Ubaldo Pantani oggi dovrà riuscire ad imitare lo chef, Gianfranco Vissani.
Fin da subito il conduttore inizia a seguire e a notare tutti i minimi particolari del personaggio famoso di oggi.
Vissani fa caso al modo di guardargli, le vistosissime scarpe rosse e la particolare cinta, che ha intrapreso Pantani.
Durante la camminata ci viene fatto notare come Vissani si distragga sempre, parlando del proprio paese e dei suoi ricordi d’infanzia.
Dopo diversi metri i due incontrano Oriella, un’ex compagna di classe dello chef.
La donna parla molto bene del suo amico, spiegando quanto sia dolce e amorevole.
Ubaldo Pantani entra nella celebre “Casa Vissani” per intervistare il figlio, i collaboratori, lo chef ed il maitre.
Nonostante la profonda riconoscenza di tutti, ognuno di loro fa notare quanto il signir Vissani sia pignolo e duro.
Lo chef dice esplicitamente che “trova sempre qualcosa che non va, pure piccola ma la trova” il maitre controbatte cercando di parafrasare le parole dello chef e spiegando che nonostante tutto, conoscendolo, quando loro affermano queste cose è come se li facessero dei complimenti.
Dopo la pausa pubblicitaria, Panatta si siede a tavolo con Vissani per farsi raccontare tutti gli ospiti noti che ha avuto.
Lo chef stellato narra che il primo politico che è entrato a “Casa Vissani” è stato Enrico Berlinguer con tutta la sua famiglia.
Il conduttore si appunta della diatriba del protagonista di oggi con la cucina vegana e fruttariana.
I collaboratori dello chef parlano del loro boss, facendo trasparire l’immagine di un uomo duro fuori ma caloroso dentro e soprattutto, assolutamente una persona di altri tempi.
I ragazzi della cucina raccontano la storia del “lancio delle uova” che si svolge a Pasqua e consiste nel distribuire le uova di cioccolata, lanciandone una ad ognuno.
Ubaldo Panatta è sempre più convinto di avere sempre più figurata l’immagine di chi dovrà imitare ma non si lascia sfuggire un pranzo insieme agli amici dello chef.
Seduti tutti a tavola, il conduttore si fa narrare dagli amici del padrone di “Casa Vissani” gli aneddoti della vita passata dell’uomo.
Molto simpatico è il suo modo di fare che consiste nel farsi amico tutte le donne di una festa per farsi servire, facendosi portare quanto più cibo possibile.
Ascoltiamo anche le esilaranti storie sul suo breve passato da calciatore caratterizzato dai suoi “cross ad effetto”.
Panatta attende Vissani in una location apposita e gli fa trovare tante foto che ritraggono il passato dello chef : ci sono foto con Rutelli, Clinton, la Ferragni, D’Alema e tanti altri.
Finalmente giunge il momento della trasformazione, dopo pochi minuti, Ubaldo Panatta si presenta di fronte ad un incredulo Gianfranco Vissani, che afferma subito di essere più bello.
Le prime domande che fa lo chef sono“chi è Gianfranco Vissani?“ “chi non è Gianfranco Vissani?” e “come vorresti venisse descritta la tua cucina?”
Panatta risponde come farebbe Vissani ed usando le stesse parole che avrebbe scelto il cuoco, con i dovuti riferimenti al padre, alla fatica che ha fatto da piccolo ed a ciò che ha capito attraverso i sacrifici.
L’amabile chiacchierata termina con Gianfranco Vissani che accerta l’offerta di Ubaldo di Panatta, ovvero scambiarsi e mandare il Vissani “più vero” ad affrontare il mondo.