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Dopo aver fatto riferimenti alle presidenziali francesi, Mammucari e Blasi entrano nello studio.
Il primo servizio è “Un futuro per Mamud”, di Gaetano Pecoraro. Mahmoud ha 6 anni, è nato senza braccia ed è rimasto senza padre, ucciso durante la guerra in Siria. Nel servizio, un’agghiacciante testimonianza da parte della mamma, ormai vedova, costretta a fuggire dalla propria terra per dare un futuro a suo figlio. Nella fuga attraverso i campi, però, una mina antiuomo fa saltare in aria il fratello della donna, che teneva in braccio il piccolo Mahmoud, al quale sono state amputate anche le gambe. Pecoraro parla di Bebe Vio al bambino, a cui fa poi ascoltare un videomessaggio da parte dell’atleta. In ospedale, intanto, l’equipe del medico Antoine è pronta a mettergli le protesi per consentirgli di camminare. L’intero progetto per aiutare il piccolo ammonta a circa 154.000€. E’ possibile dare una mano alla famiglia di Mahmoud attraverso un sms al 45515 o attraverso delle piccole donazioni sul sito del programma.
Al rientro dalla pubblicità si parla di badanti. Matteo Viviani racconta la storia di Armando, 83enne, in procinto di sposarsi – appunto – con la sua badante. Lisa, sua nipote, interviene per verificare la situazione del nonno, i cui rapporti si erano interrotti in passato quando lei era ancora minorenne. Tramite una telecamera nascosta, la nipote documenta le condizioni di vita del nonno che – a detta della badante – “starebbe benissimo”. Ma le immagini dimostrano tutt’altro. Il nonno fa fatica a ricordare anche l’anno in cui siamo e il giorno della settimana. Dopo un ricovero in un centro neurologico, nonno Armando viene sottoposto a degli accertamenti, nonostante l’atteggiamento contrario della badante Flora, prossima a sposarlo.
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“L’auricolare” è il classico servizio candid camera in cui Nic Bello, parla con l’auricolare all’orecchio mente incontra le persone. Le povere vittime, insultate e derise, rispondono a tono.
Giulio Golia si è recato a Giardinetto, in provincia di Foggia, per descrivere la situazione di un ammasso di capannoni abbandonati, all’interno dei quali sono stati depositati sacconi di materiali tossici. Un disastro ambientale a tutti gli effetti: l’area interessata prima era una fabbrica di mattoni, ora è una discarica di rifiuti. Per poter entrare nel sito, Golia è costretto ad indossare la tuta e la maschera: davanti a lui, cumuli e cumuli di scarti industriali abbandonati al vento e alle intemperie. Il capannone è stracolmo di rifiuti, sacconi pieni di piombo e zinco. Esposto al vento e semicoperto dalla vegetazione, c’è un piccolo vulcano di poveri e materiali. Gli abitanti della zona erano all’oscuro di tutto. Soldi e burocrazia sono tra gli ostacoli maggiori alla mess in sicurezza della zona. Intervistati anche il sindaco del comune interessato e Michele Emiliano, presidente della regione Puglia.
Stefano Corti e Alessandro Onnis sono andati da Giuseppe Cruciani, conduttore pungente de La Zanzara, per dargli una ripulita dopo le dichiarazioni settimanali, in cui ammetteva di essere “refrattario” all’acqua.
Giulia ha 26 anni e vive nella provincia di Roma. Da 6 mesi non ha più notizie di Liban, il padre di suo figlio, conosciuto a Londra durante un viaggio di lavoro. Nell’agosto del 2015, il ragazzo ha subito un’aggressione e ha passato 2 mesi in coma. Poi il risveglio. La ragazza intanto ritorna a Roma per farsi aiutare dalla sua famiglia con il bambino. Intanto, Giulia, da sempre mal vista dalla madre di Liban, si insospettisce per il comportamento dei familiari. Liban viene riportato in Somalia, contro il suo volere, apparentemente per delle cure, ma in realtà è stato fatto espatriare per stare lontano da Giulia. Come volevasi dimostrarre, il ragazzo riesce a mandare una mail alla sua compagna dicendo di essere stato preso contro la sua volontà dalla madre e portato in Kenya. Giulia e Pablo Trincia si recano in Africa alla ricerca di Liban. E’ un viaggio lungo ed estenuante, fatto di silenzi e spostamenti. Poi, il lieto fine. Liban, riavuto il passaporto, è tornato in Italia per poter riabbracciare suo figlio Jordan e stare con la sua compagna.
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Nadia Toffa raccoglie la testomonianza di un partigiano in lotta con lo stato italiano.
Nina Palmieri è nella provincia di Parma per raccontare la storia di Luca, costretto a stare a letto dopo essere stato sgozzato per la recisione della carotide e del nervo vago da parte di un uomo ubriaco, incontrato in un pub. La sua fidanzata e il fratello gli stanno affianco quotidianamente per fargli sentire il proprio affetto e per fornirgli assistenza. La situazione è grave, preoccupa soprattutto l’aspetto cognitivo. L’autore dell’aggressione è ora agli arresti domiciliari: questa vicenda è infatti lo spunto per riflettere su una legge troppo blanda per episodi di questo genere.
Roberta Rei è nel Lazio per vedere, da vicino, il tesoro di un’intera famiglia Sinti, arrestata per diverse rapine compiute in Italia. La Iena si reca da 4 famiglie, a cui sono state sequestrate ville e beni di lusso. Tutti ammettono di aver evaso le tasse e di aver costruito abusivamente le case, ma di aver risparmiato, nel tempo, per potersi permettere piscine e campi da calcio. Si fa fatica a crederli. La Rei si augura che la lezione di disonestà sia servita agli evasori, nella speranza di non vedere, tra dieci anni, ulteriori castelli in quel di Cerveteri.
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Al rientro dalla pubblicità, i due conduttori si intrattengono con il mentalista Francesco Tesei.
Con Luigi Pelazza si parla di prostituzione minorile in Marocco. Ragazze di 13, 14 e 15 anni vendute a poche centinaia di euro. Nel corso di un’intervista ad un piccolo bambino, Pelazza e la sua troupe viene portata in caserma della polizia e trattenuta per 10 ore. Dopodichè, il ministero degli Interni marocchini ha emesso un decreto di espulsione immediata ed un divieto di avvicinamento al Marocco per i prossimi 5 anni.
Una dieta equilibrata e variegata è il trucco per una vita lunga e salutare: questo è uno dei consigli dei tanti centenari intervistati da Nadia Toffa.
Sul finale di puntata un numero di Tesei e un servizio di Cizco su un attrezzo un po’ troppo particolare.
L’appuntamento è per domenica sera con Nadia Toffa, Matteo Viviani, Giulio Golia e Andrea Agresti.