questa sera. Il racconto è firmato da Gianloreto Carbone. Si tratta di una storia di bambini uccisi nell’ambiente che avrebbe dovuto proteggerli ed amarli. In particolare verranno narrate le storie di Chicca (la piccola Fortuna Loffredo era familiarmente chiamata Chicca) e Antonio. La drammatica morte della bambina risale al maggio scorso. Nella vicenda dell’omicidio di Fortuna è spuntata subito la pista della pedopornografia, gestita da una rete di pedofili intorno al Parco Verde di Caivano, di cui ne aveva fatto già le spese il piccolo Antonio Giglio, precipitato anche lui dal settimo piano dell’isolato un anno prima di Chicca.