Artista sensibile, forse troppo avanti per i tempi in cui viveva, Tenco aveva solo 27 anni quando accettò di esibirsi sul palcoscenico della kermesse canora con una canzone che non era certo in sintonia con i canoni sanremesi per i quali si coniugava ancora “amore con cuore”.Tenco, che interpretò Ciao amore ciao insieme a Dalidà, non sopportò che la giuria del Festival avesse bocciato la sua canzone e promosso invece Io tu e le rose, interpretata da Orietta Berti.
Questo il motivo per il quale si sarebbe suicidato. Infatti accanto al corpo senza vita venne trovato un biglietto nel quale l’artista così spiegava il gesto commesso. Sulla sua morte si continua a parlare ancora oggi. E si nutrono molti dubbi sul fatto che si sia davvero tolto la vita. Anche Chi l’ha visto? si è occupato della drammatica scomparsa del cantautore.
Federica Sciarelli, due anni fa, a proposito della kermesse canora del 1967, la etichettò come il Sanremo più triste della storia del festival.
Venne ricordato come un colpo di pistola nella stanza d’albergo accreditò il suicidio, ma la pistola nella stanza non c’era, spuntò fuori successivamente. E questo mistero non ancora è stato chiarito. Luigi Tenco è stato “suicidato” ? La pistola fu repertata successisamente, spostando il corpo, aveva detto Federica Sciarelli. Inoltre un ulteriore incomprensibile aspetto, riguarda la gestione delle indagini che all’epoca furono troppo veloci, quasi si avesse fretta di archiviare il caso. Un altro mistero aleggia sul biglietto di addio lasciato da Tenco alla madre.
Recentemente, Gino Paoli e Mogol ne hanno ricordato la figura all’interno dello show di Rai1 “Viva Mogol”. Alcune affermazioni di Mogol hanno urtato la suscettibilità della famiglia del cantautore che ha risposto con molte puntualizzazioni.
Tra l’altro, i familiari di Tenco contestarono a Mogol che al funerale del loro caro c’erano solo pochi familiari. Invece oltre duemila persone gli avevano dato l’ultimo saluto.
Techetechetè, questa sera, propone un ritratto molto singolare e inedito del cantautore. Verranno mostrate le sue apparizioni televisive e si riascolteranno le sue canzoni nelle sue vibranti interpretazioni e in quelle, emozionanti, dei suoi colleghi di ieri e di oggi: da Mina a Giorgia, da Pino Daniele a Marco Mengoni.
Un piccolo viaggio nella carriera di uno dei più grandi cantautori della storia musicale italiana e in uno dei fatti di cronaca che più sconvolse l’Italia degli anni sessanta.
Per una singolare coincidenza televisiva, quest’anno arriva su Rai1, il prossimo 15 febbraio, il film Dalidà. Racconta la vicenda umana e professionale dell’artista francese che è stata compagna di Tenco e che aveva cantato con lui Ciao amore ciao.