Dopo la puntata del 13 novembre scorso, ecco alcuni dei servizi di questa sera.
Nuova inchiesta di Gaetano Pecoraro sul glifosato, un diserbante non selettivo venduto in tutto il mondo e utilizzato in agricoltura per eliminare dai campi le piante non desiderate. Per anni questa sostanza è stata utilizzata senza che venissero fatti studi approfonditi per stabilire se fosse nociva o meno per l’uomo. Con il passare del tempo e il suo continuo uso, però, le popolazioni che vivevano più a contatto con il pesticida hanno iniziato a manifestare diverse patologie. In Argentina, ad esempio, da quando questa pratica agricola è in vigore, si sono verificati dei cambiamenti sanitari preoccupanti, come ha spiegato ai microfoni dell’inviato nel precedente servizio il dottor Medardo, pediatra neonatologo che dal 2007, in qualità di Segretario del Ministro della Salute nella provincia di Cordoba, monitora il cambiamento delle malattie: “[..] Abbiamo notato che le persone si stavano ammalando in modi diversi, si ammalavano di cancro o altri problemi gravi. Erano popolazioni variegate dal punto di vista etnico e avevano in comune soltanto un fatto: l’esposizione al glifosato e ad altri prodotti… “
A marzo dello scorso anno l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) ha classificato questo diserbante come “probabilmente cancerogeno per l’essere umano”. In risposta, l’EFSA (European Food Safety Authority) ha sostenuto al contrario che “i risultati non sono sufficienti per classificare il prodotto come potenzialmente cancerogeno”.
Il dibattito sull’utilizzo del glifosato ha avuto inizio già nel 2012 quando è scaduta per la prima volta la licenza per poterlo usare. La commissione europea di allora doveva decidere se rinnovarla per altri 15 anni, ma ha preferito posticipare il momento in cui prendere questa scelta consentendo nel frattempo il continuo utilizzo del diserbante. L’Europa ha deciso di prorogare l’uso del glifosato fino al 31 dicembre 2017, data in cui si determinerà in modo definitivo se consentirne ancora l’uso.
La Iena intervista un membro dell’EFSA per provare a far luce sulla vicenda e capire su che basi sia stata da loro valutata la non cancerogenicità del glifosato. Successivamente, l’inviato incontra uno dei ricercatori indipendenti che invece sostengono la pericolosità di questa sostanza per l’uomo e che nel frattempo stanno portando avanti degli studi per dimostrarlo.
Inoltre, dato che anche in Italia il glifosato è l’erbicida più utilizzato dai contadini, anche se il suo utilizzo qui è molto più regolamentato, la Iena intervista Pietro Paris, Responsabile del Settore Sostanze pericolose dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale; Riccardo Quintili, direttore de Il Salvagente, rivista a tutela dei consumatori; e alcuni agricoltori italiani.
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Appuntamento con il nuovo “reality” targato Iene dal titolo “Il Cantiere”. L’inconsapevole protagonista di questo esperimento è Nando Colelli, ex concorrente del GF11 e oggi porno attore. Alla stregua di altri ex partecipanti di reality show, Nando ha abbandonato il suo mestiere precedente all’ingresso nella casa più spiata d’Italia ed è tuttora in cerca di visibilità in tv.
Convinto di aver partecipato e superato un casting per un programma televisivo, Nando viene portato sul “set”: un vero e proprio cantiere. Qui, pensando di essere ripreso da telecamere di nuova generazione invisibili all’occhio umano e in competizione con altri concorrenti – in realtà muratori di professione –, Nando si mette a lavorare duramente per costruire una casa e vincere il montepremi finale.
Come reagirà quando, alla fine di un’estenuante giornata, scoprirà di aver “lavorato davvero”? Riuscirà ad abituarsi nuovamente ad un duro lavoro?