Si inizia con i ringraziamenti ai telespettatori che hanno consentito questo appuntamento bis e i complimenti a Sorelle, la fiction appena conclusa su Rau1, In studio arriva il “principe azzurro” Giorgio Marchesi. Si torna subito a ritrasmettere pezzi delle precedenti puntate, partendo dall’intervista di Anna Valle. Si vola successivamente all’intervento di Loretta Gocci, e uno dietro l’altro tutti i personaggi della serie tv.
A differenza di quello che è avvenuto nelle vere puntate, in cui, i segmenti erano ben distinti, collegati e facili da seguire, questo collage , proposto a ritmo forsennato, crea molta confusione e non permette di godersi le varie dichiarazioni, per chi se le fosse perse.
Ecco l’attesa intervista a Tinny Andreatta, direttore di Rai Fiction. Elogiati i grandissimi risultati ottenuti dalle serie tv, con i segreti del successo e tanto di “rassegna stampa”. Carrellata delle fiction che hanno lasciato il segno in questa stagione tv. Si parte da I Medici (già al lavoro per la seconda serie), La mafia uccide solo d’estate. Si passa a Rai2 con Rocco Schiavone. Come dimenticare I bastardi di Pizzofalcone.
Il programma nasce appositamente per analizzare, e con spirito aziendale elogiare, la fiction di casa Rai, ma sarebbe stato più interessante e completo nelle varie puntate introdurre qualche critico televisivo, in grado di poter far emergere anche aspetti meno convicenti.
Mentre scorrono le immagini di una delle maggiori sorprese della stagione, incarnata da La porta rossa, è giusto fare un’analisi dei protagonisti della trasmissione. Flavio Insinna ha mostrato ancora una volta la sua duttilità, e ha convinto passando dai siparietti comici con Nino Frassica alle interviste serie, come quella odierna a Tinny Andreatta.
Un cioccolatino in chiusura di intervista con il trailer della serie Il Commissario Maltese, ritenuto dallo stesso direttore la degna chiusura di una stagione di successo, un po’ la ciliegina sulla torta che arriverà a maggio.
Rvm sul dietro le quinte dei siparietti che hanno visto protagonista Nathalie Guetta. Spazio carino. Proprio l’attrice è sembrata l’anello debole del trio. La sua spontanetà e comicità non hanno inciso e molto spesso è sembrata ricoprire un ruolo marginale, quasi a soddisfare le “quote rosa” che tanto vanno di moda.
Altra clip “de il meglio di”, lanciata da uno dei momenti più fastidioso della trasmissione, quella del finto interprete. Eccoci arrivare a Nino Frassica, mentre va in scena il siparietto con il finto critico. La comicità del siciliano non a vie di mezzo o la si ama o la si odia; gli va comunque riconosciuto il merito di aver ideato una trasmissione equilibrata tra serio e faceto, che gli ha consentito nei spazi comicità di strappare più di qualche sorriso.
In una struttura solida, ritmata e piacevole sarebbe stato più consono evitare lo spazio talent; visto e rivisto in troppi palcoscenici per poter essere divertente e pungente, nonostante la presenza di Luca Giurato. Guardando il lato positivo, almeno però ci ha permesso di rivedere alcuni momenti trash della storia del piccolo schermo. Continuano a scorrere i momenti salienti delle puntate precedenti.
La prima stagione di Dopo Fiction termina qui, come ha annunciato Nino Frassica, il programma tornerà in onda il prossimo gennaio.