Il ricordo inizierà al mattino di sabato 7 settembre con “Il caffè di Rai1 Estate”, seguito dal film “Totò lascia o raddoppia” – in cui recitò lo stesso presentatore – alle 16:45. Poi, “Allegria”, lo Speciale del TG1 curato da Vincenzo Mollica con la partecipazione straordinaria di Fiorello. Subito dopo, alle 21:25, un lungo Techetechetè intitolato “Amici ascoltatori, allegria”.
Bruno Vespa, dal canto suo, ha preparato una puntata straordinaria di Porta a Porta, “Dieci anni senza Mike”, con la moglie Daniela Zuccoli e il figlio Leonardo Bongiorno, oltre ad Amadeus, Carlo Conti, Flavio Insinna, Marco Liorni e tanti altri ospiti.
Rai 3 renderà il suo omaggio alle 13 di domenica 8 settembre con un puntata speciale de “I grandi protagonisti”. RaiStoria, invece, si impegnerà con due appuntamenti. Uno speciale del ciclo “Italiani”, l’8 settembre alle 21:10, intitolato “Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, in onda Mike”, curato da Enrico Salvatori e Giuliana Mancini, con il contributo di Aldo Grasso. E “Il giorno e la storia”, un secondo speciale pensato per il day-time. Entrambi realizzati da Rai Cultura.
RaiMovie trasmetterà domenica mattina un altro film in cui Bongiorno è comparso come attore, “Ragazze d’oggi”, mentre dalle frequenze di Radio 1 arriveranno approfondimenti e servizi durante i Gr.
Alla conferenza stampa partecipano la moglie di Mike Bongiorno, Daniela Zuccoli, e il figlio Leonardo, Il Presidente della Rai Marcello Foa, L’Amministratore Delegato Fabrizio Salini, il Dirigente di Rai1 Gianvito Lomaglio e il giornalista Bruno Vespa.
La prima dichiarazione è quella del Presidente della Rai, Marcello Foa: “Mi viene un po’ di nostalgia. Nostalgia per un’Italia diversa, per una Rai spensierata, per l’allegria di Mike. Se la Rai oggi è quella che è lo deve anche a Mike. Fu il primo a capire le potenzialità della televisione di massa e a sfruttarle appieno. Bongiorno è stato il primo a portare la tv alla Rai – la tv che è diventata elemento di compagnia, informazione, intrattenimento – con una professionalità e una capacità di linguaggio che ancora oggi devono far riflettere.
Se è rimasto così tanto sulla cresta, lo deve al fatto che era un grandissimo professionista. Era capace di rimettersi sempre in discussione, di rinnovarsi e migliorare. Un esempio di longevità e di professionalità. È stato anche il primo a portare sugli schermi i cittadini normali, le persone qualunque, che spesso diventarono celebrità. Il suo insegnamento etico e professionale è oggi più valido che mai”.
A stretto giro, prende il microfono l’Amministratore Delegato della Rai, Fabrizio Salini: “Fiorello ricorda come il giovedì sera letteralmente non si uscisse di casa. Ecco, Mike è stato parte fondamentale della storia di questo paese. Raggruppava le famiglie, favoriva la coesione sociale, ha avuto un ruolo fondamentale nella diffusione di un certo linguaggio attraverso il suo modo, di fatto, unico di raccontare storie del nostro paese.
Ha importato in Italia il quiz show, ma forse sarebbe meglio dire che non l’ha realmente portato, l’ha proprio creato. Il quiz di Mike era del tutto particolare, con la sua capacità di fare un passo indietro che rendeva protagonista i concorrenti.
Questi festeggiamenti non sono e non volgiono essere un evento eccezionale. Per la Rai è un piacere ricordarlo, ma soprattutto averlo ogni giorno come punto di riferimento”.
Ora interviene Bruno Vespa, per presentare lo Speciale di Porta a Porta: “Aver avuto Mike in trasmissione è stato un sogno. Per me Mike è soprattutto quello di Lascia o Raddoppia. Perché quella del periodo – la stessa di quando ero bambino io – era l’Italia che cresceva, spensierata, fiduciosa verso il futuro.
Lo celebreremo ripercorrendo la sua storia e le sue trasmissioni, ma pure portando in studio Marco Liorni come “notaio” in un piccolo gioco che coinvolgerà i presentatori di oggi. Da Carlo Conti ad Amadeus a Flavio Insinna. Faremo, poi, un collegamento con Gerry Scotti dallo studio che Mediaset ha appena intitolato a Mike Bongiorno“.
Per chiudere, annuncia che durante Porta a Porta andranno in onda anche le interviste speciali a Matteo Renzi – che fu concorrente de La Ruota della Fortuna – e a Silvio Berlusconi, protagonista della sua storica avventura a Mediaset.
Gianvito Lo Maglio: “Quando la signora Bongiorno è venuta da noi quest’estate e ci siamo messi al lavoro, ci siamo preoccupati. Ricordare Mike Bongiorno non è facile, non è semplice farlo degnamente. Abbiamo chiamato subito Vincenzo Mollica – perché insieme a Fiorello meritavano di uno spazio adeguato – e insieme hanno realizzato un’intervista meravigliosa. Dopodiché, è arrivato Techetechetè, con uno speciale che avevamo pensato di chiamare “Mike e la Rai un amore senza fine”, realizzato con immagini e fuori onda inediti. Poi, non poteva mancare Bruno Vespa. Ma sarà tutta la migliore squadra di Rai1 a lavorare al ricordo. Non poteva che essere così. Inutile dire cosa è stato Mike per l’unificazione del Paese, per l’Italia e gli italiani”.
Daniela Zuccoli, moglie di Mike Bongiorno: “Come moglie di Mike non sono stata mai abituata a parlare troppo in pubblico. Mike forse sarebbe contento di vedere me qui, a parlare di lui. Quello che trovo speciale è tutto ciò che sta avvenendo in questi tre giorni attorno alla sua morte. Non solo con queste 12 ore di trasmissioni Rai. Ovunque, sia sulle reti della concorrenza, sia sui social, per strada.
Immaginavo che quest’anno ci sarebbe stata una rincorsa per avere interviste, disordine e frenesia, una corsa alla realizzazione di un ricordo adeguato. Allora, sono venuta in Rai dicendo: ‘So già che verranno fatte molte cose, le uniche che vi posso portare sono Vincenzo Mollica e Fiorello’ che avevo organizzato personalmente in quei giorni.
L’unica altra cosa che ho chiesto è stata di poter mettere a disposizione un numero per una raccolta di beneficenza per la Fondazione Mike Bongiorno.
Vorrei che non fosse ricordato solo come presentatore di quiz, vorrei fosse ricordato come uomo che ha fatto un po’ di storia d’Italia. Abbiamo un premio in casa che ricorda come abbia ‘venduto la tv agli italiani’. Ha unificato nord e sud, ha unificato la lingua, un merito anche particolare, visto che veniva dagli USA. Tutte le città che vogliono una via intitolata a Mike ora possono averla, viso che sono passati 10 anni dalla sua scoparsa.
Le Reti unificate non si sono mai viste, erano una cosa difficile. Quando la Rai mi ha dato il suo sì, sono andata da Mediaset e anche loro mi hanno dato la massima disponibilità, confermando la volontà di regalare anche loro 12 ore di trasmissione a Mike. Ieri gli hanno anche intitolato uno studio.
Mi viene da dire a Mike, con un pizzico di commozione: ‘Nella vita hai sempre unito tutti e stai ancora unendo tutti: la tua famiglia e le aziende per cui hai lavorato’”.
Adesso, al microfono c’è Leonardo Bongiorno, il più giovane dei figli di Mike Bongiorno: “Innanzitutto, lasciatemi dire che oltre ad un grande papà ho una grande mamma.
Ci tengo a parlare delle borse di studio che metteremo a disposizione con la Fondazione Mike Bongiorno. Nei quiz viene premiato il più preparato e più appassionato. E questo è ciò che abbiamo pensato di trasferire alla fondazione. La filosofia che più rappresenta il lavoro di papà. Gireremo le università di tutta Italia, troveremo gli studenti più meritevoli e con un ISEE basso, gli daremo un’opportunità.
Ho visto in anteprima il prodotto di Rai Cultura e sono rimasto quasi scioccato. Ovviamente, già sapevo al storia di mio padre, ma mi ha permesso di ripercorrere da dove arrivano tutti i valori e gli insegnamenti che mi ha tramandato, anche e soprattutto nella sua vita privata”.
Silvia Calandrelli, Direttrice di Rai Cultura, parla degli speciali curati per l’occasione: “Abbiamo voluto realizzare un film- documentario che racconta Mike. Mike è diventato un aggettivo, un sostantivo che evoca tutto ciò che ha realizzato in maniera unica. Ci premeva di più concentrarci sul sistema di valori che ha trasmesso. Portava nelle case dei italiani la competenza, la conoscenza.
Rai Cultura non poteva non raccontarlo. Dalle origini, pioniere della televisione pubblica, al Mike pioniere di quella commerciale e satellitare. Un uomo da guinness dei primati.
Voglio ringraziare pubblicamente la famiglia Bongiorno per il contributo che hanno dato alla realizzazione del lavoro.
Con Aldo Grasso abbiamo recuperato e digitalizzato documenti straordinari che faremo vedere. Ha curato anche la voce dell’Enciclopedia Treccani dedicata a Mike Bongiorno e il suo contributo è stato fondamentale”.
Arrivano le domande dei giornalisti
L’iniziativa si sposa con il pubblico della Rai. È anche una strategia di comunicazione della tv pubblica? Ci sono altri personaggi su cui si sta lavorando?
Silvia Calandrelli: “Rai Storia e Rai Cultura stano realizzando una storia della televisione, con le biografie di tutti i grandi personaggi che hanno fatto la storia di questa azienda. Andrà in onda da novembre.
L’Aministratore Delegato Fabrizio Salini: “Non è una vera strategia. Per il servizio pubblico è un dovere. Non dimentichiamo chi ha fatto la storia della Rai e della televisione”
Daniela Zuccoli: “Più volte ho provato a realizzare un Museo della tv. Ovviamente non solo per Mike. Non sono mai riuscita a farlo, ma ora il Sindaco di Milano mi ha dato la sua disponibilità. Spero che anche la Rai faccia lo stesso”.
Conosciamo tutti il Mike pubblico. Daniela Zuccoli, ci racconta Mike Bongiorno come marito? Era consapevole della sua grandezza?
Daniela Zuccoli: “In questi giorni ho fatto tante interviste. Tutti mi chiedono i lati più privati di Mike. Posso dire che sono stata 40 anni con lui, la vita insieme era magnifica perché lui aveva sempre voglia di vivere. Non lo spaventava nulla, ogni giorno era una sorpresa, non mi sono mai annoiata, eppure mi annoio facilmente. Certo, era molto occupato per lavoro, ma siamo una famiglia fortunata e ringrazio sempre il cielo di essere stata sua moglie. Lo sento vicino tutti i giorni”.
Leonardo Bongiorno: “Papà era di una generazione con i valori di un tempo, un po’ formale nell’atteggiamento. Però, soprattutto quando sono nato io, lui si è sciolto. Con me ha iniziato ad aprirsi ed io ho avuto la fortuna di essere coccolato. Da anziano mi diceva sempre che ero il bastone della sua vecchiaia. In quegli anni sono uscite dolcezza bontà, umanità.
La conferenza stampa di Allegria, allegria, Allegria finisce qui.