Gli ospiti della puntata saranno Fulco Pratesi, fondatore del WWF, il giornalista Corrado Formigli, il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso e il cantautore Diodato.
In apertura Diodato presenterà, come ogni ospite musicale il video contributo “Città di note” nel quale racconterà Taranto,in una dicotomia tra la bellezza del territorio e la ricchezza delle tradizioni.
Stefano Mancuso parlerà delle piante, i veri polmoni del nostro pianeta, e della loro capacità di rendere possibile l’esistenza dell’intero regno animale. Corrado Formigli approfondirà un argomento spesso ignorato: la siccità. In particolare, verranno mostrate alcuni frammenti del documentario da lui realizzato in un piccolo stato a nord delle Somalia che da anni vive in condizioni di grave scarsità di acqua.
In studio, in compagnia Valerio Bispuri , verrà commentato uno dei suoi reportage dal titolo “Paco”, un particolare tipo di droga che si ottiene dagli scarti della cocaina, diffusa principalmente tra i giovani in Sudamerica.
Inoltre continua la serie di documentari realizzati da Céline Cousteau nipote del grande esploratore francese Jacques Cousteau.
Seguiamo insieme la puntata:
Camilla Raznovic inizia la puntata con una citazione sul clima di Anton Cechov, scrittore e drammaturgo russo dell’Ottocento.
Già da allora si discuteva di quanto fosse importante fare attenzione ai cambiamenti climatici. il primo servizio è dedicato proprio ai cambiamenti già in atto che stanno modificando l’ecosistema: dallo scioglimento dei ghiacciai al riscaldamento globale.
Il primo ospite è il botanico Stefano Mancuso. Egli racconta che le piante riescono a resistere ai cambiamenti climatici grazie alla loro capacità di adattamento. Senza le piante la temperatura del pianeta sarebbe così alta che la Terra diventerebbe come Marte, ovvero una grande roccia. Oggi Mancuso ci illustra la Tillanzia, una pianta che non ha radici e che vive generalmente sugli alberi. E’ in grado di assorbire un’alta percentuale di anidride carbonica.
Secondo un progetto green ideato dal botanico, queste piante potrebbero eliminare buona parte del 70% di anidride carbonica prodotta nei centri urbani. Un atro progetto realizzato è “Botanica”, che coniuga la musica con la divulgazione scientifica.
Viene mandato in onda un servizio dedicato all’acqua, una risorsa limitata. Per sopperire al fabbisogno idrico, nel mondo sono state costruite 50.000 dighe; la più grande è la diga di Hoover, negli Stati Uniti. In Cina vi è il progetto più ambizioso: la costruzione di un fiume artificiale. In una zona della Spagna invece le piante vengono coltivate con le colture idroponiche: le piante crescono senza venire mai a contatto con il terreno ma in una grande serra di plastica. Quest’ultima regola il livello di umidità e di luce.
L’ospite successivo è Corrado Formigli. Durante la stagione appena conclusa di Piazzapulita ha registrato un documentario su Somaliland, stato africano non riconosciuto dalla comunità internazionale.
Il luogo era conosciuto come la Svizzera dell’Africa, per il suo paesaggio rigoglioso. Oggi, a causa di 5 anni di siccità, Somaliland è irriconoscibile. E’ diventata un disteso deserto dove gli abitanti hanno a disposizione poca acqua e salmastra. Le bestie muoiono di fame e sete e quelle poche rimaste raggiungono prezzi stellari. I bambini spesso si ammalano perchè bevono acqua contaminata.
La conduttrice è curiosa di sapere com’è di persona Greta Thunberg, dato che Formigli l’ha incontrata. Il giornalista spiega che per la prima volta si è trovato in soggezione davanti ad una ragazzina. Nonostante abbia la sindrome di Asperger, Greta è un’adolescente dal carattere molto deciso e si impegna davvero per l’ambiente. Non acquista nulla e cerca di riciclare tutto .
Dopo aver congedato Formigli, è il turno di un servizio dedicato alla miniera a cielo aperto di rame di Bingham Canyon. che si trova in Utah, USA. La miniera è il più grande scavo del mondo realizzato dall’uomo. A sessant’anni dalla creazione il sito è stato designato come monumento storico nazionale. Occupandosi poi dei combustibili fossili, dato che sono risorse limitate, bisogna puntare maggiormente sull‘energia rinnovabile, sfruttando il sole, l’acqua ed il vento.
Il cantautore Diodato, che da qualche hanno gestisce il primo maggio tarantino, ha realizzato un breve documentario su Taranto. La città viene descritta come un luogo dalle mille sfaccettature, pieno di bellezza e dove ancora si respira il senso di comunità.
Dopo il documentario Camilla Raznovich intervista il cantautore. Diodato ha partecipato due volte al Festival di Sanremo. Nel 2014 con Babilonia e nel 2018 con Roy Paci in Adesso. Babilonia è stato il brano preferito da Mina di quella edizione. L’artista regala al pubblico due strofein anteprima del nuovo singolo intitolato Il commerciante.
Segue Fulco Pratesi,ex cacciatore e fondatore del WWF Italia. Spiega che negli altri paesi l‘ambientalismo è più sentito rispetto al nostro perchè in Italia c’è una frammentazione di partiti e associazioni che si occupano di ambiente. E’ necessario un gruppo coeso. Ognuno di noi nel suo piccolo deve fare la propria parte per salvare il pianeta.
Giorgia Comparetto è una biologa marina che gestisce il centro di primo soccorso per tartarughe marine a Favignana. Finora è riuscita a recuperare 57 tartarughe. Esse mangiano la plastica che trovano nelle acque e per tale motivo rischiano di morire. La Comparetto ha istituito un Sos Tart, numero attivo 24 ore su 24 e raccoglie le segnalazioni.
Céline Cousteau (nipote dell’esploratore francese Jacques Cousteau) è andata allo scoperta del ghiacciaio Pio XI, in CIle. Mentre gli altri ghiacciai si sciolgono, il Pio XI cresce ogni anno grazie alle piogge congelate.
Valerio Bispuri ha realizzato un reportage, frutto di un lavoro durato 14 anni, intitolato “Paco”. Paco è una droga che si ottiene dagli scarti della cocaina ma è 20 volte più forte. L’effetto è di pochi secondi ma deforma completamente visi e corpi in modo irreversibile. Bispuri si è occupato degli ultimi e degli invisibili anche in altri progetti come quello dedicato alle desaparecidos argentine.
Ci si avvia alla conclusione con il monologo di Lella Costa. L’attrice passa dal clima al climaterio ovvero la menopausa: “Le donne in menopausa passano dall’equatore al polo in un attimo”. Per colpa dei cambiamenti climatici non ci sono più le mezze stagioni ed abbiamo imparato a vestirci a cipolla. Inevitabile la frecciatina alla politica italiana. Mentre i verdi hanno avuto un successo insperato all’estero, pare che in Italia nessuno voglia darsi da fare concretamente: del clima è sufficiente solo parlarne.
Termina così Ogni cosa è illuminata.