L’inizio è affidato ad una canzone cantata dello stesso Maurizio Crozza che è un affondo duro sul tema migranti-ONG. Anche nel monologo successivo, se la prende con i politici che stanno sfruttando la situazione per raccattare voti. Nello specifico, accusa il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, di aver messo in scena uno spettacolo indecente facendosi fotografare in un letto del CARA di Mineo. Il CARA è una struttura di accoglienza per migranti che opera in Sicilia ed è spesso al centro delle cronache quando gli sbarchi subiscono delle impennate. Segue un’imitazione dello stesso Salvini che ne riprende il suo confuso rapporto con i numeri dei migranti dimostrato in una recente puntata di Porta a Porta.
Il monologo prosegue allargando il campo delle invettive a tutti i politici delle varie fazioni, a suo dire colpevoli di diffondere infamie e confusione per un puro calcolo elettorale. Stesse accuse di confusione e incoerenza per la norma approvata da pochi giorni sulla possibilità di sparare ai ladri durante la notte. Il riferimento è soprattutto al Partito Democratico, decisivo per approvare una norma contraria a quelli che dovrebbero essere i suoi principi. L’occasione diventa un ponte inevitabile per l’imitazione di Matteo Renzi in versione “far west”.
Nella caricatura di Crozza, Renzi è un leader impaziente di sparare, capace di approvare anche norme marcatamente di destra sulla legittima difesa. Pure per lui l’accusa è quella di rincorrere i voti, al costo di far passare leggi contrarie a quelli che sono i princìpi del PD e della sinistra.
Poi un momento per ricordare Valentino Parlato, storico fondatore de Il Manifesto ed esponente della sinistra italiana.
È il momento-Mannoni. Quella del giornalista di Rai 3 è senza dubbio una delle imitazioni più riuscite del comico genovese. Lo stesso discorso vale per Federico Rampini e Giovanna Botteri, gli altri due giornalisti messi in scena nella parodia di Linea Notte.
Da Mannoni al battibecco Beppe Grillo-New York Times. Qualche giorno fa, il giornale americano ha pubblicato un articolo citando Grillo come uno dei responsabile della ventata anti-vaccini che sta facendo aumentare la diffusione di molte malattie. Grillo è accusato da Crozza di essere, in un certo senso, permaloso, capace di scagliarsi contro chiunque dica qualcosa a lui non gradita. Anche se viene da uno dei giornali più autorevoli al mondo.
Altro salto, stavolta al Governatore della Campania. Vincenza De Luca.Dopo una introduzione con il vero governatore della Campania, arriva la parodia. De Luca se la prende con i giornalisti che scrivono inesattezze. E invia loro una serie di imprecazioni. Non fa sconti a nessuno. Neppure a Di Maio: “uno statista che tutto il mondo ci invidia, le sue letture sono state soltanto “tirare e spingere” sulle porte”.
Immancabile anche questa sera il conplottista Napalm 51. Esiste un manuale del perfetto complottista? Certo. Ed è anche utile. Poi il personaggio parla di Prince. “E’ morto lo scorso anno? maledetta connessione. E’ troppo lenta!”
Napalm crede sia morto anche Gianni Morandi, Sta facendo i selfie con gli angeli, dice.Poi parla dei siti che pubblicano notizie non vere. “A me non la fanno di certo, sono furbo io” sottolinea.
Ultima stoccata per le elezioni francesi. “Sono una bufala” dice Napalm 51. Noi in Italia non le facciamo più da tempo”
La puntata finisce qui..