{module Pubblicità dentro articolo 2}
Partenza alla grande per questa terza puntata di Dieci Cose. Ospiti, già da Insinna e Russo presentati all’anteprima, Gianna Nannini e Gigi Proietti, la musica che si scontra con il teatro Quali saranno le dieci cose importanti pe questi due big? Scopriamolo nella diretta di stasera.
La prima cosa importante per Gigi Proietti, la musica, nel dettaglio la chitarra. Che poi gli è servita nella sua professione di attore, 50 anni di carriera. Allora erano pochi gli attori che sapessero suonare e recitare. Poi accenna con la chitarra, su preghiera di Flavio Insinna, uno stornello romano. Grandi applausi.
Dopo la Nannini ci regala una bella canzone, Meravigliosa creatura.
Federico Russo, dopo l’esecuzione del brano, chiede alla Nannini chi sia questa “meravigliosa creatura”. Lei gli risponde che si è ispirata al famoso Cantico delle Creature.
La seconda cosa di Gigi Proietti è Paolo Conte, di cui l’attore è un grandissimo ammiratore. “Lo conobetti, lo conobbei anni fa. In un vecchio programma Tv della Rai con Ornella Vanoni, “Fatti e Fattacci” cantai due canzoni di Conte”. Poi altre due chiacchere e Proietti fa un accenno a un altro stornello romano: “Er barcarolo”.
Omaggio a Paolo Conte da parte di Noemi, primo ospite, che canta “Vieni via con me”. Si va in pubblicità
Dopo la pubblicità ecco numeri da circo sotto il tendone, un pretesto poi per parlare degli spettacoli di Proietti sotto il Teatro Tenda nel 1976 a Piazza Mancini a Roma. Primi spettacoli sperimentali, come A me gli occhi, che divenne uno spettacolo cult. Doveva durare poche settimane, l’attore fece due stagioni di esauriti, e allora non c’era neanche promozione. Ora fa “Cavalli di battaglia” in teatro che quasi sicuramente diventerà uno spettacolo televisivo per Raiuno, per rivivere 50 anni di teatro. E dopo immagini di repertorio di quel Teatro Tenda degli anni ’70.
Un’altra cosa, invece, importante per la Nannini è il tennis. Parla un po’ di questo sport, e dopo la cantante, con Gino Paoli, altro ospite, propone il bellissimo brano “Il cielo in una stanza”.
Finita l’esibizione, viene chiesto a Gino Paoli quale sia per lui la cosa più importante: “E’ stato quando sono andato via di casa a 18 anni. Allora portai con me lo spazzolino, dei libri. Oggi, con la maturità acquisita, porterei con me persone, uomini”.
Dopo si scherza sui romani, su come sono fatti e Proietti racconta un aneddoto di quando era agli inizi della carriera.
Altra cosa per Gigi Proietti: Roma deserta in piena estate. “Purtroppo non è più così. Prima durante il mese di agosto si girava in maniera meravigliosa. La città si svuotava. Finalmente in quel mese vedevi Roma come si deve, una città straordinaria. Le serate romane estive erano eccezionali. Ultimamente Roma sta deludendo. E’ ora di mettere tutti la testa a posto”. E per chiudere la parentesi romana, una sorpresa per Proietti: l’attore Giorgio Tirabassi, che regala al pubblico due belli stornelli romani.
Altra cosa per la Nannini, sempre legata alla musica: la sua canzone “Ragazzo dell’Europa”, e subito dopo la regala al pubblico, eseguendola dal vivo.
Altra cosa per Gigi Proietti: il ricordo del grande attore Vittorio Gassman. “Mi concesse la sua amicizia, un’amicizia vera. Mi manca, come penso manchi al popolo”. Un omaggio a Gassman facendo vedere immagini di repertorio tratti dai suoi film. E poi, dulcis in fundo, un omaggio a Proietti con il suo film più noto: “Febbre da cavallo”. Divertentissimo. Si va in pubblicità.
Un’altra cosa per la Nannini importante: la moto. E racconta degli episodi legati alla sua vita e a questo mezzo di comunicazione.
Altra cosa per Gigi Proietti: il laboratorio, la scuola di recitazione che ha preparato e lanciato tanti attori oggi famosi ed affermati, tra cui proprio Flavio Insinna. Proietti si rammarica che questo non ci sia più perché funzionava, preparava giovani attori alla carriera. Secondo lui forse l’hanno chiuso proprio perché funzionava. Non poteva mancare un’altra sorpresa: in scena rendono omaggio a Gigi tre famosi attori. Sono Rodolfo Laganà, Nadia Rinaldi e Giampiero Ingrassia. Ognuno ha dei suoi ricordi personali da raccontare. Alla fine ringraziamenti a Gigi per questa opportunità.
Dopo la pubblicità, riprende la trasmissione con un’altra cosa per Proietti: il night, la musica. Racconta dei suoi trascorsi da cantante nei night, quando cantava brani sudamericani, americani. E proprio per rimanere in quella atmosfera ritorna sul palco Gino Paoli che con il pianista Danilo Rea ripropone una bellissima canzone anni ’60 di Umberto Bindi: “Il nostro concerto”
Altra cosa importante, questa volta per Gianna Nannini: l’essere mamma. Si parla dell’educazione e delle scelte che devono fare i genitori per i loro bambini e di Penelope, sua figlia.
A seguire la divertente clip dei bambini che, simpaticamente intervistati, fanno il verso ai grandi su cosa farebbero e cosa non farebbero.
A seguire, un’altra cosa per la Nannini: la canzone “L’abbandono”. E poi la canta dal vivo. Una tematica che sente molto, tanto da averne fatto una canzone.
Dopo la canzone della Nannini, si parla con Proietti di vela e di corde, che quando si sta sulla barca non si chiama più corda ma cima. Racconta i suoi divertenti trascorsi in barca quando era giovane e aveva preso da poco la patente nautica. Ma poi ha abbandonato tutto, perché il lavoro gliel’ha impedito, troppo poco tempo. Ci vuole una vera passione.
Dopo la pubblicità un’altra cosa per la Nannini: la rivoluzione mediterranea per la musica e per salvaguardare i valori della musica popolare: sul palco Puccia e i ballerini della Pizzica.
Dalla musica popolare alla tradizione popolare romana: altra cosa per Proietti, il sonetto delle cose perdute. Tratto dal suo libro, “Il Decamerino”, Proietti legge il divertente sonetto, “Non c’era”.
Altra cosa della Nannini: Modugno, di cui lei si è innamorata a 4 anni e che, secondo lei, ha aperto la strada alla musica internazionale. Omaggio a Modugno con la canzone “Piove” e poi con delle immagini di repertorio con alcune sue più famose canzoni. A ricordare poi Modugno, l’attore siciliano Pif. L’aggancio: pur essendo pugliese, nato a Polignano, Modugno ha sempre cantato delle canzoni inizialmente in siciliano e si pensava fosse di quella regione. Poi Pif ha presentato il suo film “In guerra, per amore”.
Ultima cosa per la Nannini: cominciare. Cominciare la carriera, qualsiasi cosa. I suoi non erano molto d’accordo che lei facesse la cantante. E poi racconta altri episodi della sua vita.
Ultima cosa per Proietti: la musica sudamericana. E accenna un brano. Ma poi a creare il clima sudamericano ci pensa il corpo di ballo e l’orchestra con una serie di brani molto ritmati e famosi che ricordano il sudamerica.
La puntata termina qui: standing ovation per i due protagonisti che si abbracciano. Sembra la fine. Invece no.
Torna Noemi e canta Amen. E questa volta, finalmente, la puntata è davvero conclusa. Arrivederci alla prossima settimana.