Ha cominciato il 2016 con l’uscita al cinema di “Quo vado?”, il film di Checco Zalone campione d’incassi nel quale interpreta il ruolo di una cattivissima funzionaria del ministero del Lavoro che spedisce Zalone nei posti più improbabili del mondo; ha continuato sul palcoscenico, con “Il ballo” della Nemirovsky, che l’ha impegnata da mattatrice in tutti e cinque i ruoli del testo; è tornata ad essere l’eterna fidanzata del Commissario Montalbano in due puntate della nuova serie. Ha in programma la regia di un’opera teatrale…Ed ora, fino al 10 settembre, i riflettori addosso della Mostra del Cinema.
Una mostra che si annuncia glamour per l’arrivo di tanti divi. E che Sonia Bergamasco ha reso glamour fin dal suo arrivo, l’altro ieri. Sul motoscafo che solcava la laguna è apparsa sorridente, occhiali da sole, camicetta rossa, gonna pantalone azzurro elettrico, borsa in tinta, decolletée con tacco a spillo, il tutto a firma Armani. L’ha accolta il direttore della Mostra, Alberto Barbera, in una giornata piena di sole. Poi il set per i fotografi. Ecco allora una sensuale Sonia ancora in Armani, gonna lunga plissé e corpino di pizzo trasparente nelle tonalità di grigio perla. Lei sorride, alza la gonna, fa schiuma con le ondine del bagnasciuga, il mare di Venezia sullo sfondo.
Insomma, una Bergamasco inedita, o, meglio, capace di ritirar fuori il suo lato sexy che aveva mostrato nella scorsa edizione della serie Montalbano: anche qui era presente in due puntate nel ruolo della fidanzata del commissario che ha fatto diventare un’amante dell’investigatore piuttosto che un’affettuosa innamorata, così come appariva la Livia interpretata dalla austriaca Katharina Bohm e anche dalla svedese Lina Perned, che ne ha vestito i panni per una sola stagione.
Ma la bella attrice milanese, formatasi al Piccolo con Strelher, diplomata in pianoforte al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, partner a teatro di Carmelo Bene e poi sul grande schermo con i Bertolucci, Liliana Cavani e il Marco Tullio Giordana de “La meglio gioventù”, sa miscelare assai bene il suo lato serio e quello ludico. “Mi metterò al servizio della Mostra, vivendola come una festa – ha dichiarato – Mi sembra un bel segnale che per il ruolo di madrina del Festival abbiano scelto un’attrice tout court. Ho intenzione di vedere più film possibile, dal musical d’apertura a tutti gli italiani, a quello di Malick. E’ un’edizione intensissima, con opere che si annunciano tutte di grande valore. A dimostrazione dell’impegno dell’Italia anche in questo settore, un’Italia tanto colpita in questi giorni dalla tragedia avvenuta nel Centro del Paese”.
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Eccola, dunque, la Sonia radiosa e impegnata insieme. Felice del red carpet, lei che è gelosa del proprio privato (è moglie dell’attore Fabrizio Gifuni e ha due bambine. E impaziente di assistere alle proiezioni di Venezia 73. Saprà destreggiarsi nel ruolo che le ha affidato Barbera anche se già un record lo ha raggiunto: con i suoi 50 anni è la madrina più “anziana” della kermesse veneziana. L’altr’anno il posto che ora è suo fu appannaggio della ventinovenne Elisa Sednaoui; nel 2014 fu la volta della quarantunenne Luisa Ranieri; la stessa età avevano le madrine Maria Grazia Cucinotta (2009) e Isabella Ferrari (2006). Trentenni erano Eva Riccobono (2013), Vittoria Puccini (2011), Ambra Angiolini (2007). Mentre Kasia Smutniak aveva 33 anni (2012), Isabella Ragonese 29 (2010), Ksenia Rappoport 34 (2008).
Ma fascino e intelligenza aiutano molto l’età. E la Bergamasco, versatile al cinema, in teatro e in tv (la ricordiamo anche nelle fortunate serie “Tutti pazzi per amore” e “Una grande famiglia“) ha molte frecce al suo arco.