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Anna Maria Barbera, in arte Sconsolata, apre la domenica col suo solito buon gusto e savoir faire. C’è poi spazio per balli e canti, prima di godere delle immagini del matrimonio di Veronica Maya e del neomarito Marco. In studio, con i due figli, raccontano il giorno più bello della loro vita a suon di cubalibre. E’ sembrato più uno sfoggio della ricchezza dei due piuttosto che un omaggio al loro fatidico Sì.
Si passa inevitabilmente a parlare di Sanremo: a commentare il tutto ci sono Marco Baldini, Annalisa Minetti, Araguzzini, i Jalisse, Daniele Battaglia, Pierluigi Diaco, Cesare Zucca e Riccardo Signoretti. Si parla un po’ di tutto, senza un ordine ben definito. Di fronte l’ennesima esclusione dei Jalisse, la Minetti insinua che forse è Conti ad averli esclusi a priori. Una giornalista di Barbara ci porta dietro le quinte del Festival. Ogni cantante viene annunciato con un “bellissimo”, “bravissimo”, senza apparenti validi motivi. Yari e Cristel Carrisi arrivano a Sanremo in macchina, con tanto di video che ne testimonia il viaggio. Serena Garitta, un’altra audace inviata di Barbarella, ci fa vedere come si rubano i baci ai vip. Sui look di Maria De Filippi pareri contrastanti.
In collegamento c’è Sandra Milo, che commenta l’imitazione della Raffaele a Sanremo: “Che dovrei dire? Ho visto Virginia in cose migliori, non mi sembra che la voce sia la mia. In questa versione non eccede in eleganza. Mia figlia si è sentita offesa come donna, ha detto frasi sessiste”. La D’Urso calca la mano sulle dichiarazioni al veleno della figlia. Si parla di sesso, amore, love story come se fossero caramelle. Tutti a difesa della Milo, come il finto moralismo di Domenica Live prevede. “Ho parlato ieri sera con Virginia, ma mi son chiesta come mai le attrici fanno satira su altre attrici”, conclude la Milo, con cui si interrompe per un po’ il collegamento per problemi tecnici. “Le donne devono stare unite con le altre donne” chiude la D’Urso, che saluta i suoi ospiti e ne annuncia degli altri. Chi saranno mai?
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Il capitolo Al Bano monopolizza tutta la parte centrale della puntata. Al Bano a Sanremo, Al Bano in macchina, Al Bano e Romina, Albano e Yari, Al Bano e basta. Fiumi di lacrime per l’incontro tra Yari e un suo caro amico. Carramba che d’ursata!
La D’Urso intervista poi Annamaria Barbera. Parte un video inviato dalla figlia che recita una poesia per la madre. E al centro dell’attenzione, manco a dirlo, gli amori della comica poliedrica, ironica nell’accennare due passi di danza. Doppi sensi a gogò. Ah, Sconsy è in giro per l’Italia con il suo spettacolo. Ma questo passa in secondo piano.
Capitolo Alberico Lemme. Annunciato come il caso che ha sconvolto tutta l’Italia, si scopre che l’ordine dei farmacisti lo ha convocato ufficialmente. Una decina di ospiti per parlare della nota “dieta” proposta dal farmacista. Si discute di alimentazione e di benessere fisico con stili e linguaggi tipici delle chiacchierate da bar. Si sbraita e si urla. E la D’Urso che fa? Assiste inerme alla solita scenetta trash. Wilma De Angelis sostiene che alle donne piace essere insultate. Questa teoria è ancora al vaglio dei migliori studiosi di psicologia sociale.
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In collegamento Raffaella, una ex paziente di Lemme, quella che millantava effetti benefici dalla filosofia alimentare del farmacista. Oggi tutto è cambiato: si fa portavoce di altri pazienti che sono disperati per aver intrapreso un percorso di dieta fallimentare. “Non sono un truffatore”, sostiene lui. Gli vengono recapitate pacchi di denunce e segnalazioni.
Non pago della notorietà che la D’Urso gli ha dato, Lemme gira per Sanremo insultando, senza ritegno, donne e passanti. Al peggio non c’è mai fine. La seconda parte si apre sulle note di “Un amore così grande” di Claudio Villa. In studio i figli Claudio Junior e Manuela. L’omaggio al cantante, fatto durante la puntata di Sanremo, non è piaciuta ai familiari. Opinioni contrastanti fra gli artisti della kermesse, intervenuti sulla questione. Archiviata la diatriba, Manuela e Claudio jr vengono fatti accomodare su due poltrone, davanti a loro un “telo magico” su cui vengono riprodotte immagini e parole che rimandano al padre. Ultima sorpresa, nell’ennesima domenica condotta alla d’ursiana maniera.