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Crozza annuncia che l’attuale è l’ultima puntata prima del referendum. Venerdì prossimo ci sarà uno speciale sul referendum. Il programma torna il 9 novembre. Godiamoci questa puntata, dice il conduttore.
Dopo un breve excursus internazionale, Crozza punta sul governatore della Campania De Luca che avrebbe imposto di trovare più voti possibili per il Si. “Fai quello che vuoi, ma porta quattromila persone a votare”. Perchè, dice Crozza, De Luca ci tiene tanto al referendum? Perchè altrimenti la Regione non avrà tutti i finanziamenti promessi da Renzi. Il governo, infatti cadrebbe. E il PD che fa? continua Crozza. Lo premia nominandolo commissario straordinario alla Sanità. Funziona così, tu porti i voti a Renzi e lui ti premia. Perchò si chiama Premier.
Dopo alcune immagini del vero De Luca, parte la parodia.
Per le mie battute, Zelig mi ha chiesto due puntate. Mi hanno chiamato tutti, persino Letterman e Zalone.
Se Renzi mi dà 200 milioni di euro io, questa riforma, me la faccio tatuare sulla schiena, dice De Luca. Poi se la prende con Rosy Bindi. “non posso più dire che la possino ammazzà” lamenta De Luca. In un crescendo di battute, Crozza si lascia sfuggire una risata. Renzi smantellerà il Vesuvio al suo posto metterà una stufetta elettrica.
Poi continua con Walter Veltroni che ha detto: se vince il No l’Italia è in pericolo. Ed ecco Crozza trasformarsi in Veltroni. Bisogna tornare ai valori dell’oliva sorseggiata nel Martini-day.
Adesso commenta l’opinione di Berlusconi sul referendum: Io voto si ma i miei conti in banca votano si, anche quelli all’estero.
Crozza continua nel monologo: non si sa ancora come va a finire e già pensano al dopo Renzi. Per fortuna noi qualche risorsa politica l’abbiamo. Dietro di lui compare l’immagine di Antonio Razzi.
E dopo la consueta sigletta, arriva il Razzi-Crozza.
Io voto al SI ma a Berlusconi ho detto che voto No. Mi faccio una foto mentre metto la croce sul SI poi se vince il NO me ne sto zitto.
Stasera le battute sono molto più spinte rispetto alle scorse settimane.
“Io sono pronto a salire sul ca..o del vincitore”, dice alla sua spalla Andrea Zalone che gli chiede: che ne pensa del black friday? Se passa quasta cosa di pagare in nero solo il venerdì siamo nei guai.
Maurizio Crozza riprende il suo monologo. Pubblicità.
Si torna con la parodia di Luca di Montezemolo.
Voterò SI come mi ha suggerito quel gran pezzo della Confindustria che è Renzi. Ma lei lo sa che se passa il Si ci tolgono una Camera? Speriamo che ci lascino almeno due bagni, dice il finto Montezemolo.
Crozza poi dice che oltre Confindustria anche la categoria dei cuochi ha preso posizione per il SI. Dopo Bottura si è espresso anche Cracco. Due chef carnivori, dice il comico e per par condicio devo far parlare anche uno chef vegano.
Ed ecco che imita Simone Salvini. Lo chef vegano dorme nell’orto con l’insalata, balla la Mazucca nel suo ristorante insieme a Tofu Cutugno. Poi mangia con gusto un wurstel: è buono, ma non ho detto mica che fa bene.
Dopo la pubblicità i soliti tweet contro Crozza letti dai ragazzi. Poi arriva Napalm.
Il personaggio che vede complotti ovunque, se la prende con i fotografi che ci ritraggono brutti sui documenti. Lo fanno per allontanarci dalla politica. Perchè hanno arrestato Corona? Perchè faceva delle belle foto.
Adesso Napalm vede complotti nelle corporation del cibo. Fanno in modo da farci cadere il cibo a terra, noi poi lo raccogliamo e ci sentiamo male. Prima di salutare, Napalm dice che per Alessandro Gassman il successo è stato facile: è un testimonial subliminale del gas.
Appuntamento al 9 dicembre.