Conversazione su Tiresia è stato presentato l’11 giugno 2018 al cinquantaquattresimo Festival del Teatro Greco di Siracusa. Scritto e interpretato da Andrea Camilleri, è firmato alla regia da Roberto Andò ed è prodotto dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico. Le musiche sono composte ed eseguite da Roberto Fabbriciani.
Lo spettacolo è stato registrato per la tv della Palomar di Carlo Degli Esposti. Con le riprese in alta definizione è arrivato come evento speciale nei cinema italiani il 5, il 6, il 7 e il 22 novembre 2018.
Per questo documentario Andrea Camilleri è stato insignito di un Nastro d’Argento speciale.
Per l’alto contenuto culturale, il prodotto arriverà anche nelle scuole con speciali iniziative dedicate. Il testo è stato già pubblicato da Sellerio proprio in occasione del debutto al Teatro Greco di Siracusa lo scorso anno.
Conversazione su Tiresia | trama
Innanzitutto Tiresia è un personaggio dell’Odissea. In particolare è il veggente reso cieco da Giunone perché svelava agli uomini i segreti degli Dei. Questo comportamento aveva irritato la moglie di Zeus che gli aveva tolto la vista.
Secondo un’altra leggenda mitologica sarebbe stata Atena, dea della guerra, a renderlo non vedente.
Perché il binomio Tiresia-Camilleri? Lo spiega lo stesso scrittore all’inizio del suo monologo teatrale.
«È una vecchia storia che mi intriga da tempo. Io adesso sono cieco come lo era Tiresia. E dall’antica Grecia fino ad oggi molti autori si sono occupati di questo personaggio che è stato manipolato nei secoli. Persino Woody Allen lo fa apparire in un suo film La Dea dell’amore. Io ho realizzato su Tiresia una appassionata ricerca che si è protratta attraverso le epoche tentando di capire come è stato rappresentato».
In effetti Camilleri, ultranovantenne, non ha avuto timore di mettersi in gioco. E nel corso dello spettacolo ha realizzato un vero e proprio elogio della cecità. I motivi li spiega sempre lui stesso: «appena ho iniziato a perdere la vista, ho incentivato al massimo tutti gli altri sensi. Quando gli occhi si sono spenti, ho visto tutto ciò che prima non vedevo. Tiresia vede il futuro da cieco. Poteva non piacermi questo ruolo?».
Camilleri dunque sceglie questo personaggio e, attraverso i riferimenti che la letteratura ha fatto nel corso dei secoli, riflettere su argomenti interessanti e attuali. Parla di filosofia, letteratura, poesia, cercarlo sempre dei riferimenti con quanto accade nella realtà.
Nel corso del documentario lo scrittore dirà anche: «da quando Zeus, o chi ne fa le veci, ha deciso di togliermi la vista a 90 anni, ho sentito urgente bisogno di capire il vero significato dell’eternità. E soltanto in questo teatro e su tali pietre che parlano di eternità, io posso riuscire nel mio intento».