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Ed ecco l’esordio per la fine della sua esperienza su La7: E’ l’ultima puntata su La7 dopo dieci anni. Quando ho iniziato avevo i capelli, era il 25 aprile del 2006, il programma si chiamava Crozza Italia e voleva prendere in giro Forza Italia.
Come era diverso il governo allora. C’era anche Gentiloni come ministro. E la Finocchiaro. Che fine ha fatto questa gente? Io su Gentiloni non ho mai fatto nessuna battuta. Adesso mi rifaccio.
Crozza picchia duro su Angelino Alfano ministro degli Esteri. Che lingue conosce oltre il siciliano? Ne so più io di biologia molecolare che lui di inglese. Impietoso parte il filmato in cui Alfano cerca di farsi capire in inglese da una rappresentante svedese.
Si passa alla neo ministra dell’istruzione che avrebbe solo tre anni di magistrali. Le hanno dato il ministero per farle finire gli studi.
Battute anche per la Finocchiaro e la Madia. Senza alcun riguardo.
Ed ecco che Crozza diventa Gentiloni. Renzi con Gentiloni ha ottenuto di poter comandare anche se a distanza. Poi ne tesse le lodi: ad una manifestazione studentesca è riuscito a separare la spazzatura solida da quella umida. ha attraversato 40 anni di storia con le pattine.
Crozza-Gentiloni prega il suo interlocutore di non chiamarlo Presidente: lui (si riferisce a Renzi) si offende. Mi chiami Paolo. Ed alla domanda: ma lei vorrebbe restare Premier fino al 2018? Il finto Gentiloni prende la corona del Rosario, la mette al collo è afferma: certo che lo vorrei! Ma la sua espressione è più colorita.
Immancabile il riferimento ai recenti scandali giudiziari di Milano e Roma. Crozza ci va duro: “Appena hanno chiuso le urne, si sono aperti i processi. A Roma una volta si diceva: facciamo lavorare Virginia, forse è arrivato il momento di farla riposare un po’. Questa settimana ha perduto altri due esponenti in Giunta. Lei ha chiesto scusa, ma i romani a che si erano fidati di lei, a chi devono rivolgersi?. E parte la canzone “Sapore di Sala, sapore di Marra…”
Roberto De Luca, per par condicio parla degli avvenimenti giudiziari in Campania. Il governatore se la prende con gli avvisi di garanzia ai quali attribuisce ogni calamità, compresa l’eruzione del Vesuvio nel 79 dopo Cristo, la scomparsa dei dinosauri. E giù battute contro gli avversari politici. Per Agnese Renzi solo elogi: per parlare di lei bisogna mettersi il vestito a festa, commenta.
Maurizio Crozza ringrazia Jo Squillo per avergli regalato un panettone vegano: senza zucchero. senza grassi…senza gusto. E’ il pretesto per introdurre lo Chef vegano Germidi Soia. Una canzoncina vegana spiega che gli esami del sangue gli fanno un baffo, perchè si mangia da malati e si muore da sani.
Accanto a Germidi Soia c’è un albero, in realtà è Franco che si nutre solo di cortecce di abete. La madre è scappata con un falegname.
Il discorso di complica quando si parla della scelta tra panettone e pandoro. Nooooo: i vegani preferiscono sedano e rapa. Poi arriva una giovane cuoca che sta preparando il cenone di Natale ed ha bisogno di un uovo. Ne ha solo 23 e ne servono 24. Grido di disgusto. Ma quando spiega quello che sta cucinando tutti i seguaci di Germidi scompaiono e seguono la giovane cuoca.
Per l’ultima volta arriva Napalm 51 l’uomo che vede complotti ovunque. L’esordio è con la maschera di Gianni Morandi, uno molto social. Napalm vuole comprare azioni del Monte dei Paschi di Siena perchè “una banca che fa le agende per il 2017 non può fallire”. “Mamma non ansimare così, ti ho tolto le batterie del pace maker perchè mi servono per l’abero di natale. Decidi o muori o ti godi l’tmosfera festiva”. urla.
E dopo la pubblicità i saluti finali a tutti, compreso Urbano Cairo. Si conclude Crozza nel paese delle maraviglie. Con il comico l’appuntamento è a gennaio su NOVE.