Ecco alcuni dei servizi che andranno in onda:
Le Iene tornano ad occuparsi del caso di Emma, una bambina che cinque anni fa, quando aveva appena 21 mesi, fu rapita dal padre Mohamed Kharat. Emma fu allontanata dalla madre Alice e portata dall’Italia in Siria. Nel novembre 2013, le Iene si erano recate al confine tra Turchia e Siria per parlare con il padre, ma, nonostante le promesse dell’uomo, che si era inizialmente detto disponibile ad un incontro con la ex compagna, la madre aveva continuato a non avere notizie né della bambina né del marito. Gli inviati avevano allora cercato di rintracciarlo una seconda volta e, grazie all’aiuto di un mediatore, riuscirono a far incontrare l’uomo con Alice, ma, anche questa volta, Mohamed fece poi perdere le sue tracce.
Marco Maisano si reca, quindi, nuovamente in Turchia dove, tramite uno stratagemma, riesce a incontrare Mohammed e tenta invano di convincerlo a rivelare dove si trovi la bambina.
Di fronte alla reticenza dell’uomo, l’inviato decide così di chiamare la polizia turca e avvisare l’Interpol. Attualmente l’uomo si trova in stato di arresto in un centro di detenzione turco per stranieri, in attesa di sapere se verrà estradato in Siria oppure in Italia, dove dovrebbe scontare una pena di dieci anni per sottrazione di minore e sequestro di persona. La madre chiede che l’uomo venga riportato in Italia e che possa fornire informazioni utili a ritrovare la figlia, nonostante lui continui ad affermare che sia stata vittima dei bombardamenti in Siria.
Sono passati più di 25 anni da quando, la notte del 10 aprile 1991, a due miglia dal porto di Livorno, il traghetto Moby Prince entrò in collisione con la petroliera Agip Abruzzo. A seguito dell’incendio che ne scaturì, morirono 140 persone tra passeggeri e membri dell’equipaggio. Ci fu un unico sopravvissuto. Si trattò della più grande tragedia della marina mercantile dal dopoguerra. Ancora oggi non è stata fatta chiarezza sulle cause del disastro, tanto che nel 2015 è stata istituita dal Senato della Repubblica una Commissione parlamentare d’inchiesta per chiarire i punti oscuri della tragedia.
Inchiesta di Gaetano Pecoraro che, con registrazioni audio e immagini inedite, proverà a ricostruire quanto accaduto quella notte e a far luce, in particolare, su uno degli aspetti affrontati dalla Commissione, ovvero quello riguardante la gestione e i ritardi nelle operazioni di soccorso nei confronti del traghetto.
La Iena intervista, inoltre, il comandante Gregorio De Falco, ascoltato dalla commissione in qualità di esperto dei soccorsi navali.
L’inviato incontra, infine, il perito di uno studio di ingegneria forense che assiste i famigliari delle vittime, i quali, da più di 25 anni, chiedono che venga fatta giustizia.
Matteo Viviani intervista l’ex agente dei servizi segreti noto come “agente Kasper”. Con il nome di Vincenzo Fenili, nasce a Firenze nel 1958 e, a soli 21 anni, entra a far parte dell’Arma dei Carabinieri. Alla fine della Guerra Fredda, dopo aver operato sul fronte balcanico nel conflitto della ex Iugoslavia, Fenili racconta di essere diventato contractor dei Ros, che gli chiedono di partecipare come agente sotto copertura, usando la sua qualifica di pilota, a due importanti operazioni contro il traffico internazionale di stupefacenti: “Pilota” e “Sinai”.
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L’agente Kasper riferisce alla Iena di come poi, nel 2008, mentre sta indagando su una complicata storia di banconote false e riciclaggio internazionale, viene sequestrato e costretto a trascorrere 373 giorni nel carcere cambogiano di Prey Sar, riuscendo a tornare in Italia solo nell’aprile 2009.
L’uomo ripercorre con l’inviato la sua carriera nell’intelligence, le sue esperienze da infiltrato e le operazioni internazionali a cui ha preso parte nel corso della sua vita.