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Consueta apparizione di Roberto Lipari, vincitore dello scorso anno, prima di dar spazio ai nuovi talenti. Poi, l’annuncio del quarto giudice: è Enzo Iacchetti. Primi ad esibirsi il duo Kekko & Emy: uno fa il presentatore, l’altro a turno fa strani personaggi. Giuria soddisfatta: per loro il totale è di 24,5 punti.
Gianni Bellini si presenta nei panni di una bambina (piuttosto cresciutella) confezionando una performance divertente, ispirandosi alla figlia piccola, ottimo risultato per lui con 31 punti. Tiziana Martilotti è la prima donna ad esibirsi stasera: nel suo monologo ricorda la sua infanzia “povera”, eppure adesso fa l’avvocato. Tutti le dicono che deve migliorare e totalizza 24,5 punti. Il ventriloquo Diego Contu prende 19 punti.
Il Quartetto C’era incentra il suo intervento comico sull’occupazione: in un’agenzia interinale si alternano aspiranti lavoratori. Non manca qualche accenno di satira politica. A Iacchetti sono piaciuti e balzano in testa con 33 punti. Marco Cingolani viene dalle Marche e imposta il suo intervento principalmente sulle abitudini della sua terra: scarso il gradimento, appena 13 punti raccolti.
Maurizio Bronzini dice di aver inventato un’app per il traffico. In realtà è un “navigatore satellitare” canterino, che mixa canzoni note con parole stravolte. Punteggio 26,5: pochino vista l’originalità del pezzo. Pierluigi Stentella porta in scena non convince la Lucarelli che Ruffini per il suo pezzo sul rapporto tra adulti e Facebook: alla fine è out.
Dante Cigarini è il secondo ventriloquo di serata: stavolta però non fa parlare la solita marionetta, ma un robottino telecomandato a distanza. 30 punti in totale per lui, addirittura un 10 da parte di Paolo Ruffini. Gli Stranoforte fanno qualcosa a metà tra comicità e canto dando luogo ad un ibrido che non viene apprezzato: sono fuori. Stesso destino per i partenopei Ricomincio da Tre. Tocca adesso ad una donna: Paola Saccoman, di professione architetto, impersona un’antropologa che riflette sul rapporto tra uomo-donna in modo surreale: esibizione insufficiente, in totale racimola 19 punti.
Gli iPaf ripropongono in chiave moderna l’amore tra Antonio e Cleopatra, ma il loro intervento viene stoppato. Ruffini li salverebbe, Abatantuono no: sono eliminati. Daniel Inglese viene dalla Puglia e si presenta conciato come una sorta di Elvis Presley “de noantri”: simpatico il look, meno l’esibizione: niente da fare nemmeno per lui.
Tiziano Casole veste i panni di un uomo depresso che recita bene il suo ruolo. Gioca molto sul significato delle parole: intervento piacevole, ma tocca soltanto quota 22,5 punti. Chiara Trabolotti rischia l’eliminazione ma Ruffini e Abatantuono salvano il suo numero, in cui mischia diversi personaggi: raccoglie 13,5 punti. L’umbro Mattia Rellini viene beffato dall’emozione e durante l’esibizione, non esaltante, si blocca: tre giurati su 4 lo bocciano, è fuori. Finora le performance degli aspiranti comici sono di livello piuttosto basso.
Villata e Perone fanno la parte di due sacerdoti particolarmente stralunati e un po’ troppo sboccati: uno di loro non sa che i comandamenti sono 10 e non 7. 26 punti per loro, la Lucarelli non apprezza il loro umorismo fin troppo audace.
Stefano Cairone incentra il suo intervento sulle “domande stupide” che la gente fa in alcune situazioni di vita quotidiane. 21,5 punti per lui: duro Abatantuono che gli dà 3,5. Il prossimo ad esibirsi è Urbano Moffa, comico di professione: i tempi sono abbastanza giusti per le sue gag e i giudici se ne accordano. Voto: 26 punti. Il duo Rino Ceronte con Cristina Amarù si presenta nelle vesti di un intervistato e una giornalista: a domande corrispondono risposte stralunate. Totale: 26 punti.
Il comico successivo è Mirko Marucci, che balla sulle note di alcune canzoni pop di successo per poi cantare un brano un pezzo all’insegna del doppio senso. Va fuori. Chiusura affidata a Giorgio Zanetti che fa un paragone tra le abitudini dei ragazzi e quelle degli uomini. Apprezzato il suo numero, che supera la sufficienza: totale 27 punti.
Prima della chiusura, Roberto Lipari sale sul palco per un monologo incentrato sui nomi d’arte dei vip.
Francesco Facchinetti annuncia i nomi dei 14 comici che passano il turno: Quartetto C’era, Gianni Bellino, Dante Cigarini, Giorgio Zanetti, Maurizio Bronzini, Villata e Perone, Urbano Moffa, Rino Cerone con Cristina Amarù, Tiziana Martilotti, Kekko & Emy, Tiziano Casole, Stefano Cairone, Daniele Contu, Paola Saccoman. A Enzo Iacchetti spetta il compito di ripescare due comici eliminati nel corso della serata: opta per Chiara Trabolotti e Marco Cingolani.
Termina qui la puntata. La prossima andrà in onda lunedì 28 marzo, alle 21.10, su La7,