Quella di ieri è stata una puntata dalla sceneggiatura già vista, però con l’aggiunta di un aspetto positivo che mancava l’anno passato e non solo. Contribuenti e Socialisti avevano un comun denominatore: si è trattato di due coppie che non hanno mai tentato di imbrogliare i compagni di viaggio, né tantomeno qualcuno ha prevaricato sull’altro all’interno della stessa coppia. Nessuno dei quattro ha fatto ricorso a trucchetti per avere la meglio sui colleghi: dritti alla meta certo, ma determinati senza essere aggressivi. Basti invece pensare a quanto, per esempio, la Del Santo abbia trattato male “Marc” Cucolo al solo scopo di raggiungere l’obiettivo: al punto da trattarlo da stupido perché era reticente a mangiare una lucertola.
La puntata è andata avanti secondo un copione noto: le sette teche, i sette mostri da mangiare, gli rvm emozionanti con il best of dei finalisti nel programma. Per quanto riguarda il loro ruolo nella narrazione poi, i Socialisti ricordavano i Coinquilini del 2014, che pure si erano aggiudicati la vittoria.
I gradoni della piramide hanno reso gli ultimi minuti meno intensi, mancando l’adrenalinica corsa al traguardo. Non solo: non essendoci il “cattivo” di turno sconfiggere, anche il tifo da casa perdeva senso. Se dunque da un lato la finale ne ha risentito in pathos, almeno se la sono disputata quelli che hanno dimostrato di procedere mossi sì dalla competitività, ma senza la smania di primeggiare a tutti i costi. I più meritevoli insomma, quantomeno da un punto di vista morale, perché televisivamente parlando, è chiaro che le regine incontrastate sono state Tina Cipollari e Lory Del Santo.
Socialisti e Contribuenti si sono distinti per la capacità di empatizzare con la gente del posto: la Bugatty e Passoni hanno spesso raccontato le storie delle famiglie che li ospitavano, mentre i due The Show li abbiamo visti persino “arrestati” in un auto della polizia. Contrariamente ai compagni di Pechino Express sono riusciti a vivere l’esperienza con leggerenza: nessun insulto né litigio o scenata, pur coltivando le proprie antipatie.
Dopo questo primo posto, nonostante le aspettative, i Socialisti torneranno a fare la fila alla posta e a pagare le tasse. Però ora si sono fatti conoscere dal pubblico generaliste: magari, sulle tracce dei Coinquilini, diventeranno “iene” del piccolo schermo.