A tra poco con la diretta.
Si accendono i riflettori ed ha ufficialmente inizio la tredicesima edizione di X Factor Italia.
Oltre ad una giuria nuova di zecca, c’è anche un’altra grande novità: durante le auditions i concorrenti che riceveranno 4 sì arriveranno direttamente ai bootcamp.
Malika Ayane chiama sul palco il primo concorrente: Enrico. Ha 22 anni, viene da Milano ed è un artista di strada. Interpreta, voce e chitarra, un brano di Ed Sheeran. La Maionchi rimane colpita dalla sua voce e gli chiede di accennare un brano scritto da lui. La canzone inedita di Enrico è sorprendente, il ragazzo sembra già pronto per essere lanciato radiofonicamente. Malika lo definisce “scontrosetto”; Sfera Ebbasta apprezza moltissimo e si complimenta dicendogli: “Spacchi proprio“. 4 sì e diretto ai bootcamp!
Maryam viene da Bergamo, ha 18 anni e per vivere fa la parrucchiera. Canta “Gioventù bruciata”, un pezzo di Mahmood. Ha scelto questo brano perchè parla di un rapporto turbolento padre-figlio e lei sta vivendo un periodi di contrasti con il genitore perchè lui non approva la sua passione per il canto. “Ricorda che anche il padre di Mulan non credeva in lei e poi lei ha salvato tutta la Cina” – la rassicura Malika. Lo stile di Maryam è fresco, giovane, ma allo stesso tempo ha un’intensità ed una profondità adulta. Emoziona. 4 sì anche per lei.
Sin dal primo secondo in cui Dj Nikita sale sul palco si percepisce che la sua non sarà un’esibizione qualunque. Propone la hit dance “Bailando” con molta grinta e tanta simpatia. Conquista pubblico e giudici provocandone l’ilarità, ma non ottiene i loro sì.
Renato è giovanissimo ed è accompagnato dalla madre, che lo rassicura poco prima di salire sul palco. Canta “Cupido” di Sfera Ebbasta, proponendone una versione acustica. Appena attacca a suonare e cantare si trasforma, nonostante la giovane età è un animale da palcoscenico. Convince e lo stesso Sfera Ebbasta applaude contento, ringraziandolo: “Hai fatto una versione più bella dell’originale”. 4 sì e bootcamp per lui.
Luna e Francesco Farina sono padre e figlia. Lei ha partecipato già ad altri 3 talent show, ma sentiva di essere incompleta per farcela. Ha capito che avere accanto suo padre le avrebbe dato maggiore sicurezza. Interpreta un brano in tedesco. Ha una bella voce ed è carismatica. Forse a tratti è troppo irruenta, ma i giudici sembrano apprezzare. La loro perplessità risiede però nel duo, non trovano che la formazione possa funzionare come gruppo. 4 no.
Salvatore all’apparenza è impacciato, imbarazzato, si autoinsulta per smorzare la tensione e far ridere i giudici. La Maionchi scherza con lui e lo tranquillizza. Poi parte la base e Salvatore stupisce con un timbro profondo e malinconico, possiede un’intensità emotiva notevole. Ottima performance. 4 sì per lui.
I Seawards sono un duo di amici – fratelli. L’elettronica dell’armonizer si fonde al suono della chitarra acustica creando un’atmosfera eterea, mistica. “Fools”, l’inedito dei Seawards potrebbe tranquillamente essere un brano dell’ultimo artista emergente internazionale. La voce è elegante e limpida. Con molta probabilità avremo la possibilità di ascoltare questo duo per molte settimane ancora.
La performance di Massimiliano lascia a desiderare. L’impegno c’è, la voce non è male, ma manca quel qualcosa in più per interpretare un brano importante come quello di David Bowie da lui scelto. I giudici sono molto duri con lui, soprattutto Malika Ayane che mette in ballo addirittura “il senso del pudore”. 4 no per lui.
Gli Orzo si presentano sul palco con due visori; sembrano personaggi di un’altra galassia. Propongono una versione molto particolare di “Tropicana”, riadattata in chiave elettronica. L’effetto è straniante. Si crea un dibattito tra i giudici: Sfera e Mara ne apprezzano l’identità stilistica, Samuel e Malika ne criticano la performance vocale. 2 sì e 2 no, non passano.
Sofia – alias Kimono – ha solo 16 anni, ma ha trovato il suo mondo nel karate e nella musica. Propone il suo inedito “A domani per sempre” e pervade di dolcezza lo studio. Ha una voce delicata, ma efficace. Il suo stile acqua e sapone nasconde una grinta insospettata. “Mi fai un po’ paura, a solo 16 anni sei già matura, sei brava. Evidentemente è la tua natura che ti spinge” – le dice Mara. Conquista tutti – come le fa notare Samuel. 4 sì per lei.
I Five Quarters sono un gruppo composto da ben 9 elementi. Un cantante e tanti musicisti, la combo funziona molto bene. Interpretano “Per colpa di chi” di Zucchero e convincono i giudici. Samuel è l’unico che ha qualche perplessità sul loro conto, perchè trova che non sia chiaro il loro eventuale percorso discografico. Decide di dire no, ma con i sì degli altri 3 giudici i Five Quarters vanno avanti.
I Booda sono un gruppo di recente formazione, suonano insieme da soli due mesi, ma hanno già uno stile che li contraddistingue. Hanno un sound dalle influenze orientali. Predomina il ritmo della batteria, che accompagna la voce e segna il cammino, quasi fosse un battito cardiaco. 4 sì per loro.
Valentina presenta un inedito, “Cubista”, che punta a polemizzare sul pregiudizio che c’è nei confronti delle cubiste. “Sì sono proprio io, Valentina Mazza in piazza che impazza…faccio la cubista, non la spogliarellista” – così si apre il brano dance. La “hit” è accompagnata da una coreografia scatenata. Il vestitino di Valentina è glitterato ed ha diversi centimetri mancanti. Francamente il tutto è un po’ trash. Non convince i giudici.
Eugenio – alias Comete – è un cantautore, ma interpreta “Yellow” dei Coldplay e questa scelta non convince Malika. La performance è buona, l’intensità e la vocalità ci sono. La Ayane gli chiede però di ascoltare uno dei suoi pezzi. “Glovo” è il brano che fa la differenza. Un ritratto dolce e scanzonato di un amore moderno, una sonorità ed una scrittura che rientra perfettamente nel filone indipendente del cantautorato italiano attuale. 4 sì e si vola ai bootcamp!
La prima puntata di auditions termina qui. Appuntamento alla prossima settimana!
Last but not least la frecciatina che Alessandro Cattelan ha rivolto al competitor The Voice of Italy. Queste le sue testuali parole: “Con quattro sì, vai ai bootcamp, con quattro no invece a The Voice“.
Naturalmente si riferiva al nuovo regolamento di questa edizione che prevede l’accesso diretto ai bootcamp per quei concorrenti che riescono a strappare ai giudici quattro sì.