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Inizio della serata con la voce di Carly Paoli, che intona l’Ave Maria. La cantante ha origini pugliesi. Afferma di apprezzare molto l’amore che gli italiani hanno nei confronti della musica.
“Ritornerò da te”: è il momento di Giovanni Caccamo. Con questo brano il cantante siciliano vinse lo scorso anno il Festival di Sanremo nella Categoria “Nuove Proposte”. Quest’anno era tra i big insieme a Deborah Iurato, con il pezzo “Via da qui”, terzo nella classifica finale.
Federico Paciotti propone una sua personale rivisitazione dell’Intermezzo della Cavalleria Rusticana di Mascagni. Lo fa in chiave un po’ rock, anche con assoli di chitarra elettrica. Un’esibizione davvero originale.
Carly Paoli torna sul palco per cantare “Cinema paradiso”, brano che fa parte della colonna sonora del film di Giuseppe Tornatore. La pellicola, uscita nelle sale nel 1988, si aggiudicò il Premio Oscar per il miglior film straniero. Subito dopo tocca al clarinettista siriano Kinan Azmeh con “Wedding”.
Ancora spazio alla musica internazionale: dalla Malesia arriva Zainal Abidin, cantante popolarissimo nel suo paese. Propone “Hijau”. Ancora un brano cantato da Carly Paoli: “The mistery of your gift”. La cantante è al terzo cambio d’abito in meno di mezz’ora: record.
Prossimo ospite il compositore David Foster, che ha scritto pezzi anche per Michael Jackson, Madonna e Whitney Houston. Al piano suona “Love theme”.
Arriva il momento più atteso: ecco Andrea Bocelli. Intona l’aria “Di quella pira” dal “Trovatore” di Giuseppe Verdi. Subito dopo l’attesissimo “Nessun dorma”, dalla “Turandot” pucciniana. Breve intervista da parte di Eleonora Daniele. Bocelli parla dei suoi tre incontri con il Papa, che stima molto: “È una persona che sa ascoltare”, dice. Dalla lirica alla tradizione melodica napoletana: il tenore fiorentino duetta con Carly Paoli sulle note di “I’ te vurria vasà”. Il brano uscì nel 1900 e venne scritto da Vincenzo Di Russo ed Eduardo Di Capua.
I The Tenors, gruppo canadese, mixano canzone napoletana ed anche qualche brano di Elvis Presley. Sulla pronuncia del dialetto non se la cavano affatto male e risultano molto più spontanei de Il Volo, diretti concorrenti italiani. Poi cantano “Hallelujah”. Segue un’altra esibizione di Carly Paoli, con relativo cambio d’abito. L’artista poi duetta con Giovanni Caccamo: cantano “Via da qui”.
Elaine Paige, mezzosoprano inglese, canta “Don’t cry for me Argentina”. Il brano fu composto in occasione del musical Evita, ispirato alla figura di Evita Peron, moglie di Juan Domingo, presidente dell’Argentina tra il 1946 e il 1955 e nel biennio 1973-1974. La sua esibizione prosegue, anche con un duetto con Carly Paoli.
La lunga ospitata di Carly Paoli termina con l’esecuzione del brano “A time for Mercy”, brano composto da Romano Musumarra con la parole di Grant Black. Il pezzo si ispira alle parole del libro di Papa Francesco “Il nome di Dio è Misericordia”.
Padre Liberio Andreatta spiega l’attività dell’Opera Romana Pellegrinaggi, che ha anche promosso la serata di questa sera. Riflette anche sugli ultimi tragici avvenimenti terroristici, invitando il pubblico a pregare in silenzio per le vittime delle recenti stragi. Ringraziamenti di altri organizzatori per una serata che si avvia al termine.
Tutti gli artisti che si sono esibiti stasera (ad eccezione di Bocelli) salgono sul palco per cantare tutti insieme “With my soul”.
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Con un omaggio alla capitale attraverso la collettiva esecuzione di “Arrivederci Roma” di Renato Rascel, termina qui “Music for Mercy”.