Nella mia cucina è un gioco, ma non una vera propria gara. In ciascuna delle 20 puntate previste, un cuoco amatoriale si cimenterà con una delle ricette di Carlo Cracco, insieme allo Chef stesso. Cracco e i partecipanti prepareranno i piatti in contemporanea, ma si daranno le spalle, con la star stellata a dare suggerimenti, però senza poter essere imitato passo dopo passo nella realizzazione.
Camihawke sarà conduttrice con la sua leggerezza ironica e spontanea. E farà da collante tra la cucina e il backstage, dove siederanno divertiti gli accompagnatori dei cuochi.
Pare che Carlo Cracco svestirà la divisa da Chef per cucinare in tutta rilassatezza insieme ai partecipanti. Via, dunque, la severità e la durezza con cui si è fatto conoscere a Masterchef ed Hell’s Kitchen. Ma questo non vuol dire che abbandonerà le sue uscite taglienti, ha fatto capire in conferenza stampa.
Nella mia cucina è un Branded Entertainment content, cioè un programma realizzato a fini promozionali con il contributo di Scavolini.
Segna, di fatto, uno dei primi esperimenti di questo tipo in casa Rai, oltre ad essere un programma di cucina nuovo per i palinsesti di Viale Mazzini. Le 20 puntate andranno in onda ogni giorno alle 19:40, con uno speciale riassuntivo previsto per il sabato.
Seguiamo insieme la diretta della prima puntata.
Camihawke e Carlo Cracco introducono il programma in modo molto amichevole, ironico, leggero. Lo Chef sta al gioco, pur mantenendo la sua proverbiale compostezza.
È con lo stesso approccio che inizia la preparazione. La cuoca protagonista di questa sera si chiama Alicia e non sa cucinare. Lei e Carlo Cracco dovranno impiattare un risotto ai funghi porcini, scalogno e liquirizia.
Carlo Cracco deve spiegarle praticamente tutto, dai nomi degli utensili a quelli degli ingredienti, fino a come portare avanti ogni singolo passaggio.
Il primo pasticcio Alicia lo commette nella pulizia dei funghi: nonostante le indicazioni dello Chef, i porcini sono al limite dell’inservibile.
L’altro guaio arriva subito dopo, quando li immerge tutti in acqua bollente, mentre la ricetta prevede che in questa prima fase una parte ne rimanga fuori. Nonostante l’atmosfera rilassata, Carlo Cracco qualche impazienza la mostra.
E dietro le quinte gli accompagnatori si Alicia si divertono, ma imbarazzati.
Una curiosità: Carlo Cracco ha curato una linea di cucine a suo nome per Scavolini, chiamata proprio “Mia”. Il titolo dello show è stato ispirato anche da tale nome.
Intanto, la preparazione è terminata. I piatti sono molto diversi tra loro già in quanto a presentazione, com’è nell’ordine delle cose.
Ma gli assaggi successivi non puniscono più di tanto la buona volontà di Alicia. Carlo Cracco loda la cottura, anche se tutto il resto è appena appena accettabile.
La prima puntata di Nella mia cucina finisce qui.
Il programma ha il pregio di rimanere lontano dalle tensioni spettacolari e dalle frenesie della gara. L’atmosfera, così, è rilassata e concede uno spazio tutto sommato adeguato alle ricette e alla preparazione, mettendo in discreto risalto anche le indicazioni di Carlo Cracco. Chef che, dal canto suo, non si è snaturato, ma ha comunque fatto vedere un lato diverso di sé, perfettamente funzionale alla trasmissione. Sciolta, vivace e brillante Camihawke, seppur con uno spazio a disposizione decisamente circoscritto.
Questi pregi di Nella mia cucina, tuttavia, visti da un altro punto di vista potrebbero risultare un difetto. L’assenza di sfide, tensioni, gare, premi e l’atmosfera completamente rilassata sottraggono parte del mordente. In una fase in cui si cucina in tantissimi programmi del daytime, potrebbe diventare complicato farne emergere le peculiarità, che pure ci sono.