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Il primo brano della scaletta è “Nessun dorma” che apre il concerto. I ragazzi de Il Volo salgono subito sul palco, la piazza è gremita. Un video ripercorre l’inizio di questa esperienza, i ragazzi del Volo hanno deciso di ricordare un evento di 26 anni fa quando i tre tenori: Luciano Pavarotti, Placido Domingo e Josè Carreras si sono esibiti alle Terme di Caracalla a Roma in uno degli spettacoli più affascinanti di musica lirica. Proprio grazie a questi maestri i giovani cantanti si sono appassionati alla lirica cercando di riavvicinare questo genere ai giovani. Ad accompagnarli in questa esperienza c’è proprio Placido Domingo.
L’idea è del manager Michele Torpedine che a Taormina ha proposto l’evento ai ragazzi. Tra fatica, emozioni e divertimento i ragazzi sono riusciti a salire sul palco. Ripercorriamo i momenti delle prove che sono avvenute al Teatro Massimo di Palermo con un’orchestra di 90 strumenti. I ragazzi commentano: “Impossibile dire quello che abbiamo provato è come chiedere ad un innamorato perchè lo è”. La cosa importante per i ragazzi è ricordare anche che il concerto verrà portato in giro per il mondo con una tournée.
Ma la difficoltà maggiore per i ragazzi è stato riuscire a mettersi d’accordo, Gianluca Ginoble infatti è il perfezionista, Piero Barone è il deciso, Ignazio Boschetto invece l’accondiscendente, ma alla fine lavorare insieme li ha arricchiti.
Per quanto riguarda i secondi che anticipano la salita sul palco i ragazzi commentano: “Quello che ci aiuta è l’essere giovani e quindi molte volte viviamo le cose con ingenuità e senza ansia”. La scaletta continua con “Granada”, una canzone in lingua spagnola scritta dal compositore messicano Agustin Lara.
Prende la parola Placido Domingo che si congratula con i tre giovani ragazzi che “non hanno scelto la strada più facile ma hanno scelto di continuare la nostra idea”. Si continua con “Mattinata (L’Aurora di bianco vestita)” conduce l’orchestra il maestro Marcello Rota. Prossimo brano in scaletta: “Una furtiva lagrima”, si tratta di un’aria dell’opera L’elisir D’Amore di Gaetano Dozinetti.
Ignazio Boschetto ammette di aver dimenticato una parte: “Ero molto nervoso, stare su quel palco è una grande emozione”. Si prosegue con un altro classico: “La danza”. Gianluca Ginoble ammette di aver fatto qualche imprecisione. Il prossimo brano è riconosciuto dal pubblico fin dalle prime note ed è subito applauso, si tratta di “E lucevan le stelle” interpretato da Barone. Il ragazzo è molto soddisfatto: “Essere li, con la sicurezza degli acuti e la bacchetta di Domingo è una delle esperienze più belle perchè mi sono veramente piaciuto”. Torna sul palco tutto il gruppo per l’interpretazione di: “Torna a Surriento”.
Si continua con un pezzo di Riccardo Cordiferro “Core ‘ngrato” che ha un grande successo di pubblico. Un ringraziamento speciale all’orchestra del Teatro Massimo di Palermo.
I ragazzi ricordano con emozione il duetto su “‘O paese d’ ‘o Sole”, una delle canzoni che parla del nostro Paese e che il pubblico apprezza maggiormente. Ed infatti alla fine dell’interpretazione c’è una standing ovation. Si prosegue con “Maria” del musical di Broadway “West Side Story”. I ragazzi ci raccontano la storia di “Maria”, che nasce come singolo di Piero e poi è diventato un duetto. Musiche e colori fiabeschi fanno da cornice a “My Way”.
Per capire se una canzone emoziona bisogna vedere se il maestro ha gli occhi lucidi “E’ capitato con Smile di Charlie Chaplin e con My Way”. Si torna alla canzone italiana con un altro grande successo: “‘O surdato ‘nnamurato”, per i ragazzi è uno dei brani più belli “Un tributo a Napoli”. Nel prossimo brano i ragazzi si sono ispirati a Pavarotti che ha cantato circondato da bambini, si tratta di “Mamma”, un altro storico brano ed infatti accanto ai tre tenori c’è un coro di bambini.
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Si passa alla lirica spagnola con “Cielito Lindo”. Dopo il blocco pubblicitario i tre ragazzi si esibiscono con la canzone italiana forse più famosa al mondo “O sole mio”. Per il prossimo brano cè una sorpresa, il maestro Domigo non sarà a dirigere l’orchestra ma i ragazzi gli porgono un microfono, hanno bisogno della sua voce per cantare “Non ti scordar di me”. Domingo alla fine della canzone commenta: “Devo ringraziare i miei nipoti che mi hanno fatto scoprire questi tre ragazzi, vi devo ringraziare per questo concerto” e un ricordo vola verso Pavarotti.
Il Volo ci racconta poi la difficoltà nell’interpretare: “Libiamo ne’ lieti calici”, commentano i ragazzi: “La facevamo come un funerale invece è un brindisi quindi qualcosa di bello”. Ascoltiamo il brano. Pubblico e orchestra in piedi per questa esibizione.
I ragazzi salutano Firenze con “Nessun dorma”. Il concerto si conclude con un grande successo, i ragazzi hanno proseguito il loro viaggio musicale con un tour mondiale e per loro la serata continua, saranno infatti ospiti di Matrix.
Il saluto finale è lasciato a Nicoletta Mantovani, vedova di Pavarotti che commenta: “Se Luciano fosse qui oggi sarebbe felicissimo perchè ha sempre creduto nei giovani”. Ma le sorprese non sono finite, due ragazze hanno ricevuto a sorpresa due inviti per il concerto. Una lettera svela a Marta e Mimma chi è stato ad avere questo pensiero per loro: si tratta rispettivamente della zia e del fidanzato. Per tutte e due è un sogno che si avvera. Il Volo fa un ultimo regalo alle due ragazze candando “Grande amore” che non era in scaletta.
E’ il momento dei saluti finali.
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