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L’ultimo appuntamento della scorsa stagione era andato in onda il 13 maggio. Adesso si ricomincia con alcune novità.
La puntata comincia con Crozza che annuncia: ci vedremo per dieci puntate fino al 16 dicembre. Ci fermiamo solo il 2 dicembre per lasciare spazio a Mentana con le sue maratone ( lo dice imitando il direttore del TgLa7).
Il comico esordisce con un monologo su Dibba, l’eroe in motorino del Movimento 5 stelle. Poi ne introduce la parodia. Di Battista fa il suo ingresso nel Paese delle meraviglie. Ho fatto 5 mila chilomentri in motorino, dice, gli ultimi ho frenato con l’infradito”. Poi continua: Dibba ha 4 voci: patetico-paracula, precisina-paraculina, sbarazzina-paraculina e accorata-paracula, la mia preferita”. Crozza le fa sentire da varie interviste.
Sempre nei panni di Dibba e sollecitato dalla spalla Andrea Zalone: “la mangiatoia è finita. Per ora, siamo in grado di cacciare gli assessori che non sono capaci. Un assessore capace non siamo capaci a trovarlo. Questo, voi non lo scrivete”.
“Togliamoci subito il pensiero del referendum”…continua Crozza. Imita Pagnoncelli e fa un sondaggio surreale per alzate di mani. Legge il quesito sul referendum.
Continua il monologo: “ci pensate se dovessero vincere il Sì e Donald Trump. Da un parte, c’è un pazzo egocentrico che odia la democrazia e dall’altra parte c’è Trump”. Poi insiste sulla gran confusione che esiste sul referendum: “Una volta se decidevi di votare contro D’Alema non avevi dubbi”. Poi ancora su Renzi: “Il Premier dice che non vuole personalizzare il referendum, però ogni giorno è in tv.E’ andato anche a Tiki-Taka. Berlusconi in confronto a Renzi era Mina. E conclude: Renzi ha detto che se vince il No cambia lavoro. Col Jobs Act, sarà difficile che ne trovi un altro”.
Arriva la parodia di Paolo Sorrentino che Crozza trasforma in Paolo Sonlentino. Ne mette in evidenza la lentezza e la singolarità di alcuni atteggiamenti. Infatti dice: “come mi vengono le idee? mi procuro un taccuino, prendo appunti, poi lavo i pantaloni con il taccuino dentro, viene fuori una macchia di Rorschach ed ecco che è pronto un film sull’assenza. L’assenza di trama”. E, a proposito delle lunghe inquadrature: “è che mi dimentico di dare lo stop”. Poi Zalone gli chiede come mette insieme un cast: “ho un cassetto pieno di foto e di effetti personali di attori. Ma poi prendo sempre Servillo”. Nel corso dell’intervista appare una suora nana che fuma il sigaro. Pubblicità.
Monologo sui social network. Crozza legge alcuni commenti di persone comuni. “Sui social la gente se la prende con quelli più innocui come Gianni Morandi che fa la spesa di domenica. Se l’Ikea resta aperta di domenica, in Svezia non la menano agli Abba”. Poi canta il brano morandiano C’era un ragazzo parodiato sulla spesa della domenica.
E a proposito continua: “Mentana ha inventato un neologismo bellissimo: webete”. Poi: mi accusano di essere pagato dal Pd o da Grillo. Dico la verità: a me mi paga l’Udc. Ci incontriamo in un autogrill io e Casini per metterci d’accordo”. E’ la volta di una marea di insulti fatti a Crozza sui social: vengono letti da alcuni giovani.
Maurizio Crozza propone un nuovo personaggio che non assomiglia a nessuno. E’ l’hater Napalm51. Uno che passa la vita a condividere su Facebook. “A forza di mettere like mi si è slogato un dito”. Poteva risparmiarsi le battute su Alex Zanardi che vince le Paralimpiadi perchè noi gli paghiamo il biglietto per il Brasile. Pubblicità.
Adesso Crozza parte da Peggy Guggenheim per arrivare a Gianluca Vacchi. Il discorso si sposta sui milionari e coinvolge la polemica sorta sulla ricca ereditiera Camilla Lucchi che non si fidanzerebbe mai con il pizzaiolo di Grosseto. “Dove andremmo in vacanza? Meglio assumerlo in azienda” ha detto la super ricca donzella nel programma Giovani e ricchi andato in onda su Rai2.
La parola milionario evoca subito Flavio Briatore che appare. Il marito della Gregoraci ha criticato la Puglia perchè non ha strutture per ricchi. Il dialogo tra il finto Briatore e Zalone punta sulle famiglie monoreddito che rivendicano anche loro le vacanze estive. Briatore chiede alla proprietaria di un albergo ad una stella se ha alcuni gadget come lo spalmatore automatico di burro sui panini. Poi se la prende con una famiglia monoreddito: “non vi sentite come Bettarini quando ha sputtanato la Simo nella casa del Grande Fratello?”
Termina così la prima puntata, non all’altezza della verve di Crozza.