In studio per commentare i servizi e i temi di stasera ci sono Andrea Delogu, conduttrice televisiva e radiofonica e, come vi anticipavamo, Riccardo Iacona. Si parte dall’astronomia: sono stati scoperti 7 pianeti simili alla Terra in una lontana galassia. Alessandro Sortino si chiede in un servizio, dai toni abbastanza ironici: “Gli alieni esistono”? Si reca così ad un congresso di ufologia a Pomezia (Roma), dove si riuniscono coloro che affermano di aver visto oggetti volanti non identificati. Le testimonianze sembrano quantomeno strampalate.
Sul palco di Nemo arriva il sindaco di Messina, Renato Accorinti. Dipinto come “il sindaco alieno”, si presenta scalzo e con una polo a maniche corte con la scritta “Free Tibet”. In un accorato appello ricorda l’attenzione del suo comune al problema dei migranti e dei rom rammentando come la democrazia si guadagni “giorno per giorno”.
Le telecamere del programma sono a Napoli, all’ospedale “Loreto Mare”, per raccontare lo stato di malversazione (anche igenica) in cui versa il nosocomio partenopeo. Ciò accade poco prima dell’arresto di 55 dipendenti per assenteismo sul lavoro. Nello Trocchia intervista alcuni di loro prima del blitz dei Carabinieri. Tra questi, un radiologo: un giorno, invece di lavorare, giocava a tennis.
Salendo al Nord, la situazione non è delle migliori: anche alle “Molinette” di Torino ci sono problemi, con un pronto soccorso intasato e i pazienti costretti a stare sulle barelle in corsia.
In studio giunge Alan Friedman. Il giornalista americano compara la sanità del nostro Paese con quella americana: “Gli italiani hanno almeno il diritto di avere accesso alla sanità universale, negli Usa non è così”. È contro la politica di Trump che vuole smantellare l’Obamacare, che in questi anni ha permesso a molti milioni di americani di accedere all’assistenza medica. Presenta poi il suo nuovo libro, “Questa non è l’America”.
Enrico Lucci è partito alla volta dell’Albania. L’ex Iena incontra un giovane miliardario: la sua famiglia è ricchissima grazie alle attività del padre, avendo molti interessi in svariati settori dell’imprenditoria. Con il suo consueto stile scanzonato, fa emergere ancor di più il contrasto tra il lusso in cui vivono pochi “eletti” e la povertà in cui versa buona parte della popolazione locale. Segue in studio la testimonianza di Anita Likmeta, giornalista albanese: anche lei in passato ha vissuto sulla sua pelle il problema dell’immigrazione.
Dopo il successo a Pechino Express, i The Snow cercano di capire l’universo e le abitudini della terza età. Per farlo, vanno in un centro anziani dove seguono la loro giornata, tra ginnastica mattutina e passatempi; più tardi, si recano in una casa di riposo dove interagiscono con i vecchietti che lì vivono.
Attraverso una telecamerina scopriamo il rapporto tra Paolo Villaggio e il figlio Piero. Un’i dea curiosa ed originale, che fa scoprire ai telespettatori curiosità e retroscena anche amari, come i dettagli sulla dipendenza dall’eroina in cui cadde per anni il figlio del noto attore ligure. Non solo, però: Villaggio viene interrogato dal figlio su temi politici e sulla religione. “Ho il terrore della morte”, ammette, aggiungendo di non credere nell’aldilà.
Il caso di Stefano Cucchi si è riaperto grazie alle parole del carabiniere Riccardo Casamassima. È il supertestimone dell’inchiesta che ora vede imputati 5 suoi colleghi per la morte del geometra romano nel 2009: dopo 6 anni di silenzio ha deciso di parlare. Racconta la sua versione dei fatti: un bel colpo giornalistico che alimenta i sospetti sul possibile omicidio preterintenzionale di Cucchi.
Poi, la sorella Ilaria in studio ripercorre le dolorose tappe dalla morte del fratello ad oggi. “Quelle persone non rappresentano l’arma dei Carabinieri”, dice nei confronti degli indagati per la morte di Stefano.
Il presidente delle Filippine Rodrigo Duterte è noto per i suoi metodi violenti contro drogati e spacciatori. Migliaia di questi sono stati uccisi, a quanto sembra, da appositi squadroni: nel reportage dal paese asiatico viene raccontato tutto ciò, rafforzato da immagini forti che rendono bene l’idea e il clima che si respira da quelle parti, specialmente nella capitale Manila. Un tossicodipendente rivela che la polizia è corrotta: “Continueranno ad uccidere impunemente, con l’appoggio del Presidente”. Anche lui ha rischiato di essere ucciso, ma si è salvato autodenunciandosi e finendo in un centro di recupero.
Termina qui la puntata. Prossimo appuntamento giovedì 9 marzo, alle 21.20, su Rai 2.