Il primo servizio della puntata tratta dello spaventoso caso del terrorista che ha generato il terrore all’interno del pullman che viaggiava vicino a Milano.
Il servizio approfondisce le motivazioni che hanno spinto un bambino ad urlare “ti amo” mentre fuggiva dal pullman in fiamme.
La iena riesce a scoprire, grazie ad altri ragazzi presenti sul mezzo, chi era il ragazzo che urlava e scopre che il bambino in realtà disse “Dio ti amo” per ringraziarlo di essersi salvato.
Dopo la pausa pubblicitaria si cambia totalmente tema.
Il programma tratta del testa a testa tra Maduro e Guaidò per il controllo del Venezuela.
Maduro accusa gli Stati Uniti di diffamazione e di sabotaggio.
Intanto nel paese la situazione è peggiorata ulteriormente rispetto all’ultimo servizio de Le Iene realizzato insieme a Mariana Rodriguez.
Chiaramente non mancano gli episodi di sciacallaggio che gettano ancora di più il paese nel baratro.
La iena Gaston Zama riesce ad intervistare l’attuale presidente del Venezuela, Guaidò.
Il politico spiega che nel paese è in vigore una dittatura ma lui è ufficialmente il presidente del Venezuela secondo la costituzione del paese.
Guaidò risponde ad alcune domande sui politici italiani spiegando che sta conoscendo meglio il nostro paese ma dimostrando di conoscere i politici italiani.
Il presidente del Venezuela assicura di non voler assolutamente fare nessuna guerra e promette che userà il petrolio solo per lo sviluppo del paese.
Il servizio successivo tratta della truffa dei rolex organizzata da tre uomini di Napoli.
Luigi Pelazza con l’aiuto di una delle vittime della truffa incastra il trio guidato da Antonio Picella e riesce a farli prendere dai carabinieri.
Il signor Picella viene arrestato per possesso di documento falso mentre gli altri due, il palo e l’autista sono stati denunciati.
Nel quarto servizio la iena Nina racconta la storia di tre ragazzi italiani che sono andati a combattere contro l’Isis, schierandosi tra le fila delle milizie curde.
I tre uomini italiani sarebbero diventati protagonisti di un paradosso, infatti il loro atto è stato condannato come atto di terrorismo ed ora rischiano delle condanne problematiche.
Purtroppo uno di loro ha perso la vita in battaglia.
Se gli altri ragazzi dovessero essere condannati non potrebbero più partecipare a delle manifestazioni e vivere in contesti sociali che prevedano la presenza di tre o più persone.
Mary Sarnataro prosegue con il suo “Tinder e sorpresa”.
Questa volta la protagonista è Nina Moric che adesca tre uomini con un’identità falsa, che viene svelata solo quando avviene l’incontro.
I tre poveri malcapitati assistono a scene esilaranti e ad incontri improbabili che culminano con la rivelazione dello scherzo.
I ragazzi pur di avere un rapporto con la Moric si fanno convincere a farsi pettinare i peli del petto, a farsi truccare e ad assistere alle pazzie della modella croata.
Dopo un’altra pausa pubblicitaria vediamo un servizio dedicato ai rapporti di coppia violenti.
La sfortunata protagonista della storia è Megane, una ragazza camerunense che ha conosciuto Ivan, un italiano del quale si è innamorata attraverso una chat.
I due si sposano e Megane si trasferisce in Italia.
La ragazza viene segregata in una casa per mantenere il rapporto nascosto.
Con il passare del tempo Megane inizia a subire violenza psicologica e soprattutto viene sempre tenuta sotto controllo.
La giovane racconta come ha fatto Ivan a ridurla in quello stato ma i ricordi sono troppo brutti e Megane non riesce a trattenere le lacrime.
Inoltre la ragazza racconta un episodio orribile secondo il quale Ivan l’avrebbe violentata mentre lei stava dormendo.
L’inviata si dirige dall’ex marito di Megane per sentire cosa ha da dire.
Il ragazzo dice di non aver iniziato lui ad aggredire e lascia intendere che le cose non sono andate come racconta la donna.
Lo scherzo di questa puntata è stato fatto a Patrizia Rossetti.
viene fatto credere alla donna che Perla, il suo cane fosse stato sfruttato per piaceri sessuali dal nipote di D’alema.
Patrizia inizialmente cerca di rimanere calma ma dopo poco perde la pazienza ed inizia a malmenare il presunto “colpevole” dell’atto immondo.
La Rossetti perde le staffe totalmente e Le iene sono costrette a smascherarsi per evitare guai peggiori.
Il settimo servizio della puntata è dedicato a Monsef, un ragazzo arabo che viveva da tre anni in Italia, in una comunità milanese.
Le iene intervistano gli educatori che raccontano la storia di Monsef, che da amante dell’Italia ad un certo punto si è trasformato in islamista radicale e membro dell’Isis.
Il ragazzo cresce in comunità e la diventa maggiorenne però viene arrestato per possesso di 4 grammi di cocaina.
Dopo un mese passato nel carcere di San Vittore Monsef appare cambiato nel profondo, molto più vicino all’islamismo.
Dopo qualche tempo, il ragazzo sparisce ed insieme ad un altro ragazzo arabo della comunità, di nome Tarek si arruola nell’Isis e va a combattere in Turchia.
Mesi dopo Monsef comunica la morte di Tarek ma allo stesso tempo cerca di convincere i suoi amici ad arruolarsi con L’Isis.
Dopo essersi sposato ed aver avuto due figli, il ragazzo inizia a pentirsi della sua scelta e si costituisce alle forze nemiche.
Monsef vorrebbe tornare in Italia ma nel nostro paese i suoi cari hanno paura a fidarsi di lui.
Matteo Viviani si occupa di dare voce a tutte le vittime di violenze che hanno subito dei danni fisici permanenti o che addirittura sono morte.
Come viene spiegato nel servizio apprendiamo che molte vittime non vengono risarcite perchè la maggior parte degli aggressori è nulla tenente.
Dovrebbe essere lo stato, a questo punto, a risarcire le vittime ma nessuno interviene.
Lascia tutti spiazzati la storia di William un ragazzo perseguitato dalla sua ex fidanzata che dopo averlo “stalkerato” in tutti i modi lo ha aggredito con l’aiuto di un complice e lo ha sfigurato con un secchio pieno di acido.
William mostra i segni lasciati sul suo corpo dall’acido, ora lui non ha più le orecchie e non vede praticamente nulla.
Giulia Innocenzi riepiloga gli ultimi servizi realizzati dalle Iene prima della fine della trasmissione.
La puntata termina qui.