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Si comincia con la classica Mistery Box, stasera a tema “opera lirica”. I concorrenti infatti, dovranno realizzare die piatti ispirati ai grandi compositori del passato, dal “risotto alla Giuseppe Verdi” alle “costolette alla Carmen” fino alla “pasta alla Norma”. A ciascuno è affidata una ricetta, a seconda degli ingredienti contenuti in ogni scatola. Naturalmente l’occasione è perfetta per permettere ai giudici di sfoggiare le proprie conoscenze in materia, e Cannavacciuolo spiega anche agli aspiranti chef la figura dell’uccellatore.
La gara prende dunque il via: 45 i minuti di tempo disponibile. Durante la preparazione, Valerio si piglia un urlo di Cracco mentre cerca di preparare le “palle di Mozart”. I giudici procedono all’assaggio, apprezzando molto l’opera di Margherita: è lei la vincitrice della mistery box, grazie alle sue costolette alla Carmen.
A questo punto, è ora di invention test. Stavolta gli ingredienti sono davvero singolari: innanzitutto le pale del fico d’India, poi il costosissimo plancton marino e, infine, limoni di mare. Naturalmente Margherita, appena decretata la migliore alla mistery box, scopre prima degli altri i bizzarri ingredienti.
Dopo una prima valutazione, Margherita sceglie l’ingrediente che dovranno cucinare gli “avversari”: il plancton. Una prova davvero ardua per tutti, dato che nessuno si è mai misurato con un qualcosa del genere, il cui prezzo di mercato varia tra i 3mila e i 4mila euro.
La preoccupazione serpeggia nella cucina: ormai vicini alla finale, nessuno vuole tornarsene a casa.
Al momento dell’assaggio, ci si sbizzarrisce: plancton in acqua, risotto, tagliatelle, gnocchi, maccheroni con frutti di mare, polpo al palcton. quest’ultimo però, di Michele, viene fortemente criticato: Barbieri in particolare, gli dice che è privo di idee. E proprio come’era prevedbile, è Michele a lasciare la cucina di MasterChef, mentre Cristina si rivela la migliore. Paura pure per Loredana: a rischio insieme a Michele, non farà l’esterna e si scontrerà con l’ultimo in classifica.
Inizia il secondo episodio: è tempo di prova in esterna. Siamo alla Triennale di Milano, dove gli aspiranti chef dovranno preparare delle “opere d’arte” culinaria: a giudicarli, due critici gastronomici. Si tratta di Lorenzo Sandano, critico del Gambero Rosso di soli 25 anni, e Paolo Vizzari dell’Espresso.
Cristina sfrutta il vantaggio guadagnato all’invention test: si riserva l’utilizzo dello sgombero, dando a Saverio i legumi, la faraona a Margherita e la carne chianina a Gloria.
Veniamo dunque agli assaggi: Cristina ha in parte marinato lo sgombro e in parte l’ha fritto, presenta per prima la sua “opera” ai due critici gastronomici, che a loro volta apprezzano. Si prosegue con Valerio, che presenta gnocchi gelificati di ceci e lenticchie in due cotture, cremoso alla ricotta e cracker piccante al cacao: ha osato, ma fin troppo. Poi la chianina di Gloria, fritta in olio cottura, alla piastra, in tartare e tartare fritta: scelta furba, accorta, secondo i critici. Infine Margherita: petto di faraona rollè con osso confit e zampe bollite con fondo di frattaglie al marsala.
Cristina fa il bis: dopo l’invention test, vince anche in esterna. Gli altri invece, dovranno sfidare Loredana al pressure test.
Per salvare il proprio posto nel cooking show, Loredana, Margherita, Valerio e Gloria devono preparare un cestino del pranzo. Ancora 45 minuti di tempo, con l’obiettivo di soddisfare le specifiche richieste dei giudici, che vanno dalla pasta al contorno di pesce alle polpette. Nessuno sembrerebbe particolarmente entusiasta: Bastianich addirittura trova che il contenuto del suo cestino sia da ospedale, più che un pranzo da ufficio come indicato.
A rischio eliminazione Gloria e Loredana. Il duello è particolarmente acceso, visto che le due non si sopportano: di venti ingredienti, una mossa a testa, ognuna ne sceglie dieci cercando anche di sottrarre i migliori all’altra. Alla fine, esce Loredana.