Indice dei contenuti
- 1 Come ha selezionato i concorrenti?
- 2 Qual è l’emozione prima della diretta?
- 3 Una grande platea di telespettatori la segue da anni con fedeltà. Vuole lanciare un messaggio?
- 4 Qual è stato il suo rapporto con il ballo?
- 5 Lei ha scritto un libro “La vita è un ballo” edito da Rai Libri in cui racconta il ballo a 360 gradi, come è nato questo progetto?
L’appuntamento è su Rai 1 alle 20.35. La conduttrice ha già presentato gli aspiranti ballerini. Ascoltiamo le sue dichiarazioni.
Come ha selezionato i concorrenti?
I maestri vengono scelti pensando ai personaggi che devono essere addestrati al ballo. A cicli non prevedibili vengono inseriti maestri nuovi perché nel nostro gruppo tradizionale non c’è la persona giusta per quell’accoppiamento. L’abbinamento vip e maestro è un po’ come una partnership nella vita. I due partner devono avere delle affinità ed avere fiducia l’uno nell’altro. E’ per questo motivo che il maestro
è scelto ad personam. Il cast è difficile da comporre e ci vuole un anno a diventare realtà. Bisogna lavorarci fino all’ultimo momento perché la composizione ideale potrebbe richiedere del tempo.
Qual è l’emozione prima della diretta?
Provo sempre l’emozione di essere al debutto. Ogni volta che si arriva sul palcoscenico, non sai mai come andrà a finire, è l’ebrezza di svolgere un lavoro a contatto con il pubblico.
Una grande platea di telespettatori la segue da anni con fedeltà. Vuole lanciare un messaggio?
Spero di non deludere mai il mio pubblico. Noi ci impegniamo ad un continuo miglioramento per offrire sempre un intrattenimento intelligente e inconsueto. La responsabilità di chi svolge il mio lavoro è proprio di essere all’altezza delle aspettative di un pubblico. I telespettatori che si fidano hanno bisogno di riporre certezza in chi gestisce un progetto televisivo.
Qual è stato il suo rapporto con il ballo?
Mi ha sempre appassionato in maniera totale, è un mondo variegato e bellissimo, sia tra i professionisti della disciplina, sia tra la gente comune che ama danzare e che nel ballo ha trovato molto spesso
soluzioni a tanti problemi della vita.
Lei ha scritto un libro “La vita è un ballo” edito da Rai Libri in cui racconta il ballo a 360 gradi, come è nato questo progetto?
Ho voluto raccogliere le testimonianze di due anime diverse del ballo. Da una parte ci sono i grandi protagonisti della danza, a cominciare da Carolyn Smith. Racconto le esperienze di coloro che hanno avuto e hanno un messaggio da comunicare, artisti che sono un esempio da seguire. Poi ci sono le persone comuni che ho incontrato durante il tour live di “Ballando on the road”. C’è chi attraverso il ballo ha vinto problemi personali come il dolore, le separazioni: ci sono storie di uomini e donne che sono riusciti a trasformare la danza in uno strumento per proseguire sul cammino della propria vita.