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Apre la serata Umberto Carpani, prestigiatore 18enne che coinvolge la De Filippi e Scotti in un gioco con le carte. Il ragazzo vale per tutti, e Mammucari, appasisonato di magia, gli consiglia di non rinunciare alla sua perosnalità perché molto simpatico
Segue Fabrizio Pisu, la cui specificità è riuscire a recitare scioglilingua a velocità impressionante, tutto mentre pedala. Ce la fa anche lui, che conquista pure un 98% di consensi da parte del pubblico.
Giovanni Cusumano viene fermato: i suoi passi di danza alla sbarra non convincono. “Ammirevole la sua passione, ma mi sembra leggermente fuori forma”, gli dice la De Filippi; visto che il concorrente polemizza sostenendo che i salti sono quelli, la Venier cerca di buttarla in goliardia invitandolo alla puntata successiva. L’uomo esce dallo studio arrabbiato.
Ci spostiamo ora fuori dallo studio per assistere di lanci spettacolari di un gruppo di paracadutisti, il Team Vertical Fly Lazio. Il gruppo batte il proprio record, ma non riesce a superare quello mondiale: la velocità si rivela minore del necessario per un solo secondo. Valgono.
Passa il turno Benjamin Beneventi, giocoliere e mimo. Mario Gaggiano imita Renato Zero sorprendendo per il timbro di voce uguale a quello dell’artista: Gaggiano spiega che non si deve sforzare per farla sembrare simile, perché ce l’ha proprio così.
Samuele, Niccolò ed Isabella sono dei piccoli campioni mondiali: i loro salti coordinati, le evoluzioni aeree fanno guadagnare il 100% del pubblico e l’accesso diretto in finale.
I tentativi di Giovanni di cantare O sole mio vengono stroncati: per Mammucari è imbarazzato, Scotti invece è “offeso” perché voleva l’uomo nella sua scuderia di talenti. Giovanni ovviamente non passa.
Il mago escapologo John , senza impalcature intorno, si libera da una corda che brucia mentre è appeno per i denti: un eserciio che richiede molta forza sia del collo che della mandibola. Vale.
Roberto Torelli mostra delle invenzioni singolari, fino a quando arriva il momento della pole dance. L’uomo rimane in mutande e t-shirt, ma si verifica un inconveniente increscioso: strofinandosi sul palo infatti, Torelli si eccita. Inutile specificare che le battutine abbondano: lui sostiene di aver dato un “saggio di creatività”. La sua corsa si ferma qui.
Michele Di Toro è un pianista: esegue alcuni brani classici, però senza stupire. “Bravo come ce ne sono tanti” commenta Zerbi: la De Filippi invece lo sostiene, e vuole sapere tutti i dettagli del curriculum professionale. Vale all’unanimità.
I Fair Play Crew danzano come se fossero all’interno di un videogame: il pubblico dà loro il 100%, ma si alza solo Scotti. Gli altri non li mandano in finale perché i posti sono pochi: essendo bravi, se la giocheranno perciò alla pari con gli altri.
Dopo un momento di alleggerimento con un “talento” della Scuderia Scotti, ecco Niccolò Nardelli: sfera di vetro in mano, musica di Lorenzo Cherubini in sottofondo, il ragazzo maneggia l’oggetto dando l’impressione di non toccarlo. Per la De Filippi, il modo di accarezzare quella sfera, lo rende un “portatore sano di malinconia”. Piace a tutti.
Valgono i droni di Blackhawks e Bullfrog, che si sfidano fuori dallo studio. Portano una ventata di allegria Le Spice, gruppo di signore over 50 che vestono i panni delle Spice Girls: vanno avanti.
Applausi scroscianti per Pavel Stankevich, ginnasta i cui movimenti lasciano a bocca aperta: la De Filippi ne sottolinea l’eleganza. Quattro si.
Sfida di break dance tra Noccio ed Elia, che si esibiscono sulle note di Let’s get it started: essendo in parità per i giudici, è la giuria popolare a decretare chi supera il turno. Passa Noccio.
Giuseppe M. Malaia tenta la carta della lirica: ottiene il 98% da parte del pubblico, ma Zerbi e la De Filippi non sono d’accordo. Mammucari vuole sapere se deve valutarlo come professionista o come autodidatta, poi dà il suo no. L’uomo cerca di polemizzare, sostenendo di aver cantato male perché ha avuto un “problema”: gli è nata una figlia che l’ha portato ad allontanarsi dalle scene.
Si prosegue con una performance al buio: tre cerchi illuminati con all’interno tre persone che ne guidano i movimenti. Vale.
Dopo qualche caso disperato, tocca ai J-Ropes: i ragazzi saltano la corda eseguendo coreografie dalla coordinazione impressionante. In ricordo dei tempi dell’infanzia, i giudici non possono fare a meno di cimentarsi pure loro con i salti. I J-Ropes vanno alla fase successiva del programma.
Giuseppe, attore, recita un monologo che affronta il tema dell’immigrazione: lo fa dal punto di vista di un bambino nella pancia della mamma e che, un volta nato, scambia il rumore delle bombe per quelli dei festeggiamenti di un compleanno e, ancora, continua ad affrontare la traversata in mare con ingenutià. Il testo è dello stesso Giuseppe, che viene incoraggiato a proseguire nella carriera di attore: vale.
Fallisce Alessandro nel cantare Baglioni,mentre Katsumi Sakakura esegue delle mosse di karate supportato dalle immagini nello schermo dietro: inscena una lotta contro se stesso. Quattro si.
I Komos, coro maschile composto solo da ragazzi gay, propongono Non ho l’età di Gigliola Cinquetti: al termine dell’esibizione, la Venier li bacia uno per uno. Valgono.
La puntata si avvia verso la conclusione: è quasi mezzanotte e mezza quando è il turno di Dan Meyer. La perfomance è piuttosto raccapricciante, non adatta a stomaci deboli: l’uomo infila in gola una spada dopo l’altra. Mammucari e la De Filippi non hanno avuo il coraggio di guardare. Vale, perché a prescindere della sensibilità perosnale, gli viene riconosciuto il talento.
La puntata si conclude qui, appuntamento a sabato prossimo.