Apertura con l’imitazione del Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni di ritorno dagli Usa. Come sempre, dunque, si parte con la stretta attualità. Il nostro Presidente dipinto sempre come molle e remissivo, soprattutto al cospetto di personalità di caratura internazionale. Crozza ripropone anche il Trio canoro “Los noiosos”: Pier Carlo Padoan – Sergio Mattarella – Paolo Gentiloni; l’unico comune denominatore dei tre, neanche a dirlo, è la pacatezza al limite del grottesco.
La scena ora è per il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che rimane sul palco per provare a spiegare le ultime misure economiche adottate dal Governo. Appare impreparato e a disagio nel comunicare quelle che dovrebbero essere le sue decisioni. Va detto che questa caricatura di Padoan andrebbe quantomeno rinvigorita.
Si torna all’attualità in politica internazionale, con il monologo di Crozza. Di nuovo Trump e Gentiloni, poi Kim Jong-Un ed Erdogan. Si finisce a parlare del caso Report, con un accostamento tra Renzi e gli altri leader non proprio democratici responsabili dell’escalation di tensione a livello mondiale. Al di là della satira e della comicità, il passaggio è sembrato un po’ forzato e pieno di imprecisioni per far attecchire meglio le battute.
Su Erdogan, Kim Jong-un e Trump, il monologo è più centrato. In questa parte, come è già successo in altre puntate, grande spazio alla riflessione amara più che alla comicità vera e propria. In particolare, ha fatto riflettere il passaggio sul costo delle ultime scaramucce militari tra Usa, Corea del Nord, Russia e Siria. Un battuta andata a segno? Quella sulla possibilità, per fare gli stessi danni spendendo meno, di assumere i progettisti e costruttori di molti cavalcavia italiani.
Adesso, spazio all’imitazione del Senatore Antonio Razzi, famoso per le sue strambe e frequenti “missioni” in Corea del Nord. Negli ultimi giorni, si è fatto fotografare con alcuni esponenti del regime nordcoreano, facendoli passare per uomini miti e pacifisti.
Per il Senatore, La Corea del Nord è un Paese tranquillo, ordinato, in cui i diritti umani sono tutto sommato rispettati e i cittadini stanno bene. L’imitazione poggia proprio su queste strane affermazioni e sull’eloquio di Razzi, spesso colorito e “alla mano”. Spazio un po’ troppo lungo quello per il Crozza-Razzi, in assenza di picchi veri di comicità.
Altro monologo, stavolta sul decoro urbano nelle città italiane. Lo spunto viene dalla multa di 10mila ad uno studente che a Genova aveva urinato in un vicolo. Crozza sostiene, in sostanza, che non c’è più misura nè nei comportamenti nè, talvolta, nelle misure che contrastano quelli meno consoni al vivere civile.
A questo proposito, si passa all’imitazione del giornalista Maurizio Mannoni di Linea Notte, il programma di Rai3. Il collegamento nasce dall’irritazione espressa più volte da Mannoni per il ritardo con cui viene data la linea alla sua trasmissione.
Si passa all’altro giornalista imitato da Crozza: Maurizio Belpietro, conduttore di “Dalla vostra parte”, su Rete 4. Ancora poca comicità, con accento sui tic di Belpietro al limite del razzismo e sul suo continuo affidarsi alle manifestazioni di indignazione – più o meno costruite – in diretta dalle piazze delle città italiane.
Crozza chiude parlando simpaticamente dell’asteroide che nei giorni scorsi ha “sfiorato” la terra, passando a solo 1 milione di chilometri da noi. Puntata non brillantissima e senza nuovi personaggi che forse ci si poteva aspettare. L’appuntamento è per venerdì prossimo, 28 aprile.