La prima puntata di questo speciale di “Prima dell’Alba” comincia con un breve racconto della morte di Ciro Colonna, un ragazzo che a 19 anni ha perso la vita per errore, ucciso dalla camorra.
La sorella racconta la morte del fratellino e gli ultimi attimi di vita strazianti del ragazzo.
Dopo l’apertura di puntata all’insegna degli omicidi causati da uno cambio di persona si continua sul filo delle controversie, introducendo l’argomento della “difesa a mano armata”.
Salvo Sottile e la sua squadra cercano di capire secondo alcuni uomini, fino a che punto la difesa è davvero legittima.
Salvo Sottile incontra Franco Birolo, un tabaccaio che ha commesso un omicidio perchè degli uomini erano entrati nella sua tabaccheria per rapinarla.
L’uomo racconta di aver sparato un colpo ad occhi chiusi perchè non sapeva assolutamente come fare e voleva solo riprendersi.
Il signor Birolo è stato assolto in sede penale ma ora dovrà nuovamente andare sotto processo in sede civile.
Insieme a Franco Birolo c’è anche Daniele Balboni, il padre di Giuseppe, un ragazzo di sedici anni, ucciso da un coetaneo con un ara trovata in casa dell’assassino a causa di un diverbio.
Secondo il signor Balboni senza quell’arma suo figlio sarebbe ancora vivo e lui ancora non capisce perchè il padre del ragazzo tenesse quell’arma in casa.
Salvo Sottile continua a sentire delle testimonianze sulle vicende legate al possesso di armi in casa e tra gli interlocutori ne incontra uno molto noto.
L’uomo è Luca Di Bartolomei, figlio di Agostino, l’ex capitano della Roma, morto per un colpo di pistola che ha deciso di sparare, togliendosi la vita.
Luca assicura che probabilmente suo padre si sarebbe suicidato in un altro modo anche se non avesse avuto la pistola in casa però fa notare anche che degli studi affermano che il possesso di armi aumenta del 274% il tasso dei suicidi domestici.
Il ragazzo narra di aver scritto un libro in 3 settimane da utilizzare come una bandiera per far capire la pericolosità di possedere delle armi in casa.
Dopo una pausa pubblicitaria si volta pagina e si tratta del concerto fascio rock andato in scena qualche giorno fa.
Dopo l’assalto perpetrato ai danni dei ragazzi che indossavano la maglia del cinema America un’inviata del programma cerca di intervistare i partecipanti al concerto fascio rock ma senza successo.
gli steward del concerto tengono lontani i giornalisti ed obbligano tutti a non lasciare dichiarazioni.
L’inviata prosegue con la sua opera di avvicinamento al fascismo e riesce a passare una serata con un gruppo di Forza Nuova.
Prima assistiamo alla riunione dei ragazzi di FN che subito dopo escono allo scoperto per affiggere i loro manifesti.
La giornalista poi riesce a parlare con uno degli esponenti del gruppo che dice di riconoscersi nel fascismo.
L’uomo difende tutto ciò che il fascismo ha scatenato e subito dopo paragona i campi di concentramento a delle moderne prigioni.
C’è spazio anche per le tradizioni in questa prima puntata, si parla di un rito, quello dei battenti che si feriscono le gambe con un apposito tappo di sughero pieno di schegge e si lavano le gambe con del vino rosso per aumentare il flusso sanguigno ed aumentare il fattore scenico.
Dopo il servizio, Salvo Sottile discute la tradizione dei battenti con il giornalista Corrado Augias ed il professor Mancuso.
Secondo i due interlocutori di Sottile si tratta più di un metodo per liberarsi di qualche colpa più che di un omaggio alla Madonna.
Attraverso un altro servizio capiamo quanto sono diffuse queste tradizioni, a tal punto da creare un mercato di ornamenti sacri.
A questo punto termina la puntata.
Questi appuntamenti “speciali” con Prima dell’alba portano a scoprire un mondo che non vive per forza nella notte ma che allo stesso modo ha quasi bisogno di essere rivelato alla gente che deve venire a conoscenza di alcuni specifici temi.