Protagonisti sono Cristina Comencini e Roberto Moroni.
Sex Story, prodotto da Aurora Tv con Rai Cinema e Rai Teche, viene proposto in prima assoluta venerdì 8 marzo in seconda serata.
Il film ha ottenuto un grande successo al 36esimo Torino Film Festival ed ha un grande pregio che gli conferisce un valore aggiunto:
è realizzato con immagini delle Teche Rai ed è un viaggio nella rappresentazione del corpo femminile. Viene inoltre messo in evidenza il suo ruolo nella società dagli anni ’50 alla “rivoluzione” arrivata con le tv private.
Un viaggio che acquista un valore particolare proprio perché immaginato e diretto da una donna nell’anno del #metoo che tanto ha destabilizzato il mondo dello spettacolo, e del lavoro.
“Chiedersi se la televisione sia in grado di cambiare i comportamenti sessuali di un popolo – dicono Cristina Comencini e Roberto Moroni – è questione complessa, molto vicina al domandarsi se sia nato prima l’uovo o la gallina, tanti e tali sono i rimandi biunivoci che il mezzo televisivo impone a chi ne fruisce, e viceversa. Iniziando questo lavoro avevamo ben presente che un’idea preconcetta lo avrebbe inevitabilmente marchiato in un senso o nell’altro. Ci siamo quindi imposti di procedere privilegiando il metodo investigativo – niente tesi, solo indagine: sarà quel che troveremo a fornirci le conclusioni del caso.”
Il film giunge in tv in una data significativa come l’8 marzo e si inserisce nel ciclo di film che hanno dato nuova vita alle immagini custodite dalle Teche Rai, come “1960” di Gabriele Salvatores e “Camorra” di Francesco Patierno.
“Il progetto realizzato grazie all’entusiastica partecipazione di Cristina Comencini e Roberto Moroni – dice il direttore di Rai Teche, Maria Pia Ammirati – va ad arricchire la collana di documentari ideati dai Rai Teche, e prodotti con Rai Cinema, con l’obiettivo editoriale di valorizzare al massimo il frammento d’archivio, che sempre più spesso diventa materia viva per costruire nuove storie. L’obiettivo è quello di dar vita, sfruttando la potenza creativa delle Teche, a narrazioni inedite ed originali della storia del nostro Paese, affidati alla visione creativa di grandi autori e registi”.
Da segnalare, infine, l’approccio ironico della rappresentazione televisiva al mondo del sesso coniugato al femminile.