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Il primo servizio della serata è di Dino Giarrusso, Accoglienza zero: si dorme per strada. La iena documenta come a Roma sia in atto una vera emergenza umanitaria e sociale:si tratta dei migranti che transitano, costretti a vivere all’addiaccio in attesa di lasciare la città. Tutte persone che fino a poco tempo fa trovavano accoglienza al Baobab, centro gestito da volontari per fornire assistenza: il Baobab è stato chiuso, con un conseguente peggioramento della situazione. Le istituzioni hanno lasciato i volontari soli, eccezion fatta per la Chiesa. Ogni giorno che passa, il disagio si fa più evidente: non solo per i migranti, ma anche per i cittadini romani. I volontari del Baobab però, non si sono arresi: hanno individuato due spazi abbandonati in cui poter istituire una cucina da campo e ospitare i transistanti, di cui uno vicino alla stazione Tiburtina. Giarrusso raggiunge il sindaco Virgina Raggi, che promette una soluzione: la Raggi spiega anche che la questione è duplice, perché da un lato c’è chi arriva, dall’atro chi torna perché viene respinto dagli altri paesi europei.
Si prosegue con Nadia Toffa: Il trattato con gli Usa che potrebbe cambiarci la vita. Al centro del servizio, il TTIP: il trattato prevede accordi su alimentazione, salute e altri settori che unifrmano le normative europee a quelle americane. Ma noi abbiamo delle restrizioni che loro non hanno, e che potrebbero avere gravi ripercussioni sulla nostra salute: oltreoceano per esempio, dopo la macellazione, i polli vengono lavati nel cloro. La carne venduta inoltre, ha una serie di ormoni che da noi vengono vietati. Non solo: in Europa, prima di immettere in prodotto sul mercato, bisogna dimostrare che non è nocivo: negli Usa avviane l’esatto opposto, cioè si immette sul mercato fino a che non si dimostra che il prodotto è nocivo. la Toffa si rivolge ad alcuni esperti, che pure sottolineano le conseguenze per la sanità; gli allevatori invece, ripetono che con l’approvazione del TTIP avremo una carne senza controlli. Gaetano Pascale, presidente di Slow Food, non ha dubbi: con minori tutele, i prezzi della carne venduta si abbasseranno drasticamente finendo per danneggiare la produzione nostrana.
La Toffa è volata in America, dove molti dei pesticidi da noi vietati, lì è legale. I campi sono talmente vasti che vengono usati gli elicotteri per irrigare; gli agricoltori ignorano la dannosità di alcune sostanze, dato che nel loro paese sono perfettamente consentite.
D’altro canto, c’è anche chi questo accordo lo sostiene: le esportazioni infatti, avrebbero un abbattimento die costi. Nessun rappresentante politico però, ha accettato di farsi intervistare dalla Toffa.
Il prossimo servizio è di Niccolò De Devitiis: Che fine hanno fatto questi cavalli? Il servizio è costato all’inviato una caduta di schiena, con conseguente frattura di due vertebre e ben 26 giorni costretto a letto: ancora in ospedale, De Devitiis apre il pezzo aggiornando i telespettatori sulle sue condizioni di salute. Poi il pezzo entra nel vivo: su apposita eegnalazione, la iena aveva scoperto un giro sospetto di cavalli, ritirati da chi ne faceva rischiesta e portati abusivamente in una stalla a Casal Di Principe. Gestisce il giro un uomo di Lucca, che li rivendeva a sua volta ma non rivela altro: dalla colluttazione che è nata con lui, la iena ha battuto violentemente a terra.
Roberta Rei racconta la storia di un uomo che ha denunciato delle truffe al Comune: Quando l’onestà viene punita. Vito Sabato, ingegnere del Comune, si era accorto di un esborso eccessivo di soldi per il completamento di alcuni lavori stradali a Pavia: il sindaco di allora, l’ha tacciato da infedele suggerendogli di chiedere un trasferimento, altrimenti avrebbe dovuto affrontare una situazione non facile da un punto di vista psicologico. Vito non ha accettato, però è stato lasciato emarginato: invece vuole lavorare, tanto da aver inviato delle lettere in merito al nuovo sindaco. Le truffe sono poi state accertate in sede penale, e i colpevoli condannati dal Tribunale: Vito però, continua ad esseree pagato per non lavorare. La Rei strappa al sindaco la promessa di occuparsene.
Veronica Ruggeri ci parla de L’uomo sul pacchetto di sigarette. A Torino, nel quartiere in cui viveva, nei sali e tabacchi tutti riconoscono l’uomo ritratto sui pacchetti di sigarette: morto da due anni, infatti, era un loro cliente. Non hanno dubbi né la moglie né il figlio: dal giorno dell’ictus, lo hanno assistito passo passo e sono certi di non aver scattato quella foto. A non lasciare dubbio sull’identità, una cicatrice. La famiglia non vuole vedere quell’immagine usata senza permesso, certa che lui non avrebbe voluto e addolorata all’idea che la gente la butti in strada pestandola: la Ruggeri cerca di risalire a un interlocutore, ma per ora sembrano tutti delegare la responsabilità altrove.
Andrea Agresti ha telefonato ad alcuni personaggi più o meno noti: Vuoi partecipare all’Isola? Raccoglie un sacco di insulti: il più garbato è Sgarbi, che riattacca subito. Tra gli altri, vengono chiamati Edoardo Rapselli, Cristina Dal Basso, Vladimir Luxuria, Lory Del Santo, Daniela Martani, il mago Silvan, Bobo Vieri, Giuseppe Cruciani.
Si prosegue con Giulio Golia: Inquinamento radiottivo in Calabria? Dopo il servizio trasmesso nella puntata di martedì, si sono sollevate molte polemiche: l’accusa mossa al programma è quella di danneggiare una zona che vive di turismo. Golia ritorna sulla questione, sottolineando di aver individuato una zona con valori alterati, e non una zona radioattiva: ribadisce che si è limitato a raccogliere le testimonianze di chi vive nel posto e a chiedere l’intervento delle autorità.
Gaetano Pecoraro si occupa di un caso rimasto oscuro: 140 da salvare. Partito dal porto di Livorno, nel 1991 il traghetto Moby Prince impattò contro una petroliera, secondo la verità processuale per via della nebbia: morirono 140 persone. Venne valutato che a bordo non c’era più niente da fare: le conversazioni rinvenutoe sono contrastanti, visto che qualcuno dell’equipaggio parla di passeggeri completamente morti bruciati e qualcun altro di 50 persona da salvare. In attesa nell’area di sicurezza, i passeggeri sono morti soffocati. Attualmente è in corso un’inchiesta parlamentare: diversi i punti da chiarire. Vengono mostrate delle foto scattate in parti del traghetto integre, segno che lì l’incendio non è arrivato: c’erano dunque ampi spazi di vivibilità, dove qualcuno si sarebbe potuto riparare anziché stare in attesa nell’area sicurezza, che invece è stata loro fatale. La questione quindi, ruota tutta intorno alla gestione dei soccorsi: i due rimorchiatori giravano intorno alla nave, in attesa di disposizioni da parte del capitano Compamare.
Cristiano Pasca ci parla de L’agricoltura ai tempi del social network. La iena incontra Stefano, un ragazzo calabrese che ha inventato un sistema particolare per coltivare l’orto: puntando sul biologico, Stefano ha avviato una start up col pagamento anticipato dei primi dieci clienti. Pensando alla sua terra come opportunità anziché come condanna, ha deciso di rimanere anche se sognava la Silicon Valley: per portare avanti l’impresa, l ragazzo usa in maniera intensiva i social network, attraverso cui gli arrivano le richieste e può tenere un filo diretto con le persone.
La puntata si conclude qui, la linea passa a Gogglebox.