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Leonardo Lamacchia, Lele, Maldestro e Francesco Guasti: sono loro i giovani che si contendono il primo posto. Carlo Conti apre subito il televoto.
Il primo ad esibirsi è Leonardo Lamacchia con la ballad Ciò che resta.
Lele viene accolto da urla e applausi: canta Ora mai, un pezzo che in radio potrebbe dargli soddisfazione.
Fresco di premio della critica consegnatogli nel pomeriggio, Maldestro canta Canzone per Federica. Altro pezzo lento, di certo il testo più intenso tra quelli dei giovani.
Infine Francesco Guasti con Universo. Voce graffiata, raccoglie applausi scroscianti al termine. Pubblicità.
Dopo un’apertura spettacolare con danza e laser, i due conduttori entrano passando dalla platea. Conti spiega la composizione del risultato di voto: 30% giuria esperti, 30% giuria demoscopica e 40% televoto. Viene quindi presentata la giuria degli esperti, presieduta da Giorgio Moroder: Rita Pavone, Linus. Violante Placido, Paolo Genovese, Giorgia Surina, Andrea Morricone e Greta Menchi. Si passa poi ad elencare i codici associati ai concorrenti.
Primo big ad esibirsi, Ron: L’ottava meraviglia. Non si può certo dire che il brano cresca con gli ascolti: rimane piatto e dimenticabile, oltre ad un fastidioso deja-vu con un testo di Cherubini.
Si prosegue con Chiara in Nessun posto è casa mia. Elegante, di abito lungo vestita, anche la Galiazzo partecipa con un brano tutt’altro che inicisivo.
Il ritmo accelera con Samuel: Vedrai. Ma continua a sembrare un pezzo scartato dai Subsonica, uno di quelli che prima o poi vengono inseriti come contenuo extra.
Il prossimo è Al Bano: Di rose e di spine. Siamo nel campo del “bel canto all’italiana”: dopo l’esordio difficile di martedì, Al Bano ritrova la potenza vocale.
Prima di proseguire con la gara, sul palco arrivano Gaetano Moscato e suo nipote: i due erano sul lungomare di Nizza la notte dell’attentato. Accorgendosi del camion impazzito, il nonno ha spinto il nipote salvandogli la vita. Non è però riuscito a mettersi completamente al sicuro, tanto che ha perso una gamba.
Quinto campione in gara, Ermal Meta: l’autobiografica Vietato morire è un messaggio di speranza, nonostante le brutture che possono sporcare l’infanzia di un bambino.
Alle 22.02 collegamento con Maurizio Crozza: nei panni di Nando Pagnoncelli, dà i risultati dei sondaggi sul Festival. Poi torna in sé: in cinque giorni viene scelto il vincitore, perciò il sistema Sanremo funziona. Si potrebbe fare una legge elettorale, il Sanremellum: quattro giorni di campagna elettorale, televoto e proclamazione.E continua con i commenti su Renzi e Gentiloni, nell’intervento meno incisivo visto finora.
Si riparte con Michele Bravi: Il diario degli errori. Il ragazzo racconta in musica la sua crescita personale, ma non convince appieno: l’impressione è che Bravi, più che maturo, sia stato cucito addosso un vestito da adulto.
Breve passaggio di Marica Pellegrinelli, giusto per ricordarci che la modella è la compagna di Eros Ramazzotti. Si passa presto al cantante successivo: Fiorella Mannoia con Che sia benedetta. Forse non è una delle sue canzoni migliori, ma la Mannoia si riconferma la grande interprete che è.
Clementino rappa le storie di Ragazzi fuori, cresciuti nella periferia. Un suo classico.
Con il brio di Antonella Clerici, che per un attimo movimenta una serata soporifera, viene introdotta Lodovica Comello: Il cielo non mi basta. Sorridente e colorata: la candidata ideale per l’Eurovision.
Gigi D’Alessio canta La prima stella: pezzo neomelodico all’ennesima potenza, D’Alessio mette in campo tutto il mestiere che ha maturato negli anni.
La gara si interrompe per far spazio all’ospite: Sandra Milo. In realtà è Virginia Raffaele che la imita. Si porta dietro il Piccolo Coro dell’Antoniano, composto però da anziani; da musa di Fellini, porta le atmosfere circensi del regista.
In sexy completo bianco senza camicia, Paola Turci: Fatti bella per te. Pezzo potente, la Turci dà una lezione di classe: carisma e sensualità come nessun’altra.
Si va avanti con Marco Masini: Spostato di un secondo. Buona performance anche per lui: un artista che parla di rinascite e cadute, con un vissuto sentito.
Ancora in compagnia di Marica Pellegrinelli, la proclamazione del vincitore dei giovani: al quarto posto Leonardo Lamacchia, al terzo Francesco Guasti, al secondo Maldestro. Vince Lele. A Maldestro va il premio della critica Mia Martini, mentre il premio della slaa stampa Lucio Dalla va a Tommaso Pini, eliminato già ieri.
Costume da scimmione addosso, Francesco Gabbani ripropone Occidentali’s karma: dietro di lui, il ballerino che nella prima esibizione era vestito da scimmia, indosa il maglioncino che aveva Gabbani.
Dopo la promozione dei nuovi episodi di Montalbano con Luca Zigaretti, tocca a Michele Zarrillo: Mani nelle mani.
Bianca Atzei canta Ora esisti solo tu: è scritta da Francesco Silvestre in arte Kekko dei Modà, e ha l’inevitabile conseguenza di sembrare proprio un pezzo dei Modà. La Atzei è applauditissima.
A mezzanotte, è tempo di omaggiare Giorgio Moroder: da Take my breath away a Hot stuff, da What I feeeling a Call me. Conti e Linus gli sono molto grati per quello che Moroder ha significato nel loro percorso professionale.
Sedicesimo big Sergio Sylvestre: Con te. “Big boy” avrebbe meritato una canzone che ne esaltasse al meglio le capacità, invece abbiamo l’ennesimo brano di cui nessuno si ricorderà.
Carica e decisa Elodie in Tutta colpa mia: la scrittura di Emma si riconosce, ma Elodie ci mette un’intepretazione che la rende sua.
È il turno di Fabrizio Moro: Portami via è dedicata alla figlia, l’unica persona capace di salvarlo. La voce di Moro caratterizza il brano con una nota dolente, una richiesta ad essere portato via dal vuoto che sente.
In abito leopardato lungo, Giusy Ferreri: Fa talmente male entra in testa e non esce più. Un ritornello che centra l’obiettivo.
Ultimo in ordine di uscita, Alessio Bernabei: Nel mezzo di un applauso somiglia ad Almeno stavolta di Nek, che a sua volta somigliava a Still waiting dei Sum 41.
Ultimi minuti per votare: intanto Robin Schulz e collegamento con Nicola Savino. Conti ricorda anche le vittime delle Foibe nel giorno in loro memoria. Non è ancora tempo di chiudere il televoto: Virginia Raffaele scende la scalinata, trovando sul palco “due genitori” televisivi: la De Filippi ricorda lo show in partenza ad aprile su Rai 2.
Rassegna stampa di Rocco Tanica e poi, finalmente, all’una di notte inoltrata, il verdetto definitivo: fuori Giusy Ferreri,Ron, Al Bano e Gigi D’Alessio. Da sottolineare i fischi del pubblico all’eliminazione di Al Bano, che lascia Conti impietrito per un attimo; proteste anche per D’Alessio.
La serata si conclude con Lele che canta Ora mai.