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Inizia il vero spettacolo dal Teatro Verdi di Montecatini Terme. Eccolo Proietti, il vero istrione inizia lo spettacolo e ringrazia il pubblico che risponde al suo saluto. Vuole festeggiare con il pubblico il suo repertorio e 50 anni di teatro. E s’inizia con la macchietta Grazie…. Prego. Coinvolgendo gli spettatori presenti.
I bambini sono importanti e allora una storiella per iniziare, prima che vadano a dormire. I cavalli di battaglia che scalpitano sono tutti in un contenitore portato dal domestico Arial, al secolo Marco Marzocca. Due vallette per Proietti: due pony, Toto e Tota.
Il primo cavallo di battaglia: “Pietro Ammicca”, affarologo e appaltologo, con i suoi affari da proporre.
E dopo ecco la prima ospite: Claudia Gerini che canta “Personalità”, a cui si unisce Gigi Proietti. Un bel e divertente duetto.
Due chiacchere tra loro due. Dopo Gigi, avendo fatto il duetto in maniche di camicia, si rimette la giacca del suo “fumando”, lo smoking. Dialogo sui gerundi e sulle poesie, rifacendo il verso a Vittorio Gassman.
E dopo un’altra performance: canta “New York New York”. Applausi scroscianti.
Gli applausi continuano perché fa il suo ingresso Alessandro Siani, che scherza e dialoga con Proietti. Per concludere la sua partecipazione, Siani declama i versi di “O surdato ‘nammurato”, mentre Proietti traduce. Poi alla fine si congedano dal pubblico cantando. Pubblicità.
Ecco un altro cavallo di battaglia del repertorio di Proietti: Toto e la sauna, considerato forse il cavallo di battaglia per eccellenza. Presentato nei suoi vari spettacoli, è stato sempre ripetutamente richiesto dal pubblico anche quando non era in repertorio. Troppo divertente e anche qui a Montecatini è un trionfo, gli spettatori presenti in teatro lo dimostrano. Applausi, applausi per il grande Gigi, The Best.
Dopo Toto, Gigi Proietti declama alcuni versi che subito fanno riconoscere una canzone bellissima di Claudio Baglioni, “Strada facendo”, che si presenta al pubblico cantando questo brano. Seguono giusto due chiacchere con Gigi. Insieme cantano dopo una canzone romanesca, “Me so magnato er fegato”. E dopo questo duetto, i cavalli di battaglia di Baglioni, le sue canzoni: “Tu come stai?”, “Amore bello”, “La vita è adesso”, “Avrai”, “Sabato pomeriggio”, “Questo piccolo grande amore”, tutti accenni. Finalmente una intera: “Mille giorni di te e di me”.
Dopo la pubblicità, ecco nuovamente i cavalli di battaglia che tornano a scalpitare e a nitrire. E le sorprese non mancano. Torniamo in pista. Una serie di ospiti che non finiscono mai: ecco il primo “Caccamo”, alias Teo Teocoli, che scherza e dialoga con Proietti. Sullo sfondo Napoli.
Congedadosi Teo Teocoli con il suo personaggio di Caccamo, cantando “Funiculì Funiculà”, torna in scena Ariel con un cambio d’abiti per Proietti: omaggio all’800 e a Monica Vitti, con il quale l’attore, nel ruolo di Mario Cavaradossi, ha girato il film diretto da Gigi Magni, con le musiche di Armando Trovajoli: “Tosca”: con Claudia Gerini, nel ruolo di Tosca, alcune scene attualizzate tratte da quel bel film.
Da un ospite all’altro: tra il pubblico, Serena Dandini, con la quale Proietti, ambedue seduti in platea, scambiamo due chiacchere e presentano il “Messia” che si appalesa sul palco portando la parola di “Quelo”: l’avete riconosciuto? E’ Corrado Guzzanti, uno dei personaggi di punta delle trasmissioni della Dandini.
Ripropone i suoi sketch presenti nel programma L’ottavo nano andato in onda su Rai 2 nel lontano 2001.
Dopo la pubblicità, rieccoci in pista con i cavalli di battaglia scalpitanti. Un telefono suona. Proietti trova nel baule un telefono, ma non riesce a parlare perché l’interlocutore non c’è. In realtà, parla solo lui o meglio lei, perché è la mamma che lo chiama. Altro cavallo di battaglia: uno strumento, una zucca scavata, con la quale Proietti si esibisce. Suona, canta e ad accompagnarlo è l’orchestra di Mario Vicari. Musica sudamericana.
Si ricambia atmosfera e Gigi Proietti recita dei versi anonimi di una poesia d’amore. E dopo, come per incanto, cantando “Smile”, tratta dal film “La vita è bella”, accompagnata dal corpo di ballo, fa il suo ingresso Carlotta Proietti, la figlia di Gigi. E dopo ecco il Maestro Nicola Piovani con cui Proietti si abbandona ai ricordi.
Dopo la pubblicità, Proietti è con Teo Teocoli, non più nel personaggio di Caccamo. Ma fa un omaggio alle canzoni milanesi, quelle di Enzo Jannacci, mentre Proietti a quelle romane. Ma tutte rivisitate, in altre lingue, in altri dialetti, addirittura “Roma non fa la stupida stasera” in spagnolo.
A seguire, una scenetta con Ariel – Marco Marzocca e Stefano Sarcinelli. E poi una canzone swing: Ain’t That A Kick In The Head.
Altro cambio d’atmosfera: con una poesia, un omaggio a Roberto Lerici, autore che ha critto con Proietti lo spettacolo “A me gli occhi please”.
Fra il pubblico presente in teatro, un attore proveniente dal Laboratorio di Proietti: Rodolfo Laganà. Ha il suo cavallo di battaglia: il famoso tema su Lucia dei Promessi Sposi.
A seguire, Francesco Cicchella, conosciuto dal pubblico per aver partecipato a “Tale e quale show”, che imita alla perfezione Massimo Ranieri cantando e ballando, come del resto fa il vero Ranieri sul palco, “Se bruciasse la città”. Dopo la canzone dialoga con Proietti, continuando ad imitare Ranieri. E ancora un’altra canzone, “Rose rosse”, in una versione molto divertente.
A seguire, Proietti parla dei suoi tempi e dell’avanspettacolo, delle spalle, dei comici.
E in tema di avanspettacolo ecco Marco Simeoli in una divertente canzone napoletana. Poi, esilarante, la scenetta di Proietti nel ruolo di Armand Duval protagonista maschile del romanzo La signora delle camelie. Accanto a lui Margherita Gautier la protagonista femminile. Proietti non sa la parte, si fa aiutare da un suggeritore, ma non capisce le parole e le sbaglia tutte. Un cavallo di battaglia ,memorabile.
Si conclude questa prima puntata di “Cavalli di battaglia”: tutti gli ospiti che hanno partecipato sul palco ringraziano il pubblico e Gigi Proietti da appuntamento alla settimana prossima.
In generale ho trovato lo show troppo lungo e noioso, con la riproposizione in chiave malinconica dei vecchi cavalli di battaglia, appesantiti. Insomma un dejà vu di cui si poteva fare a meno.
Proietti è certo un serio professionista, ma per fare ridere veramente (a parte il pubblico in sala e la Dandini, non so cosa abbia bevuto prima di entrare in teatro) serve più energia.
Ormai la tv nazionale non sa fare altro che farci (ri) vedere le cose passate, probabilmente ci sarà un motivo per cui i giovani l’hanno abbandonata da tempo??..
A Paolo autore del commento di cui sopra
Eppure Teo Teocoli l’ha fatto capire a chiare lettere…Proietti era purtroppo evidentemente sotto effetto di farmaci antinfluenzali che gli avranno prodotto l’inevitabile effetto soporifero !
Abbia la pazienza e l’intenzione di vedere la puntata di domani 21 .
Per ciò che attiene al contenuto dello spettacolo e all’apporto contenutistico da parte di Proietti…il titolo dello show lo anticipa tutto !! Quindi cosa contestare ??
Finalmente uno spettacolo di altissimo livello! Grande Proietti e bravissimi tutti gli attori e il corpo di ballo. Peccato che si facciano solo tre puntate…