Come vi avevamo anticipato in anteprima Crozza sarà presente all’interno delle 5 serate della kermesse canora con un intervento differenze di puntata in puntata. {module Pubblicità dentro articolo 2}
All’inizio del collegamento Crozza ci tiene a ribadire che non è all’Ariston ma a Milano. E subito sottolinea: “sono contento di essere a Milano, io non me la tiro ed è meglio così, perché se fossi lì il pubblico potrebbe tirare qualcosa a me“. Crozza si riferisce al primo intervento da lui realizzato a Sanremo nel Festival condotto da Fabio Fazio e Luciana Littizzetto quando fu aspramente contestato dal pubblico in sala. Si era infatti presentato come Silvio Berlusconi cantante.
Subito si rivolge a Conti e la De Filippi chiamandoli Carlo e Maria ed etichettandoli come “i promessi sponsor”: “in una settimana avete raccolto tanta pubblicità da poterci fare una manovra finanziaria“. E da questo punto prende immediatamente di mira l’ex premier Matteo Renzi. Rivolgendosi a Carlo Conti gli dice che lui ha cercato di fare “come un toscano, tentava di realizzare le larghe intese“. Ma poi queste larghe intese si sono rivelate una “tranvata pazzesca”.
Successivamente si rivolge a Carlo Conti dicendogli di non personalizzare la riuscita del Festival. “Non farti uscire di bocca che se il festival va male te ne torni a casa” e poi ecco un altro paragone politico: “Gentiloni è un po’ l’Amadeus della politica italiana“. Successivamente tira in ballo Matteo Salvini a proposito delle polemiche che sono sorte sul compenso di Carlo Conti. “Io darei ai terremotati lo stipendio di Salvini che con tutto quello che guadagna potrebbe essere in grado di rifare le aree colpite dal terremoto in marmo di Carrara“. Poi si chiede: “ma che mestiere fa Salvini?“. “Lavora in Europa e poi vuole andare fuori dall’Europa“.
Sempre rivolgendosi a Carlo Conti continua “è come se tu prendessi i soldi dalla Rai poi dicessi al pubblico di sintonizzarsi su Sky“.
Ancora: “fare beneficenza è come fare una puzzetta in ascensore, si fa ma non si dice“. {module Pubblicità dentro articolo}
E poi è la volta di Maria De Filippi. Punta l’attenzione sul fatto che la conduttrice abbia partecipato a Sanremo a titolo gratuito. E sottolinea: “col cavolo che non mi faccio pagare” e se ne va facendo con il braccio il gesto dell’ombrello in una maniera a dir poco inelegante.
Ma prima di andarsene ecco una battuta anche per Virginia Raggi il sindaco di Roma. “Ma per farmi perdonare adesso io vi faccio una bella polizza a vostra insaputa“.
Crozza ha una battuta anche per la scenografia dell’Ariston tutta a tubi. Infatti dice: “Questa scenografia mi sembra proprio una macchina per la risonanza magnetica. Succede che quando i cantanti vengono, sono sottoposti all’analisi e possono ritirare il risultato nella serata finale di sabato di Sanremo“.