La seconda serata della 67esima edizione del Festival di Sanremo è scivolata via con la sicurezza di aver incassato il sostanzioso risultato d’Auditel dell’esordio. Carlo Conti e Maria De Filippi hanno consegnato ad Andrea Fabiano direttore di Rai1 il 50% e oltre di share. Dopo aver esultato, deve essere sopraggiunta una sorta di calma piatta sul palcoscenico del teatro Ariston. Una quiete inusuale è calata sulla conduzione doppia e la prima parte dello show si è con consumata fra giovani proposte, grandi ospiti nazionali e internazionali, e l’esibizione dei rimanenti big in gara.
Anche la copertina di Maurizio Crozza ha messo da parte la politica, come noi avevamo auspicato, e si è concentrata su tematiche sociali. Privo degli inquilini dei palazzi del potere, il comico ha spronato gli italiani a fare figli, ha puntato sui giovani e sulla necessità che ci sia un ricambio generazionale. Si è accomiatato dai telespettatori lanciando un accorato appello ai nostri connazionali: fate figli.
Un guizzo di vitalità lo ha portato Robbie Williams dando un bacio alla De Filippi. L’intervista a Keanu Reeves non ha offerto spunti di originalità. Neppure le domande fatte da Conti e dalla De Filippi a Francesco Totti hanno smosso la placida atmosfera dell’Ariston che, talvolta ha rischiato anche di diventare sonnacchiosa,
La meraviglia, già annunciata, è stata la presenza dello strano trio Brignano-Insinna-Cirilli. I tre si sono presentati insieme: hanno cantato con la pretesa di portare sul palcoscenico dell’Ariston, una fetta di varietà dalle tinte spiccatamente romane. Se Brignano e Cirilli sono comici, Insinna dovrebbe essere un conduttore che adesso sta cercando di riciclarsi in un altro ruolo. Le atmosfere goderecce di cui è impregnata la comicità di Brignano e Cirilli, sembravano distanti da lui. E invece, la sorpresa sanremese è stata la metaforfosi di un personaggio forse troppo rinchiuso nei soliti pacchi.
E l’incontro sul palcoscenico dell’Ariston dei tre personaggi non si può certo assimilare ad una reunion. {module Pubblicità dentro articolo 2}
Anche nel secondo appuntamento il Festival sanremese non ha dimenticato le persone comuni. Conti ha portato all’Ariston un impiegato modello di Catania. L’ospite, in 40 anni di servizio non ha mai fatto un giorno di assenza ed ha lasciato al comune tutte le sue ferie non utilizzate. Un esempio, ha detto il conduttore, per tutti i furbetti del cartellino che continuano a riempire le cronache con gli scandali derivanti dalle loro inadempienze.
Infine: il comportamento della De Filippi è apparso un po’ più defilato rispetto alla prima puntata. E l’orario di chiusura continua ad andare troppo oltre.