Ad aprire la puntata è la “ienetta” Giulia Innocenzi che riassume gli ultimi servizi de Le Iene e racconta gli sviluppi che ci sono stati.
Nel primo servizio, Nicolò De Devitiis si traveste in giustiziere e va dal telecronista che una settimana fa si è reso protagonista di una telecronaca deplorevole.
L’uomo ha detto che le donne non possono arbitrare gli uomini perchè “è uno schifo”.
Il telecronista davanti a Nicolò ha subito ritrattato tutto, affermando però che le donne non possono arbitrare gli uomini perchè c’è troppa differenza di prestanza fisica.
Il programma “gioca” con la situazione confrontando il telecronista con Elena Tambini, ex arbitro e moviolista Mediaset che si dimostra decisamente più capace.
Il secondo servizio tratta di depressione, nello specifico, si parla di “barbonismo domestico”.
Una coppia ha denunciato lo stato nel quale vive la loro vicina.
La ragazza vive con un cane in uno stato decisamente pietoso.
La coppia ha denunciato il fatto perchè purtroppo condividono l’uscita di casa e i due ragazzi sono costretti a camminare sopra la sporcizia.
La iena riesce ad entrare all’interno dell’abitazione dopo aver fatto acquistare sicurezza alla ragazza e scopre una situazione disastrosa ed invivibile.
Gli operatori non riescono a rimanere dentro casa e le donne si spostano a chiacchierare all’interno dell’automobile.
La ragazza attribuisce la colpa di tutto ad un lutto.
Il programma interviene in aiuto della ragazza chiamando una squadra di pulizia che il giorno dopo si presenta e pulisce tutto da cima a fondo, aiutata anche da una ditta di spurghi e dalla generosità dei vicini.
Pablo Trincia torna ad indagare sulle vicende legate all’operato della signora Germana, la donna premiata da Mattarella per il suo operato.
La iena ha raccolto altre testimonianze di ragazzi che hanno passato la loro infanzia la e che hanno denunciato a Pablo tante violenze subite.
Trincia ha scoperto che ci sono ancora tanti bambini che vengono mandati nella casa di Germana.
La iena con l’aiuto di una psicologa infantile e di una madre, scopre che Germana continua a maltrattare i bambini, li fa pulire e nega i pasti se lo ritiene necessario.
La donna starebbe cercando di accaparrarsi più soldi possibile, accogliendo dei bambini e facendogli svolgere le mansioni domestiche.
Attraverso le varie scoperte di Pablo Trincia, veniamo a conoscenza anche del fatto che gli assistenti sociali non avrebbero fatto nulla nonostante le diverse segnalazioni ricevute.
Nel prossimo servizio, Silvio Sghembri indaga su dei beni confiscati alla mafia, da riassegnare.
Come spesso accade però, i beni vengono sempre gestiti male ed in questo caso sono finiti a delle prostitute.
Silvio riesce a parlare con il signor Canfarota che però si comporta poco civilmente non permettendo a Silvio di continuare con l’intervista.
Dopo la pausa pubblicitaria assistiamo allo scherzo de Le iene.
La vittima d oggi è Dodi Battaglia, il chitarrista dei Pooh.
Dodi per fare un favore a suo figlio accetta di suonare in una festa privata all’interno di una villa.
Appena arrivati Battaglia si rende conto che si tratta di un posto abbastanza losco e che il proprietario è una persona pericolosa.
Durante la festa il figlio del chitarrista si apparta con la moglie del proprietario di casa e questo evento catapulta Battaglia in uno scenario da film sulla malavita.
l’ex membro dei Pooh dopo un pericoloso faccia a faccia con il proprietario dell’abitazione riesce a salvare la vita a se stesso e a suo figlio e solo a questo punto lo scherzo viene rivelato.
Dopo lo scherzo il clima torna serio con il prossimo servizio.
Gaetano Pecoraro torna ad occuparsi degli “ospedali da incubo” dopo la morte del signor Consolato Campolo che stava affrontando da solo la malavita nascosta dietro la mala sanità a Reggio Calabria.
Secondo quanto testimonia l’ex compagna, Consolato diceva di aver trovato il modo di smascherare tutti ma viveva sempre nel terrore e non si fidava di nessuno.
La sera della morte del signor Campolo, l’uomo si era sentito male dopo una cena al ristorante.
Consolato Campolo venne ricoverato e poche ore dopo morì.
Secondo i medici la causa del decesso è stata un arresto cardiaco ma come confermato da un’addetta ai lavori, probabilmente ad uccidere l’uomo è stato del veleno.
Sopo un’altra pausa pubblicitaria comincia un nuovo servizio.
La iena Nina Palmieri intervista la signora Elvira, una povera vedova alla quale è morta anche una figlia.
Elvira racconta che sua figlia è morta di Leucemia ma ad aver portato sul posto Nina è la morte di suo marito Vincenzo, deceduto sul lavoro a causa della negligenza del datore di lavoro del ragazzo.
Il proprietario della ditta, Nicola Carella sarebbe stato condannato per omicidio colposo e dovrebbe versare 30.000 euro alla famiglia di Vincenzo.
Nina non riesce a persuadere il signor Nicola che in un primo momento fugge, poi promette che pagherà ed infine non mantiene nemmeno la promessa.
La signora Elvira non è interessata ai soldi ma vuole solo giustizia ed aggiunge che tra un mese si trasferirà in Germania perchè dove vive ora c’è poco lavoro.
Dopo un’ennesima pausa pubblicitaria Luigi Pelazza si occupa del caso dello “sceriffo” di Mira
La iena raccoglie diverse testimonianze che accuserebbero il vigile urbano Compagno di abuso di potere.
Secondo le parole delle vittime il signor Compagno aggredirebbe i civili, li maltratterebbe abusando ogni volta del suo potere.
Pelazza riesce a parlare con il comandante dei vigili urbani che svia da ogni accusa e da il tempo al signor Compgano di fuggire dalla caserma.
L’ultimo servizio proviene dall’archivio del programma e riguarda l’incubo che Fabio Quagliarella ha vissuto per 5 anni durante la sua militanza al Napoli.
L’attaccante italiano si è visto infrangere il sogno di una vita a causa di un agente di polizia che lo ha “stalkerato” con delle lettere minatorie e delle torture psicologiche fatte alla sua famiglia.
La puntata termina con il riepilogo dei vari servizi realizzati a cura di Giulia Innocenzi.