Alla fine dell’ultima canzone Laura grida: “Sono innamorata di voi” E il pubblico applaude fragorosamente. Ed ecco un’altra bella canzone, Non ho mai smesso. E ancora Il nostro amore quotidiano, Senza un attimo di tregua per prendere fiato, un’altra canzone, Nella porta accanto. E poi per il suo fan club ecco intonare Bellissimo così, brano del 2008. Un’altra canzone, Ascolta il tuo cuore del 2010. Ancora grazie e ringraziamenti. Poi finalmente una pausa: una canzone dedicata alla sua mamma, che non c’è più: la cantò per la prima volta, allo Stadio di San Siro nel 2007, Invece no, una canzone commovente ricordando la mamma, una pietra miliare tra i suoi successi. E dopo tanta commozione, riecco la Pausini di sempre con altre canzoni: La geografia del mio cammino e Chiedilo al cielo. Mani al cielo, tutti in coro con Laura a cantare Una storia che vale.
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Dopo una pausa pubblicitaria, rieccoci dentro lo stadio di San Siro, perché sembra proprio di essere lì con Laura, che prendendo fiato, lascia il posto ai coristi che propongono canzoni straniere pop conosciute dal pubblico. Ma torna anche Laura a cantare con loro, Una storia che vale. Laura sparisce per riapparire attaccata ad un trapezio, acrobata nell’aria canta Sono solo nuvole, un testo da lei scritto con Daniele Sangiorgi. Un crescendo rossiniano: altra bella canzone, orecchiabile, Come non fosse mai stato amore. Pubblico in delirio e altri ringraziamenti al pubblico. Finalmente Laura dialoga un po’ con il pubblico, sicuramente tra questi ci sono alcuni spagnoli e gli dedica Tu mi manchi amore mio in spagnolo. E poi ancora altra canzone, Duecento note- e poi Se ami sai .
Fra il pubblico tantissimi brasiliani, portoghesi, sardi E fa un omaggio a tutti gli stranieri con un piccolo brano. E ancora Primavera in anticipo, diventa un mix fra inglese ed italiano. Di canzone in canzone, il pubblico è sempre più entusiasta: Ecco Ho creduto in me, uno degli ultimi brani della produzione di Laura Pausini che racconta un suo percorso autobiografico.
Altra pausa e si torna a cantare con Laura con Tra te e il mare. Ecco un altro momento, forse per Laura il più importante. Fa un duetto con il pubblico sulle note della canzone Tu esisti dentro me, sei da difendere. Altro duetto con il pubblico con la canzone Un fatto ovvio. E ancora duetto con Colpevole, tratto dall’album Simili. Il pubblico gradisce i duetti ed ecco La prospettiva di me, Un’emergenza d’amore, e poi un finale pirotecnico con assolo di chitarre.
Altra pausa per dar spazio alla pubblicità. Riappare Laura come una vestale dell’antica Roma cercando una persona, è Paola, sua figlia e le dedica la canzone Celeste. Poi le dedica un’altra canzone, E’ a lei che devo l’amore, dove è incisa anche la vocina della figlia.
Cambio di scena
e di abito ed ecco un’altra canzone, Con la musica alla radio e poi ancora Benvenuto. E adesso un omaggio a Riccardo Cocciante con Io canto. Altra canzone, ma questa volta della Pausini, Canta per la musica. E ancora Vivimi. Un ringraziamento a Biagio Antonacci. Pubblico sempre più rapito dalle sue canzoni, momenti teneri, dolci che fanno pensare alla brava ragazza della porta accanto. Quasi nel finale le più belle canzoni, come ad esempio E ritorno da te.
Si torna dopo la pubblicità ed ecco che Laura Pausini presenta un’altra canzone, Incancellabile. E poi Quando l’amicizia. Dopo tanti anni che non la cantava dal vivo, duetta con il pubblico una canzone dedicata ai bambini meno fortunati, Il mondo che vorrei. E poi Strani amori, altra canzone cult nella carriera artistica della bella Laura.
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E poi la canzone che l’ha fatta conoscere al pubblico, l’ha resa celebre, La solitudine. Un omaggio a chi ha creduto in lei. Il concerto ancora non termina e la Pausini interpreta un’altra canzone in inglese E ancora Io c’ero. Laura conclude con le parole “Ciao, è stato bellissimo”. Dietro le quinte Laura esulta per il successo raggiunto. E’ l’ultima inquadratura del suo concerto.
Il pubblico la chiama a gran voce e Laura regala ancora in chiusura, un brano.
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