Ecco tutti i monologhi e le parodie della penultima puntata.
La puntata si apre con una serie di ringraziamenti e Crozza esclama “Mi sono stancato di parlare di politica!” Inizia quindi a parlare di arte e in particolare di un raro quadro di Monet messo all’asta questa settimana. Sul led appare il quadro che viene poi sostituito dall’opera Odio su tela. Nel dipinto c’è la foto di Salvini seduto alla scrivania del suo ufficio, il “ministro latitante” ha passato soli 17 giorni al ministero.
Dopo la frase uscita sulla Repubblica : ” Sono sempre assente dal Viminale? Il ministro posso farlo anche da Marte”
E Crozza commenta : “Certo, ora pagheremo anche le trasferte su Marte”
E continua : “Ma se Salvini è così, un motivo c’è” e la ragione è stata scritta dalla casa editrice di CasaPound nell’introduzione al libro “Io sono Matteo Salvini”
La prima maschera di questa puntata è il Ministro Tria che ha dichiarato: “Salvini fa salire lo spread.” Lo sketch ironizza sulle parole dette a mezza bocca dal ministro e in conclusione il ministro viene portato via dalla Digos dopo aver appeso alla scrivania tre diversi striscioni contro Salvini (parodia del fenomeno degli striscioni contro il Ministro dell’Interno stesi sui balconi in varie città italiane).
Dopo la pausa pubblicitaria Crozza continua su Salvini imitando Forchielli. L’imprenditore e giornalista dice : “L’Italia è un paese ricco di nervosismo, di tensione, un popolo marcio.” e continua “Salvini è un pagliaccio, c’è, un giorno ha la giacca dei pompieri, un altro il cappello degli alpini.” Forchielli ora vive a Hong Kong da anni e sostiene: “Fare impresa in Giappone è facilissimo, le tasse non ci sono, però i libri li scrivo in Italia perchè agli italiani piace che parlo male del nostro Paese dal Giappone.”
Il prossimo monologo è sul decreto sicurezza bis, il prezzo della vita è variabile? Crozza afferma : “Qui non si tratta più di politica, ma del perchè stiamo al mondo.”
E sempre su Salvini si commenta ciò che è accaduto questa settimana in una scuola dove una professoressa è stata sospesa per 15 giorni senza stipendio poichè i suoi alunni hanno realizzato, di loro spontanea volontà, un video in cui paragonavano la politica di Salvini e quella di Mussolini. L’evento è stato denunciato dalla sottosegretaria del Ministero per i beni e le attività culturali, Lucia Borgonzoni, che FIERA ha ammesso di non leggere un libro da tre anni!
Lo sketch seguente è su Zingaretti : “Non lasciamo alla Chiesa la lotta alla povertà” e Crozza commenta: “Zingaretti si trasforma in Gesù”.
Segue una parodia di Zingaretti, Calenda e Pisapia tutti e tre insieme. I tre nel programma di Floris hanno parlato solo di odio che distrugge il lavoro, il fatturato. E nel suo sketch Crozza, nei panni di Zingaretti, dice: “Noi non parliamo di contenuti, ma solo di odio.” e continua “Se ci chiedono perchè non siamo andati nei tombini, noi risponderemo, perchè erano pieni di odio”.
Arriva ora il “Tanos” della politica: Silvio Berlusconi. Operato 15 giorni fa, già è tornato nei programmi televisivi di tutte le reti. “Talmente esaltato dalla televisione, ha perfino difeso Fazio, il cui programma è stato censurato” dice Crozza.
L’ex premier ha criticato più di una conduttrice sostenendo che non sono capaci di fare televisione. Tutta la parodia gira intorno alle interruzioni e al rapporto di Berlusconi con la tecnologia. Seduto su una poltrona automatica il politico confonde continuamente il telecomando con un telefono.
Lo sketch si chiude con l’ex ministro che tira fuori il pupazzetto di zorro rubato a Salvini con cui è stata aperta la puntata e dice: “Questo me l’ha portato Pier Silvio alla materna, diceva di averlo rubato a un bambino str…o”.
Ultimo siparietto della serata è dedicato a Feltri. La parodia inizia con una critica del giornalista su Brembate, il comune italiano dove è stato appeso il famoso striscione contro Salvini.
Commentando l’elemosiniere del Papa dice: “Praticamente il Vaticano è un campo rom, il Papa è argentino, il Cardinale è polacco” continua parlando degli internazionali di tennis e del pubblico romano : “Loro sono abituati agli spettacoli del Colosseo, si lanciano le code alla vaccinara dagli spalti, rubano le racchette per scolare i bucatini”.
Finisce così la penultima puntata di Fratelli di Crozza, il comico e presentatore saluta il pubblico e dà appuntamento alla prossima settimana con l’utimo episodio dello spettacolo televisivo di satira politica più amato dal pubblico.