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Ad inizio puntata, il boss De Maio si presenta: “La base dei nostri complementi è l’argilla”, dice il leader dell’azienda di ceramica. La storia De Maio inizia nel 1494 e porta avanti il patrimonio culturale e lavorativo che si è trasmesso di generazione in generazione. L’azienda ha vissuto vari momenti di difficoltà, come nel 1980 a seguito del terremoto che ha colpito la Campania.
Sposato da 16 anni con Patrizia, il boss ha anche 3 figli. Lavora insieme alla moglie, con la quale afferma di avere una notevole affinità e complicità. De Maio è molto noto tra i suoi dipendenti.
E’ giunta l’ora di cambiare look e stile: ecco Ciro Ferrigno, operaio di una ditta di pulizie. Come vuole la tradizione, ai dipendenti viene detto che sono stati scelti come tutor da affiancare ai protagonisti di un nuovo programma televisivo, “Cambio lavoro, cambio vita”. Ecco giustificata la presenza della telecamere.
Il primo tutor è Antonio, al quale bene presto il suo boss rimprovera di non indossare i guanti. Come fosse un segno del destino, il tutor, alle prese col raschietto e una piastrella, si procura un taglio e deve, perciò, abbandonare il lavoro per questa giornata. In due si ritirano per parlare.
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Dopo un’ora di chiacchiere, Antonio racconta la sua storia. Un passato travagliato, fatto di cinghiate e schiaffi in famiglia. La sua nuova gioia è la nipotina Giorgia, di 15 mesi.
Il boss va in magazzino, ultimo anello della catena produttiva. Ad aspettarlo c’è Carmine, ragazzo caparbio che ha sconfitto un piccolo grande problema. I due studiano gli ordini e i controlli di qualità del materiale da spedire. Il boss fa cadere volontariamente la scatola con le piastrelle per vedere la reazione del suo dipendente. E’ poi l’ora di mettere insieme le diverse piastrelle per comporre un mosaico. Il boss si fa scivolare una mattonella, provocando la reazione del suo tutor. Anche De Maio si mette alla prova con il cosiddetto “patchwork“. Carmine si lascia andare a delle confidenze, ignaro della persona che ha davanti. Un racconto drammatico e importante che si protrae, però, per troppo tempo.
Prima di rientrare in albergo, il boss riceve prima un videomessaggio, e poi la visita dei suoi figli. Ora è la volta di Bruno, che si occupa della lavorazione manuale del cotto. Si parte dall’impasto e si ottengono i pezzi unici. Il finto apprendista mostra le sue difficolta, ma non demorde. La postazione di lavoro di Bruno è abbastanza precaria: il boss annuncia che occorrerà cambiare il tavolo. De Maio scopre poi che tramite il rumore emesso da ogni singola piastrella, è possibile scoprire se ci sono delle spaccature al suo interno. Finito il riepilogo giornaliero, Bruno si confida.
Nel settore della decorazione lavora Stefania, donna anticonformista con un carattere forte e deciso. Il boss si mette alla prova con pennelli e colori ma incontra numerose difficoltà. La sua tutor non perde mai la calma, e ha anche il tempo, una volta finito il lavoro, di raccontare la propria storia al finto Ciro.
De Maio va poi da Giovanni, che si occupa della cottura dei manufatti. Una volta uscite dal forno, le mattonelle vanno selezionate per la vendita. Il boss osserva diverse mancanze del suo dipendente. Una volta palesatosi, potrà fargliele notare. Dopo il cambio turno, tra Giovanni e Bruno si instaura il giusto clima per parlare un poì di sè.
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Tutti e 5 i tutor vengono convocati in azienda.
Il primo a conoscere la vera identità di Ciro è Carmine. Il sogno del ragazzo è quello di metter su famiglia. Il boss gli regala un anello, nell’auspicio che Carmine possa trovare ben presto la persona che fa per lui. Per lui anche un videomessaggio da parte della madre e del padre. In virtà del problema avuto dal tutor durante la sua infanzia, il boss fa una donazione ad una Onlus che si occupa di bambini balbuzienti. Carmine sarà il loro testimonial.
Antonio viene rimproverato per la sua negligenza mostrata nel non indossare i guanti antitaglio. L’uomo scoppia in lacrime per le belle parole del suo boss. Per lui c’è un messaggio da parte del padre, descritto dal figlio come uomo burbero e severo. Ma le sorprese non sono finite: ad Antonio viene regalato un biglietto per 2 per un viaggio in Corsica e una serie di vestiti per la nipotina tanto amata.
Bruno non ha indossato la mascherina e ha fatto lavorare il suo assistente su un piano instabile. Inizialmente, il boss lo intimorisce, ma poi si prende tutte le respinsabilità del caso. Per il tutor, una settimana di vacanza per tutta la famiglia ai Caraibi.
Per Giovanni c’è una bella romanzina. L’uomo rimane impassibile davanti alla strigliata del suo boss, ma poi si commuove. Le belle parole di De Maio lasciano interdetto Giovanni, che ammette che quelle frasi gliele aveva dette “solo un altro padrone”. Il boss ribatte dicendo che c’è “un datore di lavoro e un dipendente”. Per le figlie due borse di studio; per Giovanni e sua moglie un bel viaggio a Venezia.
Stefania, addetta alla decorazione, ha mancato di severità nei confronti del suo dipendente sbadato. “Hai un talento straordinario”, gli confida il boss. “Tu tratti le piastrelle come fossero figli”, prosegue. Appassionata di musica, Stefania riceve in dono una batteria e ottiene la pubblicazione del suo libro di poesie. La donna, estasiata, non riesce a trattenere le lacrime.
Nicola Savino annuncia la fine della puntata. Questa stagione di “Boss in incognito” finisce qui. Dati i buoni risultati di ascolto, è plausibile una nuova stagione del programma.