Carlo Conti tenta di consolidare i segnali di ripresa mostrati negli ultimi appuntamenti, dopo un inizio sottotono a favore del diretto concorrente, Ciao Darwin 8.
La ricetta è sempre la stessa: concorrenti più o meno talentuosi che si mettono in mostra con le esibizioni più strambe e svariate. A giudicarli, il pubblico in studio, chiamato a mostrare gradimento – con gli applausi – oppure disapprovazione e scherno con rumori assordanti.
Di seguito potrete ripercorrere il racconto in diretta della quinta puntata de La Corrida 2019.
Pronti, via, la diretta inizia con Ludovica Caramis che legge il giuramento scherzoso per i concorrenti e per il pubblico, mentre il coreografo Fabrizio Mainini ha già iniziato il suo lavoro in sala prove con i “Ballerini allo sbaraglio” scelti in platea.
Il “Valletto allo sbaraglio” di questa quinta puntata, invece, è un impacciatissimo Ennio Ciotti da Ascoli Piceno.
Ora, via alle esibizioni dei dilettanti. La prima è Valentina Fugatta, 41enne di Ventimiglia aspirante cantante. È appassionata anche di tiro con l’arco e Burraco. Canta “Rolls Royce”, la canzone con cui Achille Lauro ha gareggiato a Sanremo 2019. Sceglie di rendersi ridicola e va via sommersa dal baccano del pubblico.
Intanto, Carlo Conti coinvolge il Maestro Pirazzoli per provare ad interpretare il catanese stretto parlato da Antonio, chiaramente di difficile comprensione.
È buffo, improbabile, però rimedia qualche sporadico applauso.
Alla fine, Carlo Conti lo fa ballare anche con Ludovica Caramis.
Poi tocca ad Andrea a Chantal Dentone da Livorno, padre e figlia. Pare siano una coppia canterina rodata e si cimentano con “La bella e la bestia”.
Tecnicamente non proprio bravissimi, ma dimostrano intesa e riescono a creare una bella atmosfera, rimediando addirittura una standing ovation dal pubblico.
Il quarto dilettante è Massimo Graizzaro, cameriere33enne valdostano di Pont Saint Martain. Si fa chiamare Super Macimo ed è un imitatore.
Ci prova con, tra gli altri, Corrado, Mike Bongiorno, Amadeus, Paolo Bonolis, Flavio Insinna, Gerry Scotti, Cristiano Malgioglio, Raffaella Carrà, Maria de Filippi, Antonella Clerici, Milly Carlucci, Mara Venier.
Ma è completamente negato. Le imitazioni sono tutte uguali e non ricordano nemmeno vagamente il personaggio a cui sono riferite. Campanacci per Massimo.
Segue Giordano Concetti, 41 anni dalla provincia di Fermo. Lavora in un cappellificio e ci tiene a presentarsi come “amante della donna big size”. Il suo nome d’arte è Jodie Freddy, ispirato a Freddy Mercury.
Infatti, canta “Crazy little thing called love”. Ovviamente, nulla a che vedere con il frontman dei Queen, ma a dispetto di un’apparenza ridicola, ce la mette tutta per cantare bene e dalla platea riceve quasi solo applausi.
Adesso tocca ad Angela Grimaldi, 22enne da Sant’Egidio del Monte Albino (Salerno), personal trainer che insegna raeggaeton e twerking.
Balla su “Bola Rebola” di Tropkillaz. È abbastanza brava e porta a casa l’approvazione del pubblico, anche se non è che sia stata protagonista di una prova così coinvolgente.
Il settimo dilettante allo sbaraglio è Vincenzo Caterini, 57enne impiegato comunale di Grumo Appula, in provincia di Bari.
Dj negli anni ’70, ora si professa cantante e questa sera prova ad “emulare i suoni” – come dice lui – di “Popcorn” Gershon Kingsley.
Insignificante, ma in qualche modo riesce a creare un certo coinvolgimento e alla fine il pubblico si divide, con una leggera prevalenza degli applausi.
Ora si esibiscono le “Tap family”, un gruppo di giovani ballerine di tip tap, tra i 17 e i 20 anni, provenienti da San Cesareo (Roma). Ballano insieme da più di dieci anni, partecipando anche a competizioni internazionali.
Sono davvero molto brave nel loro genere. Non possono che ricevere la standing ovation e il suono delle campane a festa (il massimo grado di approvazione possibile).
Il nono dilettante è un ex concorrente della Corrida del 1988. Si tratta del mago illusionista Donato Principe, 73enne da Ceppaloni (Benevento). È un ex Carabiniere e si fa chiamare Donato Regenì.
Prima di iniziare si lascia ad andare ad una logorroica, confusa, incomprensibile presentazione del suo “repertorio da palcoscenico” sedimentata dall’88 ad oggi.
Il numero, infine, è sconclusionato, oltre che goffo. Il baccano riservatogli dal pubblico è al limite della mortificazione.
Subito dopo tocca al decimo dilettante, Mauro Niccolai da Figline Valdarno (Firenze), pensionato 74enne. Appassionato di canzoni tradizionali fiorentine, è lo zio di Massimo Ceccherini, che lo introduce a modo suo con un video.
Mauro canta “Mattinata Fiorentina (È primavera)” e fa una buona figura, raccogliendo applausi non entusiasti ma convinti.
L’undicesimo concorrente, invece, è Pinuccio Capuano, 61enne di Montalbano Jonico (Matera). Valorizza la canzone popolare suonando il cupa cupa, strumento tipico, in questo caso rivisitato nella forma ispirandosi ad una zucchina.
Personaggio bizzarro che suona e canta – se così si può dire – una serie di canti popolari lucani. Male, molto male.
A fine esibizione, Carlo Conti prova a strimpellare con il cupa cupa.
Mentre il Maestro Pinucico Pirazzoli si presta al numero di magia dello stesso Pinuccio Capuano, deciso a mostrare le sue presunte abilità anche con le carte.
Poi arrivano le “Sette sorelle”, le sorelle Crivellaro da Sedriano (Milano). Le incoraggiano in video i cinque fratelli.
Le Crivellaro cantano “Sognando California” dei Dik Dik, versione italiana di “California dreaming” dei The Mamas & The Papas. Simpatiche più che brave, ma ugualmente all’altezza. Ricevono molti applausi convinti.
Il tredicesimo dilettante è Giuseppe Serafini, Professore di Fisica 51enne, proveniente da Modena. Suona in una gothic band – a dispetto di un atteggiamente sempre sorridente e spumeggiante – e scrive aforismi.
Prova a convincere il pubblico proprio leggendo aforismi. Tuttavia, si fa fatica a capirne il senso, tanto che all’accensione del semaforo il pubblico si esprime con i rumori più intensi della serata. Fino all’accensione della sirena, segno di una disapprovazione estrema.
La quattordicesima concorrente è Concetta Grigoli, casalinga 63enne di Serramanna (Sud Sardegna). Miss 1955 nel suo paese – grazie alle doti canore, dice – si diletta anche con ricami e piccole composizioni decorative artigianali.
Canta “Nessuno mi può giudicare” di Caterina Caselli. Le doti canore di cui aveva parlato deve averle smarrite, perché la sua esibizione è un disastro totale. Nonostante ciò, porta a termine il brano anche dopo che l’orchestra ha smesso di suonare e il baccano si è fatto assordante.
Il quindicesimo dilettante della quinta puntata è Alfonso Giordano, ex camionista e cantautore 74enne di Acquavella (Salerno).
Canta “Settembre”, una sua canzone, appunto. Parla, invece di cantare, e anche se aveva chiesto di far attenzione al testo più che alle sue doti canore, per lui arrivano ben pochi applausi.
Dopo di lui, arriva Andrea Spada, studente 28enne di Atri (Teramo). Ha ereditato dal nonno – a cui dedica la partecipazione a La Corrida 2019 – l’abilità con le percussioni e stasera prova a presentarsi suonando insieme all’orchestra una serie di oggetti a mo’ di percussione, appunto.
Si tratta di palloni da basket, stivali, caschi e una bicicletta. Anche se non è proprio perfetto, per lui arriva l’ovazione della platea.
Finiscono qui le esibizioni dei concorrenti.
Nel frattempo, il corpo di ballo interpreta una coreografia ispirata al musical “Priscilla”.
La stessa che poi provano a ripetere i “Ballerini allo sbaraglio” di questa sera.
Ed ora la lista dei finalisti: Andrea e Chantal Dentone, Giordano Concetti, Angela Grimaldi, Tap Family, Andrea Spada, Mauro Niccolai e le sorelle Crivellaro.
Alla sfida finale degli applausi, vince Andrea Spada, di poco sulla Tap Family.
La quinta puntata de La Corrida 2019 finisce qui.