La durata è di 120 minuti, le atmosfere sono drammatiche e alcune scene si svolgono sulle passerelle dell’alta moda, perché la protagonista insegue il sogno di diventare una modella. Il titolo originale è Desert Flower.
La regia è di Sherry Horman ed il cast degli attori è il seguente: Liya Kebede, Sally Hawkins, Craig Parkinson, Meera Syal, Anthony Mackie, Juliet Stevenson, Timothy Spall e Soraya Omar-Scego.
Le riprese si sono svolte tra la Somalia e Londra. Alcune anche negli Stati Uniti. Il film è ispirato ad una storia vera.
Fiore del deserto | trama
La protagonista Waris Dirie è una ragazzina somala, nata in uno dei villaggi più poveri da una famiglia di nomadi che si spostava continuamente da una zona all’altra.
La povertà ha caratterizzato i primi anni di Warice. Essendo una dei dodici figli nati dai suoi genitori, ogni giorno doveva combattere con la fame e la stessa sopravvivenza. All’età di soli 5 anni subì l’infibulazione, come purtroppo avveniva a molte bambine della sua età.
Quando Waris compì 13 anni, il padre la vendette, per una cospicua somma di denaro, ad un uomo di 60. La ragazza però si ribellò al suo destino e fuggì prima a Mogadiscio e successivamente a Londra. Qui riuscì a farsi assumere come cameriera da un suo lontano zio ambasciatore.
Quando purtroppo l’uomo fu richiamato in Somalia, Waris decide di rimanere in Inghilterra. Era completamente sola, analfabeta, e senza risorse economiche.
Iniziò subito a mettersi alla prova in lavori umili per cercare almeno di mantenersi. Appena ebbe una maggiore disponibilità economica, si iscrisse ad una scuola serale per imparare a leggere e scrivere. Ed è a questo punto che il suo destino cambia radicalmente.
Un giorno viene notata da un fotografo: Terry Donaldson che la convince a farsi scattare alcune immagini di prova. L’uomo aveva capito le grandi potenzialità e la bellezza di Waris, che ad un occhio attento non passava inosservata.
Inizia così una carriera folgorante come modella e fotomodella. Waris diventa una vera e propria star, ammirata ed amata in tutto il mondo. Nessuno però conosceva la sua drammatica storia. E proprio all’apice del suo successo, Waris ha trovato il coraggio di raccontare la sua esperienza personale e la sua vita passata dalla tremenda povertà dei deserti africani, alla ricchezza e all’agio della popolarità internazionale.
Oggi la fotomodella è portavoce ufficiale della campagna dell’ONU per eliminare definitivamente l’orrore delle mutilazioni femminili.
La pellicola e fruibile da un pubblico familiare, perché contiene un grande insegnamento di vita.