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Cosa vedremo in questa seconda stagione del suo factual?
Innanzitutto delle storie. Attraverso le storie dei protagonisti parleremo di bullismo, violenza domestica: i difetti da correggere, come vedremo, nascondono molto altro. Sono solo la punta di un iceberg, hanno un significato più profondo.
Come sono stati scelti i mentori?
I mentori sono stati scelti per la loro storia, per la carriera e umanità. Credo ad esempio che Barbara De Rossi non debba dimostrare niente: è stata per anni al timone di Amore Criminale, ha parlato di omicidio e donne, e oltretutto è pure una donna molto simpatica. I mentori sono tutte persone che, durante la loro carriera, hanno detto qualcosa: perciò hanno autorevolezza e credibilità.
Non si parla mai di autorevolezza in tv, invece esistono persone autorevoli nei loro campi.
Mattia Briga che autorevolezza ha?
Briga rappresenta il mondo dei giovani. Ha un’autorevolezza nel rap, ha venduto dischi e conquistato un disco d’oro. Mi piaceva comunque l’accoppiata con la Celentano, perché ai tempi di Amici si odiavano: una coppia che scoppia, ma con dei punti in comune che li rende complementari.
Come nasce invece il coinvolgimento di Belén?
La conosco da anni, le voglio bene. L’ho chiamata perché penso che il ruolo in cui la vedrete sia perfetto per lei: l’ho dovuta convincere, farle capire quanto fosse un vestito adatto a lei. Seguirà dei cambi di look, ed uscirà tutta la sua umanità: Belén è molto vicina alla gente, è una ragazza che sa di essere stata molto fortunata.
Non c’è il rischio che passi il messaggio secondo cui la rinascita avviene solo attraverso l’aspetto esteriore?
Assolutamente no. La rinascita non passa solo dall’aspetto esteriore, però tante volte mettere a posto un piccolo difetto fisico, ti può dare uno stimolo alla rinascita.
È chiaro che si tratta solo di uno stimolo: il dopo è tutto nelle tue mani, siamo artefici di noi stessi. Questa però, potrebbe essere una piccola spinta per un motore che, troppo a lungo, è rimasto fermo. Continuare il percorso di cambiamento, sta alla persona: noi cerchiamo di dare un input che faccia partire il processo.