Lo schema del programma condotto da Pippo Baudo rimane invariato con Manuela Zero che si occupa dei segmenti dedicati al canto e al ballo e con la Big Band, orchestra diretta dal maestro Bruno Biriaco.
Mietta racconterà in musica, ma anche a parole, la carriera artistica. Dotata di una voce da soprano, l’artista ha raggiunto la notorietà nel 1989 con la vittoria al 39º Festival di Sanremo nella “categoria Nuove Proposte” con il brano Canzoni. Fino ad oggi ha inciso 10 album e 5 raccolte ed ha partecipato a otto edizioni del Festival di Sanremo. E’ stata anche attrice e scrittrice di un romanzo.
Nella puntata dell’8 gennaio, si esibirà nei brani più famosi del suo vasto repertorio e racconterà al pubblico di Rai 1 quanto ha realizzato finora e quali sono i suoi progetti futuri. Con Baudo la cantante parlerà anche della sua vita privara e del suo essere mamma.
Dopo la musica, il teatro: nello studio di Domenica in trasformato in palcoscenico, verranno proposte alcune scene tratte dallo spettacolo Barberia – Barba, Capiddi e Mandulinu scritto da Gianni Clementi. Il protagonista è Massimo Venturiello che ha anche firmato la regia. Racconterà con grande senso dello spettacolo, la Sicilia e l’Italia dei tempi passati.
Terzo ospite del contenitore è Alfio Caruso: presenta il suo libro 1960. Il migliore anno della nostra vita. Il testo racconta gli anni del boom economico iniziati il 25 maggio ’59 quando il quotidiano londinese Daily Mail parlò per la prima volta di miracolo economico italiano.
Con Pippo Baudo si ripercorrono gli anni Sessanta: l’Italia, superato il dopoguerra, si lanciava con ottimismo verso un futuro che appariva radioso. Alfio Caruso fa rivivere in presa diretta l’anno speciale con cui inizia il decennio. E’ il 1960 e il sentimento generale è ben rappresentato da Domenica è sempre domenica, il motivetto che conclude Il Musichiere, la trasmissione televisiva di maggior successo.
Per il cinema italiano è un momento straordinario, in cui escono La dolce vita di Fellini, prima accolto da polemiche e poi acclamato a Cannes, Rocco e i suoi fratelli di Visconti e La ciociara di De Sica con l’oscar alla Loren. Ma non solo: è l’anno della trasmissione più importante della storia della Rai, Non è mai troppo tardi, condotta dal maestro Alberto Manzi.
E Il cielo in una stanza, portato al successo da Mina, è la perfetta colonna sonora di un anno caratterizzato da speranza, ottimismo e gioia di vivere.
La regia di Domenica in è di Fabrizio Guttuso Alaimo.