Si comincia a partire dal 1968, anno in cui venne pubblicato il singolo “La bambola” di Patty Pravo. In quello stesso periodo storico divenne noto il brano “Gli occhi miei” cantato da Dino e Wilma Goich. La cantante lo ripropone stasera in studio.
Si torna all’ultimo decennio del secolo scorso. Era il 1997 e al Festival di Sanremo di quell’anno, condotto da Mike Bongiorno, a sorpresa vinsero i semi-sconosciuti Jalisse, che stasera ripropongono la loro “Fiumi di parole”.
Salto indietro al 1983, anno in cui la moda punk arrivò in Italia. In quel periodo andavano molto forte i “Frank goes to Hollywood” con il brano “Relax”: stasera è Holly Johnson, membro della band, a farlo riascoltare al pubblico.
La trasmissione prosegue speditamente: stavolta tocca a Teresa De Sio. sorella dell’attrice Giuliana, cantare la sua “Voglia e’ turnà”. Il pezzo è del 1982. La cantante napoletana omaggia Pino Daniele, cantando “Je so’ pazzo”, notissimo brano del cantautore scomparso a gennaio 2015.
Arriva l’ospite atteso della serata: Carlo Verdone. Il pubblico lo accoglie molto calorosamente, tra tantissimi applausi. Insieme al conduttore, l’attore e il regista romano ripercorre le tappe più significative della sua carriera. I suoi esordi televisivi risalgono a fine anni Settanta, con “Non stop”: Verdone spiega che i suoi personaggi sono nati da esperienze personali e in parte anche scolastiche. Bella intervista, con i ricordi di Sergio Leone e Alberto Sordi, importantissimi per la sua crescita professionale ed umana. Carrellata sui suoi film con anche alcune curiosità: ad esempio, durante la lavorazione di “Viaggi di nozze”, subì una frattura alla colonna vertebrale mentre girava una scena con Claudia Gerini, al termine della quale si tuffava in piscina.
Anno 1986: in quell’estate l’Argentina di Maradona vinse il mondiale in Messico. E con “Lessons in love” Mark King scalò le classifiche dei singoli più ascoltati e venduti.
Si torna alla musica italiana nello spazio “Juke box”: l’ospite di questa sera è Peppino Di Capri, che al pianoforte ripropone alcuni dei suoi brani più conosciuti, da “Saint Tropez” a “Un grande amore e niente più” (con testo scritto da Franco Califano) per concludere con “Champagne”, brano del 1973. In seguito, breve chiacchierata con Filippo Evangelisti: quando era piccolo, interpretò il film “Cornetti alla crema” con Lino Banfi. Oggi è operatore ecologico all’Ama, a Roma.
Torna sul palco Holly Johnson per cantare la melodica “The power of love”, pezzo risalente al 1984. Poi, si torna indietro di tredici anni con “Sono una donna, non sono una santa” di Rosanna Fratello. Poi, è la volta di “Non sono Maddalena”, inciso nel 1969.
È arrivato anche il momento di Anna Tatangelo, che esce dal ruolo di co-conduttrice per qualche minuto. Si mette alla prova con “Io che amo solo te”, grande successo di Sergio Endrigo, con cui “duetta” in modo figurato.
In sella ad una moto, proprio come in “Chips”, telefilm che l’ha reso famoso, arriva in studio l’attore americano Erik Estrada: nella serie interpretava l’agente di polizia agente Francis Llwellyn “Ponch” Poncherello. Il suo sogno da piccolo era fare il poliziotto: un sogno che ha realizzato prima recitando, poi per davvero: lo scorso anno ha prestato giuramento come ufficiale di polizia di riserva e si occupa in particolare di proteggere i minori da pedofili online. L’attore ricorda affettuosamente anche Bud Spencer, con cui ha lavorato in due film.
Il prossimo artista ad esibirsi è Marco Armani: nel 1985 cantò al Festival di Sanremo “Tu dimmi un cuore ce l’hai”. Il brano si classifico all’undicesimo posto nella sezione Campioni.
Dalla musica leggera alla dance, è il 1976 quando le The Ritchie Family portano al successo “The best disco in town”. Il trio. tutto al femminile, è in studio per ricantare il pezzo che Carlo Conti lancia in versione deejay. Poi, segue “American Generation”. Si elegge il decennio vincitore di questa serata: gli anni ’80.
Termina qui la puntata. Prossimo appuntamento venerdì 12 maggio, alle ore 21.20 circa, su Rai 1.