L’appuntamento con Fiore è alle 21:20 sulla rete diretta da Stefano Coletta. Le atmosfere della storia raccontata sono decisamente drammatiche. La durata è di 110 minuti. Il film è arrivato nelle sale nel 2016 ed ha ottenuto sei candidature ai Nastri d’Argento ed ha vinto un premio ai David di Donatello.
La regia è di Claudio Giovannesi e gli attori che vi recitano sono i seguenti Daphne Scoccia, Josciua Algeri, Valerio Mastandrea (La Linea Verticale), Gessica Giulianelli e Klea Marku.
Vi diciamo subito che il film ha avuto recensioni positive ed è stato addirittura considerato come “un’isola felice nel grande deserto del cinema italiano”.
Le riprese si sono svolte prevalentemente in un carcere italiano.
Fiore | trama
Siamo in una prigione riservata ai minorenni. Vi è detenuta una ragazza adolescente Daphne colpevole di aver partecipato ad una rapina. Nello stesso carcere c’è anche Josh, anche lui un giovane rapinatore.
In questa prigione però i ragazzi e le ragazze sono divisi tra di loro e non possono incontrarsi. Ciononostante Daphne si innamora di Josh ed il loro sentimento è fatto esclusivamente di sguardi e di lettere clandestine che riescono a scambiarsi.
Man mano che la trama va avanti i telespettatori conoscono Daphne che è finita nel riformatorio per aver cercato di rubare un telefonino nella stazione dove solitamente trascorreva la notte.
La ragazza ha solo piccoli precedenti alle spalle, ma la sua situazione familiare è stata molto disastrata. La madre si è rivelata sempre assente. Il padre ha cercato di sopperire a questa mancanza ma, nonostante gli sforzi fatti, non è stato in grado di aiutare Daphne. Anche lui aveva conosciuto da vicino la galera.
Nonostante un’infanzia molto sofferente, Daphne è una ragazza sensibile ed in grado di provare profonde emozioni. Ha nei confronti degli altri sentimenti di una solidarietà che purtroppo a lei è sempre mancata. Quando incontra Josh, detenuto nella parte maschile del riformatorio, intuisce subito che si tratta della sua anima gemella. Inizia così a sperare che, dopo aver scontato la sua pena, può contare su un futuro migliore.
Nel film fa il suo debutto l’attrice Daphne Scoccia che si cala nel ruolo della protagonista con convinzione. Il regista Giovannesi ha affrontato il problema della delinquenza giovanile con grande delicatezza e con uno sguardo comprensivo. Il film procede in una sorta di recitazione corale in cui spicca la figura del padre di Daphne interpretato da Valerio Mastandrea.
Daphne e Josh vivono il loro amore in una condizione che colpisce immediatamente al cuore i telespettatori. La parte più emozionante sono le lettere clandestine che i due innamorati si scambiano. Così improvvisamente il carcere non è più un luogo dove la libertà viene negata, ma diventa un posto dove si può sviluppare l’amore che purtroppo rimane però dietro le sbarre.