E poichè siamo nella fase cruciale e più calda che precede la votazione di domenica prossima 4 dicembre, Massimo Giletti ha pensato bene di dedicare la mini- puntata alla consultazione prossima. Il segmento de L’Arena, tradizionalmente dedicato ai personaggi del mondo dello spettacolo e dell’attualità, è stato riempito da esponenti politici che hanno espresso le proprie motivazioni a favore del SI o del NO al quesito referendario.
Massimo Giletti si è così trasformato in un freddo e arido cronista politico, attento soltanto a conteggiare i minuti a disposizione dei suoi ospiti ed a porgere domande il più possibile schematiche. Una sorta di notaio delle regole della par condicio, un ligio ragioniere che non ha mostrato i lati caratteristici della sua professionalità visibili ogni settimana nel suo talk show sui temi sociali. Non poteva essere diversamente, visto che Domenica live aveva avuto, solo poco tempo prima, come ospiti, i maggiori esponenti del voto negativo e positivo al referendum costituzionale: Silvio Berlusconi e il Premier Matteo Renzi.
Un’ora di Protagonisti politici che poveva anche assomigliare ad una sorta di Tribuna politica modernizzata. Massimo Giletti riesce a trasformarsi camaleonticamente a seconda delle opportunità. Un leader della conduzione dalle varie sfaccettature che, però, ha cercato di ritagliarsi anche uno spazio proprio: finiti i classici dieci minuti dedicati alle ragioni del referendum, eccone altri cinque nei quali parlare di argomenti differenti.
Ecco gli esponeneti politici che si sono susseguiti nello studio de L’Arena in una puntata registrata.
Inizia Luigi di Maio del Movimento Cinquestelle, segue Matteo Richetti per il Partito Democratico. Subito dopo arriva Matteo Salvini e successivamente Flavio Tosi del Movimento Farei.
Ignorando che Silvio Berlusconi era stato ospite di Barbara D’Urso, poco tempo prima, Massimo Giletti ha proposto un segmento di Porta a porta nel quale l’ex Premier aveva espresso la propria opinione a proposito del referendum.
Insomma l’ennesimo confronto che non ha davvero aggiunto nulla al dibattito sulla consultazione elettorale e poteva essere evitato. Sarebbe stato certamente meglio proporre due incontri con protagonisti dello spettacolo. Avrebbero contribuito a rendere la mini- puntata de L’Arena più gradita al pubblico in cerca di intrattenimento.
francamente meglio così questa ndc non è proprio un gran che!io non li voto!