Tra i servizi della puntata ve ne segnaliamo alcuni:
Inchiesta di Gaetano Pecoraro sul glifosato, un diserbante non selettivo venduto in tutto il mondo e utilizzato in agricoltura nelle coltivazioni geneticamente modificate.
La Iena si reca in Argentina, la Nazione che, in proporzione agli abitanti, maggiormente utilizza il glifosato. Qui, dove immense distese di campi vengono sfruttate per l’agricoltura, intere regioni sono fumigate da questo erbicida. Si stima, infatti, che un terzo della popolazione argentina sia in contatto diretto o indiretto con il glifosato. A marzo dello scorso anno, però, l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato questo diserbante come “probabilmente cancerogeno per l’essere umano”.
Da quando questa pratica agricola è in vigore, infatti, si sono verificati dei cambiamenti sanitari preoccupanti, come spiega ai microfoni dell’inviato il dottor Medardo, pediatra neonatologo che dal 2007, in qualità di Segretario del Ministro della Salute nella provincia di Cordoba, monitora il cambiamento delle malattie: “[..] Abbiamo notato che le persone si stavano ammalando in modi diversi, si ammalavano di cancro o altri problemi gravi. Erano popolazioni variegate dal punto di vista etnico e avevano in comune soltanto un fatto: l’esposizione al glifosato e ad altri prodotti… “
Pecoraro raggiunge poi San Salvador, paese chiamato “pueblo del cancer” a causa dell’altissima percentuale dei malati di tumore. La Iena incontra alcuni dei famigliari delle vittime che raccontano di come lì tutti vivano quotidianamente a contatto con gli agrochimici e si confronta poi con alcuni agricoltori e fumigatori che sembrano avere opinioni differenti sulla pericolosità del glifosato.
Il problema, comunque, non è solo circoscritto alle persone che vivono in queste zone perché le distese di campi usate per l’agricoltura in Argentina producono cibo che viene esportato in gran parte del nostro pianeta.
Luigi Pelazza si reca in Kenya per incontrare Nice Leng’ete, una giovane donna Masai che, a soli 9 anni, è riuscita a sfuggire al rito dell’infibulazione praticato dalla sua tribù, diventando, poi, ambasciatrice mondiale Amref per la lotta contro le mutilazioni genitali femminili.
Nonostante già dal 2011 siano severamente vietate dalla legge keniota, le MGF, ovvero le pratiche di rimozione degli organi sessuali esterni della donna, sono ancora oggi diffuse in molte tribù africane.
Come sottolinea ai microfoni delle Iene il Dott. Stephen Mutiso, direttore sanitario del Lotokitok District Hospital, il rituale può avere degli effetti devastanti per la salute delle donne, che rischiano addirittura la vita, poiché viene praticato in condizioni igieniche proibitive e con metodi brutali. Inoltre, come racconta Nice Leng’ete, la tradizione vuole che, una volta circoncisa, la giovane Masai sia poi costretta all’abbandono della scuola e a un matrimonio precoce.
Oggi tra le missioni di Nice c’è quella di contrastare la pratica del “cutting” e il fenomeno delle spose bambine, attraverso l’istruzione e un’opera di mediazione con le popolazioni locali. Di villaggio in villaggio, la donna cerca di convincere le comunità a rinunciare alle mutilazioni e ad adottare un rito alternativo che segni il passaggio all’età adulta per una donna. La Iena accompagna, quindi, Nice nella sua opera di sensibilizzazione sui pericolosi effetti dell’infibulazione; insieme incontrano le madri della bambine, i Moran – i giovani guerrieri destinati a sposarle – e gli anziani del villaggio.
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Pellegrini-Magnini: la coppia di fidanzati “più medagliati d’Italia” è veramente così affiatata? Per scoprire quanto Federica conosca davvero Filippo, le Iene Stefano Corti e Alessandro Onnis mettono alla prova la campionessa di nuoto sottoponendola a una sfida contro un’espertissima fan del nuotatore. Gli inviati raggiungono, quindi, Magnini con la vincitrice della gara, ovvero colei che avrà risposto esattamente al maggior numero di domande sulla sua vita.
Giulio Golia intervista Lele Mora. In seguito all’arresto per bancarotta e alle diverse condanne subite, l’ex agente dei Vip sta scontando in affidamento in prova ai servizi sociali la pena che gli resta da scontare. Lontano dal periodo d’oro della sua carriera, oggi, Mora si reca con un furgoncino, per tre volte alla settimana, al Mercato Ortofrutticolo di Milano, dove la missione è recuperare la frutta e la verdura in esubero per poi destinarla alle mense dei poveri della città. Chiacchierando con la Iena, Lele Mora ricorda i fasti degli anni ’90 e racconta come si svolge la sua nuova vita e quali sono i suoi progetti futuri.